domenica 17 luglio 2016

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Personalizzare il messaggio 'nessun risultato trovato' blogger

Se hai un sito fatto con la piattaforma blogger / blogspot e vuoi personalizzare il messaggio che appare quando non viene trovato nessun risultato di ricerca, o quando viene inserita una label sbagliata, eccoti un semplice codice da utilizzare nel template del tuo modello html:

<b:if cond='data:numPosts == 0'>
    <b:if cond='data:blog.searchLabel'>
      Nessun risultato di ricerca trovato con l'etichetta: <b><data:blog.searchLabel/></b>
    </b:if>
    <b:if cond='data:blog.searchQuery'>
      Nessun risultato trovato cercando: <b><data:blog.searchQuery/></b>
    </b:if>
</b:if>


Praticamente, si verifica che la pagina richiesta su blogger non presenti alcun post, tramite la funzione data:numPosts, poi si distingue in due casi: se si sta effettuando una ricerca usando una label (data:blog.searchLabel), oppure se si sta cercando per parola chiave (data:blog.searchQuery).

Con questo semplice script potremo quindi scrivere quello che vogliamo al nostro utente visitatore, quando questi fa una ricerca sul nostro sito e non trova alcun risultato.
Ad esempio, si potrebbe decidere di mettere un link ad un form di contatti, per fare in modo che l'utente che non trova qualcosa sul nostro sito, possa comunque richiederlo via email.

Bene, ora sei in grado di modificare i risultati di ricerca di blogger... o meglio, di modificare il messaggio che appare quando non viene trovano alcun risultato :)

sabato 16 luglio 2016

Hachiko - Il tuo migliore amico

Hachiko - Il tuo migliore amico è un film drammatico del 2009 diretto da Lasse Hallström, con Richard Gere, Joan Allen, Sarah Roemer, Cary-Hiroyuki Tagawa, Jason Alexander, Erick Avari, Davenia McFadden, Robbie Sublett, Kevin DeCoste.

Hachiko - Il tuo migliore amico
Trama
Parker Wilson è un professore di musica che fa il pendolare per recarsi ad insegnare ogni mattina a scuola.
Una sera, tornando a casa, il professor Parker trova per caso un cucciolo di akita che si è perso, così decide di tenerlo con se.
Tra il cane, il cui nome sarà Hachi, ed il suo nuovo padrone, nascerà un profondo legame d'amicizia, tanto che Hachi andrà ogni giorno a prendere il professore alla stazione dopo il lavoro, per accompagnarlo fino a casa.

Recensione
Hachiko - Il tuo migliore amico è un film commovente, che parla della vera amicizia tra il cane e l'uomo, la migliore delle amicizie che si possa mai desiderare.
Questo film, egregiamente girato, è tratto dalla vera storia del cane giapponese Hachiko, di cui c'è addirittura una statua in piena Tokyo (che ho avuto la fortuna di vedere).
Non rivedo molto spesso questo film, nonostante la sua indubbia bellezza, solo perchè fa troppo commuovere... imperdibile per gli amanti del genere strappalacrime.

Link alla scheda del film su wikipedia

50 volte il primo bacio

50 volte il primo bacio è un film commedia/romantico del 2004 diretto da Peter Segal, con Adam Sandler, Drew Barrymore, Rob Schneider, Sean Astin, Lusia Strus, Dan Aykroyd, Blake Clark, Amy Hill, Allen Covert.

50 volte il primo bacio
Trama
Henry Roth è un don giovanni delle Hawaii che ha avventure con tutte le turiste che gli capitano a tiro, senza però mai mettersi insieme a nessuna.
Un giorno però Henry, conosce in una tavola calda la bella Lucy, della quale si innamora a prima vista.
Dopo averla conosciuta, il giorno dopo la rivede, ma Lucy sembra non ricordarsi neanche chi è lui, ed è allora che Henry scopre che la sua amata soffre di un raro caso di amnesia che gli fa rivivere nella memoria sempre lo stesso giorno.

Recensione
Cinquanta volte il primo bacio è una brillante commedia romantica sentimentale con Adam Sandler.
Trama originale e divertente, con tante sfumature romantiche che non guastano mai.
Una storia d'amore d'altri tempi per chi ama ridere e sognare.
Quando si dice, il primo amore si scorda sempre... :p

Link alla scheda del film su wikipedia

Hardcore!

