lunedì 18 luglio 2016

Come trovare oggetti nei PokéStops (Pokémon GO)

Come tutti ben saprete grazie alla mia guida, su Pokémon GO esistono i PokéStops, ovvero una sorta di pit stop dove fare rifornimento di oggetti e compiere altre azioni.

Saprete di sicuro anche che, ogni pokestop ha al suo interno degli oggetti nascosti, che non aspettano altro di essere trovati.
Per trovare gli oggetti oggetti nascosti nei PokeStop, basta avvicinarsi abbastanza al pokéstop e cliccarci sopra.

Si aprirà una finestra descrittiva del pokestop, dove al centro ci sarà una sorta di cerchio.
Fate girare il cerchio passando con il dito per scoprire gli oggetti nascosti nel pokestop.

Come trovare oggetti nei PokéStops (Pokémon GO)

Dal pokestop usciranno fuori degli oggetti, in questo caso delle poke ball, cliccate sugli oggetti per raccoglierli.

Grazie ai pokestop potrete quindi fare scorpacciata di sfere senza spendere soldi.
C'è anche chi consiglia di usare i mezzi pubblici lasciando pokemon go attivo per passare vicino ai pokestops e raccogliere più velocemente gli oggetti... io non ho provato, mi sembrava eccessivo :p

Come attivare la fotocamera in Pokémon GO

Ho visto che alcuni si chiedono come si attiva la fotocamera in pokemon go, ed in effetti se uno pensa che ci sia un tasto per farla partire, rimane un po' spiazzato.

Per attivare la fotocamera in Pokémon GO, è sufficiente dare il consenso durante il tutorial iniziale (come spiegato nella mia guida), poi una volta trovata una bestiaccia, basta cliccare sopra il pokemon per attivare la telecamera del cellulare.

Come attivare la fotocamera in Pokémon GO

Una volta cliccato sul pokemon, la videocamera del tuo smartphone si attiverà in automatico, mostrando il luogo circostante... ed ovviamente il pokemon da catturare :)

centra il pokemon

Ora non ti resta che prendere bene la mira e centrare il pokemon con la tua sfera poké ball.

Attenzione
Se non hai dato l'autorizzazione a pokemon go di utilizzare la fotocamera del tuo telefonino quando te l'ha chiesto la prima volta, forse potresti avere problemi a farla attivare durante il gioco.
Leggi questo post per scoprire come abilitare/disabilitare i permessi sulla fotocamera sui telefonini con su android.

Come togliere la pubblicità da google chrome

Se il tuo browser preferito è google chrome e sei stanco della pubblicità, sei capitato nel post giusto (cit.), dato che ora ti spiegherò come togliere la pubblicità da google chrome.

Per far sparire ogni sorta di pubblicità dal tuo browser chrome, devi usare una apposita estensione.
Se non sai come installare un componente aggiuntivo su google chrome leggi qui.

Di estensioni che fanno sparire la pubblicità su chrome ce ne sono diverse, ma io ho scelto di affidarmi al buon vecchio AdBlock Plus.

Come togliere la pubblicità da google chrome

Scarica ed installa AdBlock Plus.

Dopo aver attivato adblock plus, apparirà un'icona rossa con scritto ABP a destra della barra degli indirizzi delle pagine web che navighi.
Questo vuol dire che la pagina che stai navigando con chrome è controllata da adblock plus, che blocca tutta la pubblicità ed i popup indiscreti.

Per disattivare il blocco della pubblicità su un determinato sito internet (ad esempio il mio :p ), clicca sull'icona di adblock plus e poi seleziona la voce "Attivato su questo sito".

disattiva adblock plus

Eliminare la pubblicità su google chrome non è mai stato così facile... con AdBlock Plus.

Bene, è tutto, spero che questo breve tutorial su come togliere pubblicità da chrome sia stato utile a qualcuno, anche se ovviamente allo stesso tempo spero che questo metodo non venga usato per rimuovere gli Ad del mio sito :p
Insomma, è vero, ci sono siti con banner davvero invasivi ed al limite della legalità, ma molti altri usano il minimo sindacale di pubblicità, e campano con quella... insomma, fate vobis (cit.)

