W. Ronald D. Fairbairn
Di formazione umanistica, concepisce la psicoanalisi come una disciplina
scientifica in cui il rapporto interumano e interpersonale è
fondamentale (in contrasto con l'atteggiamento tipico di distacco dello
psicoanalista classico).
Arriva ad un orientamento dove le relazioni oggettuali diventano centrali per capire lo sviluppo normale e quello patologico.
Per Freud l'obiettivo è il raggiungimento del soddisfacimento libidico,
per Fairbairn invece, lo scopo finale della libido è l'instaurazione di
una relazione oggettuale soddisfacente da cui il desiderio trae
piacere, quindi le zone erogene non sono più le fonti originarie di
libido, ma canali attraverso i quali la libido è convogliata per
raggiungere l'oggetto.
L'Io centrale del neonato cerca il rapporto con il primo oggetto
libidico, il seno materno, dove le frustrazioni presenti nella fase di
allattamento creano aggressività verso l'oggetto frustrante, il quale
viene scisso in oggetto buono e soddisfacente e oggetto cattivo
e frustrante, dove l'oggetto cattivo viene introiettato come difesa per
cercare di metterlo sotto il controllo dell'Io (al contrario di come la
pensa la Klein, solo il cattivo viene introiettato) e poi viene scisso
in oggetto persecutorio e oggetto eccitante (in quanto stimola i bisogni x poi frustrarli).
L'oggetto originario introiettato viene mantenuto come oggetto buono, idealizzando (oggetto idealizzato) e proiettato sugli oggetti esterni per farli diventare buoni.
Fairbairn concepisce quindi l'Io come una struttura primaria e dinamica
dotata di energia, da cui poi derivano tutte le altre strutture mentali a
causa dell'interazione con gli altri oggetti primari esterni.
Fairbairn coniò il termine posizione schizoide, affermando che essa ha origine nella fase orale precoce.
La conseguenza di ripetute frustrazioni del desiderio libidico è la
scissione dell'Io, situazione caratteristica della posizione schizoide,
che una volta formato resta operativo nelle fasi successive dello
sviluppo e può venir riattivato da esperienze susseguenti.
Il bambino piccolo fantastica di consumare completamente il seno della
madre con la sua poppata e credendo di aver distrutto il suo primo
oggetto libidico, prova angoscia perchè crede di aver distrutto il seno
con il suo affetto.
La fissazione di questa situazione traumatica, agevolata da un ambiente
sfavorevole, è alla radice della difficoltà nei pazienti schizoidi di
stabilire rapporti interpersonali e di esternare i propri sentimenti
agli oggetti d'amore, e ciò porta all'isolamento e alla rinuncia di
contatti sociali troppo coinvolgenti.
Verso i 5 mesi il bambino morde e sente che l'oggetto materno può essere
distrutto dalla sua aggressività, e ciò è alla base delle esperienze depressive.
Relazioni oggettuali e struttura dinamica di Fairbairn
Il vero fine lidibidico è l'instaurazione di relazioni soddisfacenti con
gli oggetti, ed è quindi l'oggetto che costituisce la vera meta
libidica.
La forma assunta dall'orientamento libidico è determinata dalla natura
dell'oggetto, quindi grazie alla natura del seno, la tendenza
incorporativa del bambino assume la forma di sunzione con la bocca.
Il piacere non ha una particolare connessione con la libido, ma è un
accompagnamento naturale del sollievo della tensione indipendentemente
dalla natura delle forze la cui tensione viene alleviata.
Non si può capire un organismo se lo si considera separato dalle sue
relazioni con i suoi oggetti, e per questo motivo gli esperimenti
comportamentisti risultavano falsificati in partenza, dato che il
bambino veniva privato dei suoi oggetti naturali e poi osservato.
Alleviare solo la tensione implica il fallimento delle relazioni
oggettuali, dato che il bisogno libidico è un bisogno oggettuale e che
la ricerca di piacere ha come scopo l'alleviamento delle tensioni del
bisogno libidico al puro scopo di alleviare tale tensione.
Secondo Fairbairn è erroneo pensare che il comportamento del bambino sia
determinato primariamente da un principio di piacere che più tardi deve
essere sostituito da un principio di realtà.