Hardcore! è un film azione/fantascienza del 2015 diretto da Ilya Naishuller, con Sergey Valyaev, Andrei Dementiev, Ilya Naishuller, Sharlto Copley, Haley Bennett, Danila Kozlovsky, Tim Roth, Cyrus Arnold, Will Stewart.

Hardcore!
Trama
Henry si risveglia all'interno di un laboratorio, senza memoria e con il corpo a pezzi.
Una donna di nome Estelle lo sta curando, impiantandogli degli arti meccanici.
Estelle dice di essere sua moglie e sta cercando anche di ridare ad Henry l'uso della parola, quando un gruppo di soldati armati, capitanati da un uomo con poteri telecinetici di nome Akan, irrompe nel laboratorio.
Estelle viene fatta prigioniera mentre Henry riesce a fuggire, ma da quel momento inizia per lui un'estenuante corsa verso la verità, in un mondo dove tutti sembrano volerlo uccidere.

Recensione
Hardcore! è un film chiaramente ispirato al mondo dei videogiochi.
Nello specifico, a me ricorda proprio il gioco per playstation Mirror's Edge.
Il film è interamente girato con riprese in prima persona, tramite la videocamera GoPro, quindi capirete già da soli che è un film che fa venire il mal di mare, e che non è un film per tutti.
A mio avviso Hardcore o fa schifo o piace, non ci sono mezze misure... a parte nel mio caso, a cui è piaciuto, ma non lo rivedrei :)
Se siete amanti di quel genere di videogioco, sparatutto, splatter, combattimenti, allora il film potrebbe anche piacervi, dato che è molto cruento, ma tenete sempre a mente che si tratta pur sempre di un film, quindi scordatevi di poter pilotare il personaggio :)

Link alla scheda del film su wikipedia
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Teoria e tecniche dei test (3/8): Punti grezzi e punti standardizzati

La codifica in quasi tutti i test cognitivi è molto semplice: si da 1 punto ad ogni risposta alfa, quindi a 1 corrisponde la presenza della caratteristica, a 0 la sua assenza.

Un test molto famoso per individuare il livello cognitivo è la Wechsler Intelligence Scale for Children - Revised (WISC-R).
Il primo subtest della WISC-R è detto informazioni e si compone di domande aperte e può presentare più di una possibilità interpretativa (cmq si assegna 1 punto se la risposta coincide).
Il secondo subtest è il completamento delle figure, si basa su domande aperte ma gli stimoli corrispondono a figure e bisogna dire cosa manca (1 punto per alfa).
Il subtest aritmetica si compone di problemini (1 punto per alfa ma solo se si risponde entro un certo tempo).
Il terzo subtest è somiglianze, si basa sempre su domande aperte che chiedono di dire la somiglianza di 2 oggetti, dove la scala di codifica questa volta va da 0,1,2 e quindi ci sono più livelli di esattezza.

Standardizzazione dei punteggi
I punteggi grezzi ottenuti sommando i punti attribuiti in base alla codifica esposta nel manuale di un test, non sono direttamente confrontabili tra loro, ma vanno standardizzati.
Nella maggior parte dei test si preferisce rinunciare alla definizione di punto di riferimento da parte di esperti ed usare invece un riferimento di tipo empirico alle prestazioni medie date in quel test da soggetti reali, e ciò implica che l'individuo medio sia normale e che siano considerati normali i valori e i termini di riferimento psicosociali e ideali delle persone appartenenti al gruppo di riferimento.
Inoltre va controllata l'adeguatezza tra le caratteristiche dei soggetti da valutare rispetto al gruppo di riferimento.
La variabilità è la misura della capacità di discriminazione di un test, ovvero la possibilità di un test di distinguere numerosi livelli di presenza della caratteristica misurata.
In scale ad intervalli uguali, le misure della variabilità più rappresentative sono la varianza e la deviazione standard, mentre per dati ordinali sono gli scarti interquartile e per i dati nominali, la statistica H.
Si ipotizzava in passato che le caratteristiche psicologiche si distribuiscano secondo la curva normale, che può essere asimmetrica positiva e asimmetrica negativa, tuttavia oggigiorno si è rinunciato a forzare le distribuzioni per conformarsi alla normale.