Modulo esca (Pokémon Go)

Il videogioco per cellulare Pokémon Go è appena uscito e già molti si chiedono che cosa sono i vari oggetti che si trovano in giro.
Oggi vediamo dunque che cos'è un modulo esca in pokemon go e come si usa.

Modulo esca (Pokémon Go)

Un Modulo Esca è uno speciale oggetto di pokemon go che può essere trovato o acquistato nel negozio.
Il suo funzionamento consiste nell'attirare i pokemon per 30 minuti verso un pokestop prestabilito.

Praticamente, se siete vicini ad un pokéstop, utilizzate il modulo esca ed attendete comodamente seduti l'arrivo dei pokemon da catturare :)

Per applicare un modulo esca occorre fare così: avvicinarsi ad un Pokestop, interagirci, e sopra l'anello girevole apparirà un rettangolino bianco su cui bisognerà cliccare per inserire il modulo esca.

Modulo esca

Attenzione però, i privilegi ottenuti dai moduli esca possono venir sfruttati anche dagli altri cacciatori di pokemon che si trovano nelle vicinanze dei pokestops in cui questi oggetti sono applicati.

Gridlocked

Gridlocked è un film d'azione del 2015 diretto da Allan Ungar, con Dominic Purcell, Cody Hackman, Stephen Lang, Trish Stratus, Danny Glover, Vinnie Jones, Saul Rubinek, Richard Gunn, Steve Byers, James A. Woods.

Gridlocked
Trama
Brody Walker è un giovane attore con seri problemi di droga e di comportamento.
Dopo l'ennesima rissa e l'ennesimo guaio con la legge, Brody viene mandato a fare una sorta di servizio sociale di riabilitazione affianco ad un agente di nome David Hendrix.
Ad Hendrix la cosa ovviamente non andrà a genio, ma le circostanze porteranno i due a dover contare per forza uno dell'altro.

Recensione
Il genere poliziotto che fa da balia ad una superstar non è certo una novità nel mondo del cinema, quindi questo Gridlocked parte già svantaggiato nei confronti di chi ha già visto un film del genere.
Nel complesso comunque, questo è un simpatico film d'azione, un classico blockbuster movie per passare una serata senza troppe pretese.
Nulla di eccezionale, c'è sicuramente di molto meglio in giro, ma quantomeno non ci si trova davanti ad un film noioso.
Tra l'altro è stato bello rivedere in azione il mitico Dominic Purcell di Prison Break.

domenica 17 luglio 2016

Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re

Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re è un film fantasy del 2003 diretto da Peter Jackson, con Elijah Wood, Sean Astin, Ian McKellen, Viggo Mortensen, Liv Tyler, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, John Rhys-Davies.

Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re
Trama
L'hobbit Frodo sta per portare a termine il suo estenuante viaggio verso le terre di Mordor, dove dovrà distruggere l'anello magico.
Nel frattempo il malvagio Sauron lancerà la sua ultima offensiva verso gli esseri umani, con lo scopo di sterminarli tutti.
Solo Frodo potrà fermare questa carneficina e salvare tutto il mondo dallo strapotere di Sauron, ma dovrà sbrigarsi, dovrà riuscire nell'impresa prima che il potere dell'anello prenda il sopravvento su di lui.

Recensione
Il Signore degli Anelli 3 è l'ultimo capitolo della trilogia fantasy più famosa degli ultimi anni.
Il seguito de le due torri pone la parola fine alla storia, pur non senza tenere tutti sulle spine fino alla fine.
In questo terzo capitolo tutto si compie, quindi c'è un po' più d'azione rispetto ai precedenti film, cosa che però non guasta, vista la spettacolarità delle scene dirette da un bravissimo Peter Jackson.
Se avete visto i primi due film ovviamente non potete perdervi il capitolo conclusivo, ma allo stesso tempo, non guardate questo film senza aver prima visto gli altri 2 :)

Link alla scheda del film su wikipedia

Il Signore degli Anelli - Le due torri

Il Signore degli Anelli - Le due torri è un film fantasy del 2002 diretto da Peter Jackson, con Elijah Wood, Sean Astin, Ian McKellen, Viggo Mortensen, Liv Tyler, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, John Rhys-Davies.