Il bambino usa la bocca per cercare il seno perchè è l'unico organo
disponibile, e in generale, la scelta degli organi usati per raggiungere
i propri scopi è determinata dalle seguenti condizioni:
- che l'organo sia adatto allo scopo
- che l'organo sia disponibile (fisicamente e psicologicamente)
- che l'organo sia quello che ha ricevuto la sanzione dell'esperienza, a maggior ragione se l'esperienza è stata traumatica
Fairbairn modifica la teoria classica della libido, assumendo che la
libido sia primariamente la ricerca dell'oggetto e che tutte le altre
modificazioni derivano direttamente da questa (prospettiva in contrasto
con quella di Abraham, in quanto è basata sulla concezione delle zone
erogene).
Secondo Fairbairn, Abraham commette l'errore di attribuire lo status di
fasi libidiche a quelle che in realtà sono tecniche usate dall'individuo
nelle sue relazioni oggettuali.
Nel primissimo stadio, l'interesse del bambino va verso il seno della
madre, poi col procedere dello sviluppo, la madre viene percepita come
un oggetto unico, inoltre pare che non si possa trovare un
oggetto biologico appropriato
che abbia un ruolo intermedio nel processo evolutivo tra gli oggetti
dello stadio iniziale e di quello finale, si tratta dunque di un
processo di transizione tra uno stadio ed un altro.
La
teoria dello sviluppo libidico comprende 3 stadi:
- lo stadio di dipendenza infantile, in cui l'oggetto biologico appropriato è il seno
- lo stadio transizionale, in cui ci sono le difese (paranoide, ossessiva, isterica, fobica) ed i tentativi di sbarazzarsi degli oggetti
- lo stadio di dipendenza matura, in cui gli organi genitali eterosessuali costituiscono l'oggetto biologico appropriato
Lo sviluppo quindi va da dalla dipendenza completa dalla madre, all'interazione con l'ambiente (le altre persone).
Durante lo stadio di dipendenza infantile si hanno i seguenti processi:
- la scissione dell'oggetto cattivo interiorizzato in oggetto eccitante e oggetto rifiutante
- la rimozione di entrambi questi oggetti da parte dell'Io
- la scissione e la rimozione di parti dell'Io che restano unite agli oggetti rimossi (che vengono chiamate Io libidico e sabotatore interno)
- la situazione endopsichica basilare, in cui l'Io centrale
usa l'aggressività per esercitare la rimozione diretta sull'Io libidico
legato ad un oggetto eccitante, e sul sabotatore interno legato ad un
oggetto rifiutante
- avviene la rimozione indiretta, la quale consiste
nell'esercitare l'aggressività da parte del sabotatore interno, unito
all'oggetto rifiutante, contro l'Io libidico, unito all'oggetto
eccitante
La situazione endopsichica basilare viene prodotta mediante la
scissione dell'Io, e perciò implica l'instaurarsi di una posizione
schizoide (la quale è la forma definitiva di tutti gli sviluppi
psicopatologici che possono successivamente verificarsi), mentre la
posizione depressiva arriva nella fase orale tardiva.
Fairbairn considera il Super-Io come un oggetto interiorizzato che
rimane investito e accettato come buono dall'Io centrale, quando questi
rifiuta e rimuove gli oggetti rifiutante ed eccitante.
Secondo Freud la libido ha la funzione principale della ricerca del
piacere e quindi vuole alleviare la propria tensione, secondo Fairbairn
invece, la libido come prima cosa
ricerca l'oggetto, e quindi la
tensione che va alleviata è la tensione delle tendenze alla ricerca
dell'oggetto (quindi la libido ha una direzionalità).
Secondo Fairbairn l'
energia non va separata dalla struttura.
Harry Guntrip e le forme del rapporto umano
I modelli di relazione oggettuale che esistono nel mondo interno
inconscio, determinano i tipi di relazione oggettuale immatura che
instauriamo nel mondo esterno, inoltre, il mondo esterno ed il mondo
interno, hanno tra loro un duplice rapporto causale e di influenza
reciproca.