Sistemi più comuni di punti standard
La standardizzazione opera solo su 2 parametri: la tendenza centrale e la variabilità.
Quando i punteggi sono su scala nominale, il manuale offre di solito una tabella con le frequenze di risposta ottenute e qualche dato supplementare che può essere usato per ricavare informazioni utili.
Quando i punteggi sono espressi su scala ordinale, l'unico problema di interpretazione dipende dal numero di soggetti che vengono disposti in graduatoria, si costruiscono quindi scale centili o percentili, dove chi sta più in alto in graduatoria ha punteggio 1, in quanto sta più in alto al 99% degli altri, e di solito si costruisce anche una scala di frequenze cumulate percentuali.
Nella scala ordinale si possono costruire anche i punteggi ipsativi, partendo dal presupposto che le risposte del soggetto siano pilotate verso scelte forzate, che lo facciano scegliere tra 2 alternative equiattraenti.
I problemi di queste scale ipsative è che se il soggetto deve scegliere tra 2 scelte egualmente attraenti, è tentato a scegliere a caso, e questo comporta diversi effetti negativi:
  • si da per certo che il totale dell'intensità delle caratteristiche misurate sia uguale per tutti i soggetti appartenenti ad una certa popolazione
  • aumenta la proporzione di errori attribuibili al caso e quindi diminuisce l'attendibilità del test
  • si valuta solo l'intensità relativa della presenza di un atteggiamento e non l'intensità che esso ha nel sistema motivazionale e strutturale del soggetto
  • ogni domanda esplora 2 oggetti, quindi ogni risposta si riferisce a 2 oggetti, senza sapere se il soggetto ha reagito prevalentemente all'uno o all'altro o a tutti e 2 assieme
  • il test diventa molto più lungo
Nelle scale ad intervalli, la standardizzazione consiste nell'assegnare la stessa media e la stessa deviazione standard a tutti i punteggi che si vogliono confrontare.
Quando si vogliono trasformare i punti grezzi in punti standard, la procedura più semplice è la seguente:
  1. trasformare i punti grezzi in una graduatoria centile
  2. trovare nella tavola della curva normale la corrispondenza fra area corrispondente ai centili e punti zeta
  3. trasformare i punti zeta nella scala di punti standard voluta
I punti standard più usati sono il QI (quozienti intellettuali di deviazione), che si usano quasi esclusivamente per le scale d'intelligenza individuali, i punti T, che si usano per il MMPI, i punti C e gli stanine, per quasi tutti i test cognitivi collettivi, i punti sten, per i test di personalità, i punti zeta, usati negli studi psicometrici.La differenza tra queste scale riguardano la media e la deviazione standard:

Punti standard Media DS
punti T 50 10
QI 100 15
Sten 5,5 2
punti C 5 2
stanine 5 1,96
zeta 0 1

Quando ad un soggetto si somministrano più test, i cui risultati devono essere composti in un profilo, bisogna standardizzare i risultati di tutti i test in riferimento alla stessa scala, per rendere più facile l'interpretazione del profilo.

L'uso delle norme pubblicate nel manuale
Per decidere se le norme psicometriche presenti nel manuale sono utilizzabili, bisogna controllarne alcune caratteristiche essenziali:
  • caratteristiche generali del campione: devono essere le stesse dei soggetti su cui si vuole usare il test
  • anno in cui le norme sono state calcolate: sono valide per un massimo di 10 anni
  • numerosità del campione: se le norme sono in centili o punti standard non normalizzabili bisognerebbe avere almeno 100 soggetti, se i punti standard son normalizzati allora ce ne vogliono almeno 300, e se queste norme non vengono soddisfatte occorre calcolarsi le norme su un piccolo campione estratto dalla popolazione su cui si vuole usare il test, usando i giusti accorgimenti sul numero di soggetti da usare e sulla media, la deviazione standard ed il tipo di distribuzione da usare. 

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Come usare Pokémon GO

Che cos'è Pokémon GO?
Pokémon GO è la nuovissima app per cellulare che sta spopolando in questi giorni.
Appena uscita in anche Italia è già un successo, addirittura più usata di facebook e whatsapp (almeno così dicono).

Come funziona Pokémon GO?
Lo scopo di questo videogioco è quello di catturare i Pokemon che trovi in giro per la tua città.
Quando un pokemon è nelle vicinanze, oltre a vederlo a video, l'applicazione ti avvisa con una vibrazione, quindi volendo potresti anche usarla in background e catturare solo i pokemon che ti capiano per caso attorno.
Quando incontri un pokemon, devi colpirlo con una sfera chiamata pokeball (esistono anche le ultraball e le megaball, con proprietà diverse), e solo allora avrai catturato il pokemon.

Ma vediamo ora questa breve guida su come usare Pokémon GO sul tuo smartphone, disponibile per android e ios.