Il Signore degli Anelli - Le due torri
Trama
Durante la marcia verso Mordor, Frodo e Sam fanno la conoscenza di uno strano essere chiamato Gollum, che dice di volerli aiutare a sbarazzarsi dell'anello magico.
Nel frattempo in tutto il regno ci sono i preparativi per l'inizio di una epocale battaglia tra le forze del bene e quelle del male.

Recensione
Il Signore degli Anelli - Le due torri, ovvero il signore degli anelli 2, è il seguito ufficiale della compagnia dell'anello, il primo capitolo della serie.
Se non avete visto il primo episodio, non vi mettete neanche a vedere questo film, perchè non è un film che vive di vita propria.
Che dire di questo secondo capitolo? Ci sono più battaglie ed effetti speciali, anche se forse preferivo il primo come trama.
Per gli amanti del genere, comunque, è un film imperdibile.

Link alla scheda del film su wikipedia

Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello

Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello è un film fantasy del 2001 diretto da Peter Jackson, con Elijah Wood, Sean Astin, Ian McKellen, Viggo Mortensen, Liv Tyler, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, John Rhys-Davies.

Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Trama
Il giovane Frodo, un hobbit della Contea, viene in possesso per caso di un misterioso anello magico che sembra fare gola a molti.
Il suo amico e mago Gandalf gli rivelerà che quello è un potentissimo anello magico, un anello che brama di riunirsi al suo padrone Sauron, l'oscuro signore di Mordor.
Inizierà così per Frodo un lungo viaggio con il suo nuovo anello, scortato da altri hobbit, il suo amico mago, un elfo, un nano e dei guerrieri umani.

Recensione
Il Signore degli Anelli 1 - La Compagnia dell'Anello è il primo capitolo della trilogia tratta da un famoso romanzo fantasy (The Lord of the Rings) di John Ronald Reuel Tolkien.
Famoso romanzo fantasy è un parolone in effetti, è famoso se siete appassionati del genere... o meglio, era famoso, perchè grazie a questo splendido film, il genere fantasy e di conseguenza anche il romanzo, sono diventati noti a tutti, anche ai non amanti di quel tipo di film.
La particolarità di questo film è che non c'è il classico eroe forte e coraggioso, anzi, Frodo è tutt'altro che perfetto come eroe, eppure la sua grandezza è data dalla sua onestà e dalla sua forza di volontà.
Un ottimo film per tutti, con una fotografia davvero mozzafiato.

Link alla scheda del film su wikipedia

Come aggiungere il link 'Segui questo blog' su blogger

Se hai un blog/sito su blogspot sicuramente ti interesserà sapere come aggiungere il link "Segui questo blog" su blogger.

Si, è vero, potresti usare l'apposito widget che ti mostra i followers e ti da la possibilità di far iscrivere gli utenti google al tuo blog, però così facendo avresti il contro che sul tuo blog apparirà una scritta del tipo "blog seguito da xx utenti".
Che c'è di male direte voi. Beh, essendo questa una modalità meno usata e più di lunga incrementazione rispetto ai like sulla pagina facebook, il risultato iniziale potrebbe essere quello di avere pochissimi follower e/o amici nelle cerchie di google che ti seguono, quando magari il sito è seguitissimo su google (inteso come motore di ricerca), facebook o twitter.

Ma vediamo subito come inserire il link 'Segui questo blog' (follow this blog) su blogger/blogspot.