Tra i 2 estremi della dipendenza infantile e della dipendenza matura, ci
sono svariati tipi di rapporto, tutti instabili e reversibili, e qui si
trovano le difficoltà delle relazioni umane.
Le emozioni generate in questi rapporti sono sempre angosciose e
disturbato, e si possono raggruppare in 2 categorie contenenti 3
rapporti premorali caratterizzati dalla dipendenza immatura e
dall'aggressività immatura, e 2 rapporti morali immaturi.
Quando non si riesce ad instaurare una buona relazione con il genitore
repulsivo, si cerca un sostituto attraverso l'identificazione, così
queste caratteristiche vengono nuovamente riprodotte ed il modello
repulsivo diviene il modello di ammirazione per la sua durezza, forza ed
indipendenza, e si instaura un meccanismo di alternanza dei ruoli, dove
chi idolatra il dittatore vuole a sua volta essere dittatore nei
confronti degli altri.
Le
forme fondamentali dei rapporti umani sono:
- Libidico originario: Simbiosi infantile con la madre. Un
rapporto dipendente soddisfacente e non aggressivo tra l'Io e l'oggetto,
dove la soddisfazione viene sperimentata nell'unione basata
sull'identificazione primaria dell'Io con l'oggetto.
- Premorale libidico: Dipendente-aggressivo. L'Io libidico
dotato di bisogni naturali viene stimolato dall'oggetto attraente
insoddisfacente, così si instaura un rapporto impari tra bambino
bisognoso e genitore necessario, un modello genitore-bambino reversibile
che implica frustrazione ed instabilità.
- Premorale-antilibidico: Repulsivo-aggressivo. L'Io
libidico si pone come bambino bisognoso, spaventato, rifiutato che
soffre in modo masochistico a causa dell'oggetto repulsivo o arrabbiato,
l'adulto sadistico, così si instaura un rapporto impari che fa sorgere
un modello bambino-genitore implicante ostilità e quindi instabile e
reversibile.
- Premorale misto: Libidico e aggressivo. L'Io antilibidico
placa l'oggetto repulsivo abbandonando i propri bisogni e
identificandosi con gli atteggiamenti antilibidici del genitore, così si
instaura un rapporto frustrante instabile ed il modello è reversibile.
- Il distacco schizoide. Fuga da una pressione troppo
intensa abolendo completamente i rapporti affettivi a favore di una
personalità introversa e distaccata, incapace di manifestare alcun
sentimento.
- Morale immaturo: Morale dipendente. Il rapporto si fonda
su una coscienza infantile basata sulla paura, il bambino cerca
sicurezza attraverso l'approvazione, dato che ha rinunciato alle sue
necessità libidiche e aggressive.
- Morale immaturo: Morale aggressiva. I precedenti rapporti sono instabili a causa dell'ostilità che implicano.
- Libidicamente e moralmente maturo. Rapporto pienamente
adulto tra pari e con armonia affettiva, caratterizzato da reciprocità,
spontaneità, cooperazione, salvaguardia dell'individualità e delle
differenze significative, stabilità, ed il rapporto è irreversibile e
stabile, dato che al suo interno non ha alcun motivo per cambiare.
Gli antropologi ad orientamento psicoanalitico hanno fatto studi sui modelli educativi prevalenti in determinate società:
- modello maturo (democrazie)
- modello morale (sistemi teocratici, puritani, legalistici)
- modello antilibidico (dittature, imperi militari)
- modello dipendente (sminuisce l'iniziativa personale e c'è la paura della libertà)
L'organizzazione sociale riflette le tendenze psicologiche dominanti
dalla maggioranza degli individui che costituiscono il gruppo.
Le relazioni oggettuali nella teoria psicoanalitica: Otto F. Kernberg
Kernberg è d'accordo con Fairbairn sul fatto che la libido è sempre alla
ricerca dell'oggetto e non esiste indipendentemente da questa ricerca.
Fairbairn però nella sua teoria, non tiene conto che a parte
l'aggressività nata come conseguenza all'insoddisfazione libidica, c'è
anche quella attivata da modelli innati affettivi, percettivi e
comportamentali.