Scarica ed installa Poké-mon GO sul tuo telefonino, poi lancialo.
La prima cosa che ti verrà chiesta è quella di inserire la tua data di nascita.

Come usare Pokémon GO

Successivamente ti verrà chiesto con cosa accedere a poke mon go.
Ad esempio su android potrai accedere con il tuo account google, oppure con il club di allenatori di Pokémon.
Nella schermata successiva Accetta i termini del servizio.

Finalmente partirà il gioco vero e proprio, con una piccola introduzione da parte di quello che sembra essere un allenatore di pokemon.

introduzione

Finita l'introduzione ti verrà chiesto di selezionare il tuo sesso, scegliendo tra maschio e femmina.

maschio o femmina?

Dopo aver selezionato il genere, dovrai personalizzare il tuo personaggio.

Potrai modificare i seguenti parametri:
  • colore della pelle
  • colore dei capelli
  • colore degli occhi
  • colore del cappellino
  • colore della maglietta
  • colore dei pantaloni
  • colore delle scarpe
  • colore dello zaino
Insomma, in pokemon go potrai personalizzare solo i colori (almeno per ora) :p

personalizza il tuo cacciatore di pokemon

Bene, finalmente il gioco ha inizio.

Per facilitarti le cose, visto che hai appena cominciato, ti muoverai cliccando sullo schermo del telefonino e subito vicino a te troverai un pokemon.

pokemon trovato

Ora ti verrà chiesto di attivare la fotocamera del tuo cellulare, senza di quella non potrai giocare.

Attenzione però, come ti avvisa anche il gioco, quando usi pokemon go, stai sempre a tento a dove metti i piedi :)

Quando sei pronto, clicca su Attiva la fotocamera.

attiva la fotocamera

Dopo aver attivato la videocamera del tuo telefonino, potrai finalmente vedere i pokemon che sono vicini a te.
Una volta individuato il mostriciattolo, usa la sfera poke ball per colpire il pokemon.

lancia la palla contro il pokemon

Trascina con il dito la sfera per lanciarla addosso al pokemon, e se avrai una buona mira riuscirai a colpirlo con la palla.

pokemon catturato

A video verrà mostrato un messaggio che ti avviserà che hai catturato un pokemon e che nome ha la bestiola.

Catturando i pokemon guadagnerai dei punti esperienza (PE), che potranno poi servirti per sbloccare oggetti da comprare con le monete, o per altri scopi.

punti pe guadagnati

Dopo aver catturato il tuo primo pokemon, che è una sorta di tutorial di pokemon go, ti verrà chiesto di scegliere il soprannome con il quale vuoi essere chiamato dagli altri allenatori, insomma il tuo nickname.

Bene, ora sei pronto a giocare a pokemon go.

Eccoti qualche altra nozione di base.
Nel gioco potrai trovare dei PokeStops, dei posti dove potrai collezionare oggetti come uova e sfere pokeball aggiuntive con le quali poter catturare altri pokemon.
Infatti, le sfere lanciate, se non prontamente recuperate possono essere perse, ma sarà sempre possibile acquistarne delle altre con i punti PE, con i piccioli, o anche vincendole.

Se poi durante il gioco clicchi sull'icona della sfera in basso al centro dello schermo, finirai nella schermata del menù di gioco, dove potrai fare le seguenti azioni:
  • modificare le impostazioni
  • avere suggerimenti
  • entrare nel negozio dove acquistare oggetti
  • vedere i pokemon che hai catturato
  • entrare nel menù strumenti
  • entrare nel pokédex (una sorta di resoconto delle statistiche dei catturati / visti)

clicca sulla sfera

menù di gioco

Bene, è tutto, ora sai come giocare a pokemon go.
Adesso potrai camminare per la tua città e vedere il tuo cacciatore di pokemon che si muove nella mappa del paese immaginario sul tuo smartphone, seguendo i tuoi passi.
Quando sarai vicino ad un pokemon sentirai una vibrazione, ed allora dovrai attivare la fotocamera per iniziare il combattimento, avvicinarti a lui, prendere la mira, e tirare la pokeball.

Tieni presente che i pokemon possono anche schivare i colpi ed attaccare, quindi fai attenzione!

Dopo aver catturato un po' di pokemon ed aver fatto un tot di punti esperienza, salirai di livello, attivando nuove features del gioco pokemongo (ops suona proprio male scritto tutto attaccato :p)... buona caccia!