Per aggiungere la possibilità di sottoscrivere il tuo blog, basta inserire questo codice html dentro il tuo sito, nella posizione che vuoi, modificando a mano l'html del template o semplicemente tramite widget (leggi qui se non sai come aggiungere un widget):

<a href="http://www.blogger.com/follow-blog.g?blogID=IL-TUO-BLOG-ID" target="_blank">Segui questo blog</a>

L'unica cosa che dovrai cambiare in questo codice è la variabile IL-TUO-BLOG-ID, dove dovrai mettere l'id del tuo blog.

Dove trovare l'id del tuo blog blogger
L'id di un sito blogger lo trovi nell'url dell'interfaccia d'amministrazione di blogger, ovvero quando ti colleghi al tuo sito da blogger.com ed entri nel tuo blog.
Sarà un url del genere:
https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=IL-TUO-BLOG-ID

Dopo aver inserito il codice di sottoscrizione all'interno del tuo sito, quando l'utente cliccherà, vedrà una cosa del genere:

Come aggiungere il link 'Segui questo blog' su blogger

Il navigatore potrà dunque scegliere se seguire il tuo blog pubblicamente, facendo apparire il proprio nome e cognome (o nickname) tra la lista dei followers, oppure se seguirti in modo anonimo.
In questo caso ovviamente, visto che stai usando questo metodo, non sei obbligato a mostrare fin da subito la lista dei followers, ma la farai apparire solo quando inizieranno a diventare molto numerosi :)
Leggi il post

Teoria e tecniche dei test (4/8): La concordanza tra più misure

Quando si interpreta un coefficiente di correlazione vanno tenuti presente 2 elementi:
  1. la significatività statistica
  2. l'intensità della correlazione
Concordanza tra forme parallele di un test
Quando si creano forme parallele, queste devono essere simili sia per contenuto che per proprietà metodologiche.
Il metodo delle forme parallele è, l'insieme al coefficiente alfa, una delle stime basilari di un test.
Le forme parallele sono dunque test equivalenti per contenuto e caratteristiche psicometriche, anche se composti da item materialmente diversi.
I controlli da effettuare per questi test sono:
  • coefficiente di correlazione (r>0,80)
  • medie aritmetiche e stima della significatività delle differenze tra medie
  • deviazione standard e stima della significatività delle differenze tra DS (non devono essere statisticamente significative)
Le forme parallele sono utili in tutti i casi in cui serve somministrare di nuovo lo stesso test a distanza di tempo, per fare dei controlli.
Tra i test cognitivi disponibili in forme parallele c'è il test di Otis, per i test sulla personalità invece c'è il Sixteen Personality Factors (16PF) di Cattell, che è diviso in 4 forme parallele, dove le caratteristiche personali misurate sono 16.

Concordanza tra i risultati ottenuti dagli stessi soggetti a distanza di tempo
Il metodo del retest si ha quando lo stesso test viene somministrato due volte alla stessa persona a distanza di tempo.
Questo metodo ha però dei problemi metodologici dato che alcune caratteristiche mutano con il tempo, come ad esempio l'umore, e quindi l'intervallo di tempo tra 2 misurazioni va scelto con molta cura e sulla base dei dati già noti riguardo la stabilità della caratteristica da misurare.
In generale cmq, la somministrazione a distanza di tempo di 2 forme parallele raramente può essere attuata, perchè pochi test si articolano in 2 forme parallele.
Nei test di livello cognitivo ed attitudinali, la porzione di varianza tra una somministrazione ed un'altra va attribuita al caso, cioè all'insieme di differenze tra stili di somministrazione, modalità di attribuzione del punteggio, cambiamenti della salute e dell'umore, differenze individuali di apprendimento.
Nei test sulla personalità c'è il problema della validità di contenuto, dato che lo psicologo si trova a confrontarsi con diversi modelli teorici, nessuno dei quali sufficientemente valido, e scarsamente compatibili tra loro.
Cattell fa una distinzione tra:
  • coefficiente di affidabilità: la misura di quanto il test tiene sotto controllo l'effetto dell'apprendimento e della memoria (retest dopo 4-7 giorni).
  • coefficiente di stabilità: la misura di quanto vengono tenute sotto controllo le fluttuazioni tipiche di alcune caratteristiche (retest dopo 2 mesi). 