La teoria della struttura endopsichica di Fairbairn ha il problema di
considerare tutti gli sviluppi della sequenza di posizioni schizoidi e
depressive molto precoci, e trascura le importanti connessioni tra gli
sviluppi strutturali negli stadi preedipici della vita e il
consolidamento della struttura tripartita sotto l'influenza dei
conflitti edipici.
Un altro problema della teoria di Fairbairn è la mancanza di differenziazione tra scissione e rimozione.
John Klauber: L'incontro analitico
Interessato al rapporto analitico, ha interessi di metapsicologica, di
psicoanalisi, di questioni epistemologiche, ed è appassionato di verbalizzazione delle componenti del setting che non sono verbali.
Secondo Klauber, le difficoltà dell'incontro analitico non sono le situazioni patologiche, ma gli aspetti ordinari del dialogo.
Egli afferma che lo sviluppo del transfert è sempre traumatico per il
paziente, come il desiderio di un rapporto con l'analista, e quando il
paziente abbandona la posizione faccia a faccia per assumere quella
distesa sul lettino, deve accettare di essere abbandonato all'analista.
Perdendo il contatto visivo, il paziente percepisce meno l'analista come
persona reale, ed al suo posto subentra in maniera rilevante la sua parola, che diventa un contenitore con un carattere magico ed un oggetto altamente investito di libido.
Il disinvestimento dell'analista come persona reale per dar luogo
all'investimento della parola, crea il terreno per l'operazione di illusione che è un miscuglio tra fantasia e realtà.
La stessa capacità terapeutica della psicoanalisi è un prodotto
dell'illusione, ed il setting analitico è lo spazio teatrale in cui il
transfert (inteso come drammatizzazione delle illusioni del paziente) si
manifesta.
Michael Balint e la psicoterapia
Diventa psicoanalista a Budapest nel 1926 e poi si trasferisce nel 1938 in Inghilterra.
E' in disaccordo col concetto di narcisismo primario di Freud, afferma che esiste una forma di amore primario
che si manifesta nel neonato come desiderio di essere amato, e questa
pulsione è la forza che favorisce l'investimento libidico dell'ambiente.
Secondo Balint, i danni subiti nei primi mesi di vita creano un difetto della struttura psichica di base, detto difetto di base (un danno strutturale della personalità).
Balint non parla quindi di scissione e afferma che nell'adulto la
manifestazione cosciente di questo difetto è costituita dalla sensazione
continua che manchi qualcosa in se, un senso di incompletezza e di
debolezza interiore.
Si chiama difetto di base perchè origina in un periodo in cui non c'è ancora una chiara differenzazione tra soggetto ed oggetto.
Quando avviene questa differenziazione il bambino acquista 2 modalità
per porsi in relazione con l'ambiente, che servono come difese contro
angosce psicotiche: la prima è la modalità ocnofilica, dove il bambino ha una grande dipendenza dall'oggetto, investendolo con molto affetto ed attaccamento, la seconda è detta modalità filobatica, dove il soggetto ama gli spazi tra il Sé e l'oggetto, ma evita in tutti i modi un attaccamento diretto all'oggetto.
Questi originali concetti però non sono molto usati dagli psicoanalisti contemporanei.
Balint è considerato uno dei fondatori della psicoterapia breve,
dove occorre fare una completa valutazione psicodiagnostica per quanto
riguarda la struttura del carattere e la natura dei conflitti inconsci
del paziente.
Secondo Balint, l'essere coinvolti emotivamente sia da parte del
paziente che del terapeuta ed una concentrazione particolare sul
transfert, sono due elementi essenziali per la buona riuscita della
terapia.
David Malan e la ricerca in psicoterapia
Allievo di Balint, ne sviluppa alcune teorie e mette a punto un programma di sviluppo della tecnica di psicoterapia focale.
Tra i suoi studi ci sono quelli che vogliono riconoscere e definire i
fattori terapeutici e gli studi di follow-up di trattamenti.
In passato Malan è stato criticato nel metodo usato, ma ora la sua
metodologia è molto apprezzata ed è considerata corretta e moderna.
Malan sottolinea la necessità di valutare i risultati su quello che il
paziente è quando si presenta per ottenere una terapia, e quindi tende a
definire parametri ad hoc per ogni terapia, al posto che astratti modelli di guarigione.