Altre guide utili su pokemon go:

venerdì 15 luglio 2016

Modificare il form di registrazione WordPress senza plugin

Se avete attivato la possibilità di registrarsi al vostro sito wordpress, ma i campi che vengono chiesti di default vi sembrano troppo pochi, non vi preoccupate, ora vi spiegherò come modificare il form di registrazione WordPress senza plugin aggiuntivi.

Di default, il form di registrazione utente wordpress chiede solo i seguenti campi:
  • Nome utente
  • Email

Il che è molto comodo per far registrare velocemente un utente al nostro sito web, tuttavia potremmo voler profilare meglio gli utenti che andiamo a registrare sul nostro blog, magari senza dover installare alcun plugin aggiuntivo.

Se vogliamo ad esempio chiedere i campi nome e cognome (separati) ed il campo città, bisogna andare nella cartella del tema del sito wordpress:
cartellasitowordpress\wp-content\themes\nometemausato

Qui, aprire il file 'functions.php' ed aggiungere le seguenti righe di codice php:

add_action( 'register_form', 'nuovicampiform' );
function nuovicampiform()
{
    $nome = ( ! empty( $_POST['nome'] ) ) ? trim( $_POST['nome'] ) : '';
    $cognome = ( ! empty( $_POST['cognome'] ) ) ? trim( $_POST['cognome'] ) : '';
    $citta = ( ! empty( $_POST['citta'] ) ) ? trim( $_POST['citta'] ) : '';
 ?>
    <p><label for="nome"><?php _e( 'Nome', 'localhost' ) ?><br />
    <input type="text" name="nome" id="nome" class="input" value="<?php echo esc_attr(wp_unslash($nome));?>" size="25" /></label>
    </p>
    <p><label for="cognome"><?php _e( 'cognome', 'localhost' ) ?><br />
    <input type="text" name="cognome" id="cognome" class="input" value="<?php echo esc_attr(wp_unslash($cognome));?>" size="25" /></label>
   </p>
    <p><label for="citta"><?php _e( 'citta', 'localhost' ) ?><br />
    <input type="text" name="citta" id="citta" class="input" value="<?php echo esc_attr(wp_unslash($citta));?>" size="25" /></label>
    </p>
<?php
}

add_filter('registration_errors', 'nuovicampiform_errori', 10, 3);
function nuovicampiform_errori( $errors, $sanitized_user_login, $user_email )
{
    if ( empty( $_POST['nome'] ) || ! empty( $_POST['nome'] ) && trim( $_POST['nome'] ) == '' ) $errors->add( 'nome_error', __( '<strong>ERRORE</strong>: Compilare il campo Nome.', 'localhost' ) );
    if ( empty( $_POST['cognome'] ) || ! empty( $_POST['cognome'] ) && trim( $_POST['cognome'] ) == '' )  $errors->add( 'cognome_error', __( '<strong>ERRORE</strong>: Compilare il campo Cognome.', 'localhost' ) );
    if ( empty( $_POST['citta'] ) || ! empty( $_POST['citta'] ) && trim( $_POST['citta'] ) == '' )  $errors->add( 'citta_error', __( '<strong>ERRORE</strong>: Compilare il campo Città.', 'localhost' ) );
    return $errors;
}

add_action('user_register', 'nuovicampiform_register');
function nuovicampiform_register( $user_id )
{
    if ( ! empty( $_POST['nome'] ) ) update_user_meta( $user_id, 'first_name', trim( $_POST['nome'] ) );
    if ( ! empty( $_POST['cognome'] ) ) update_user_meta( $user_id, 'last_name', trim( $_POST['cognome'] ) );
    if ( ! empty( $_POST['citta'] ) ) update_user_meta( $user_id, 'citta', trim( $_POST['citta'] ) );
}

add_action('personal_options_update', 'aggiornacampi');
add_action('edit_user_profile_update', 'aggiornacampi');

function aggiornacampi($user_id)
{
    if ( ! empty( $_POST['citta'] ) ) update_user_meta( $user_id, 'citta', trim( $_POST['citta'] ) );
}


Il risultato sarà che il form di registrazione a wordpress chiederà anche i campi nome, cognome, e città, con tanto di controllo (ovvero obbligherà ad inserire qualcosa in quei campi, rendendoli di fatto campi obbligatori).