Omogeneità di scale e test
Un test è omogeneo quando qualsiasi elemento del test misura la stessa cosa di qualsiasi altro.
E' importante che il coefficiente di attendibilità-omogeneità non sia troppo basso, in tal caso vorrebbe dire che il test è troppo corto oppure che la caratteristica esaminata non è ben definita.
Per stimare l'omogeneità interna di un test si usa il calcolo della correlazione tra 2 metà del test.
Il metodo dello split-half è una formula (Spearman-Brown) che partendo dalla correlazione tra le 2 metà del test, fa la stima del valore che avrebbe la correlazione se venisse calcolata sul doppio degli item su cui è stata calcolata.
Il metodo split-half consente di diminuire la quantità di calcoli necessaria per stimare l'entità dell'intercorrelazione media tra test, ma non è usabile quando ci si riferisce a test di rapidità, e per quanto riguarda la sua interpretazione, un valore di r>0,80 è considerato accettabile.
Il coefficiente alfa di Cronbach consente invece di conoscere il contributo dei singoli item all'omogeneità del test, tramite l'analisi della varianza, verificando se i dati inclusi nella stessa categoria tendono ad essere più simili tra loro di dati inclusi in un'altra categoria, calcolando appunto dei rapporti tra componenti della varianza interpretabili come un particolare coefficiente di correlazione detto interclasse, il quale assume valore zero quando la varianza vera (quella prodotta dalle differenze individuali) è zero, e assume valore 1 quando la varianza erronea è nulla.
Il coefficiente alfa si basa sul rapporto tra varianza data dai singoli item e varianza dell'intero test, ed è un coefficiente adatto a misurare l'attendibilità-omogeneità dei test o delle scale che hanno risposte articolate in più di 2 livelli.
Il coefficiente di Kuder-Richardson si usa nei test con punteggio dicotomico (1 ad alfa e 0 a non alfa), dove il calcolo della varianza è dato dalla proporzione delle risposte esatte p moltiplicata per la proporzione che manca a raggiungere l'unità q=1-p.
Esiste anche una versione semplificata della K20 di Richardson, la K21, che si usa quando si ipotizza che tutti gli item del test siano ugualmente difficili o ugualmente attraenti.

Item analysis
E' un insieme di tecniche usate dai costruttori dei test che devono essere conosciute anche dagli utenti che vogliono interpretare bene i risultati del test.
Gli indici forniti dall'item analysis sono in stretta connessione con le problematiche di attendibilità, e quest'analisi prende in esame i singoli item, fornendo indici statistici che consentono di valutarne la qualità uno per uno.
L'analisi degli item produce 2 tipi di indici:
  1. indice di difficoltà: misurato da statistiche univariate che dicono quale è la proporzione di risposte alfa date in rapporto al quesito.
  2. indice di discriminazione: misurato da un coefficiente di correlazione, sintetizza l'omogeneità tra quesito e scala.
Per garantire la buona qualità metrologica degli item, è inoltre importante controllare l'equiprobabilità delle alternative.

Interpretazione delle differenze di punteggio degli stessi soggetti
Nelle scale Wechsler ogni soggetto riceve 3 punteggi principali: QI Verbale, QI di Performance e QI Totale, e l'insieme di questi punteggi può essere definito un profilo.
Il QIV dovrebbe essere la stima dell'intelligenza cristallizzata e il QIP una stima dell'intelligenza fluida, e quando c'è una significativa differenza tra queste 2 intelligenze può significare negli anziani l'inizio della demenza e nei giovani qualche danno al sistema nervoso centrale.
E' quindi importante sapere quanto grande deve essere questa differenza per essere significativa, e per far ciò si usa l'errore standard, dato che nessun punteggio è perfettamente stabile ed oscilla tra una gamma, la cui ampiezza è definita dall'errore standard della misura, e quindi il calcolo di questo errore può far capire se la differenza tra i QI è dovuta al caso e quindi può non venir presa in considerazione, o se invece può essere un qualcosa di grave.

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