Modificare il form di registrazione WordPress senza plugin

Andiamo ad analizzare un po' il codice appena inserito.

add_action( 'register_form', 'nuovicampiform' );
Consente di lanciare l'azione register_form, eseguendo la funzione nuovicampiform, che al suo interno contiene i campi del form che appaiono a video.
Qui potrete scrivere tutto l'html che volete, in modo da decidere come fare apparire i campi, ed in che ordine.

add_filter('registration_errors', 'nuovicampiform_errori', 10, 3);
Lanciando la registration_errors andiamo a gestire tutti i controlli del form, in questo campo usando una funzione chiamata nuovicampiform_errori.
Qui possiamo scrivere il codice php necessario per effettuare tutti i controlli del caso per i campi che andiamo a passare dal nostro form.

add_action('user_register', 'nuovicampiform_register');
Lanciando invece la user_register andiamo a registrare/salvare fisicamente i dati nel db, con la funzione nuovicampiform_register.
In particolare, con la funzione update_user_meta, stiamo andando a scrivere i nuovi campi appena salvati dentro alla tabella mysql di wordpress chiamata wp_usermeta.

add_action('personal_options_update', 'aggiornacampi');
add_action('edit_user_profile_update', 'aggiornacampi');

Infine da non dimenticare, occorre lanciare la personal_options_update e la edit_user_profile_update, altrimenti non potremo modificare i nuovi campi appena creati (io ci ho perso un sacco di tempo prima di capirlo :p).

Inoltre, se vogliamo che i nuovi campi appaiano anche in modifica o in visualizzazione nel profilo utente, occorre modificare anche il file user-edit.php presente nella cartella wp-admin del vostro sito wordpress, aggiungendo ad esempio questo codice:
<tr class="user-last-name-wrap">
    <th><label for="citta"><?php _e('Citta\'') ?></label></th>
    <td><input type="text" name="citta" id="citta" value="<?php echo esc_attr($profileuser->citta) ?>" class="regular-text" /></td>
</tr>


In questo esempio, dato che per i campi nome e cognome ho usato quelli già esistenti su wordpress chiamati first_name e last_name, ho dovuto aggiornare con la funzione aggiornacampi solo il nuovo campo città. Lo stesso vale anche per la modifica del file user-edit.php, che già conteneva i campi nome e cognome.

Con questo metodo potrete quindi modificare il form di registrazione utenti di wordpress, senza usare alcun componente aggiuntivo / plugin, mettendo tutti i campi che vi pare (ad esempio anche una tendina con le province presa da un database mysql) ed aggiungendo tutti i controlli necessari.

Mi piace lavorare (Mobbing)

Mi piace lavorare (Mobbing) è un film drammatico del 2003 diretto da Francesca Comencini, con Nicoletta Braschi, Camille Dugay Comencini, Marina Buoncristiani, Roberta Celea, Assunta Cestaro, Stefano Colace, Claudia Coli, Marcello Miglio, Moses Chika Obijiaku.

Mi piace lavorare (Mobbing)
Trama
Anna è una mamma single che deve prendersi cura della sua bambina e del padre malato, arrivando a fatica a fine mese con il suo solo stipendio.
Quando l'azienda in cui lavora Anna viene assorbita da una multinazionale dopo una fusione, iniziano ad accadere cose strane, ed alla fine ad Anna viene anche cambiata mansione.
Nonostante la sua anzianità e la sua esperienza, ad Anna vengono date mansioni ingrate e a forte impatto stress.

Recensione
Quando ho visto questo film, anni fa, non avevo letto la trama, perchè lo avevo visto ad un cineforum.
Guardare questa pellicola senza sapere dove volesse andare a parare è stata per me un'esperienza unica, in quanto ho vissuto quasi in prima pesona, come la protagonista, il suo percorso ed i suoi dubbi, non capendo esattamente cosa stesse succedendo (nonostante il sottotitolo del film :p).
Per me questa è stata quindi un'esperienza unica, anche considerando la bravura del regista nel rappresentare i personaggi e le ambientazioni, che hanno un qualcosa di strano ed angosciante.
Un film che fa riflettere sulla tematica mobbing, very good!

Link alla scheda del film su wikipedia

giovedì 14 luglio 2016

Come salvare un post su facebook

Avete visto un post su facebook che vi piace e volete salvarlo per poterlo rileggere con comodo quando vi pare?
Nessun problema, da un po' di tempo a questa parte, facebook ha messo a disposizione la possibilità di salvare i post.

Vediamo dunque come salvare un post su facebook per poterlo poi rileggere quante volte ci pare senza doverlo andare a ricercare nei meandri del social network.

Per salvare un post su facebook, clicchiamo sulla freccina delle opzioni in alto a destra nel post.
Si aprirà un menù a tendina.
Clicchiamo su Salva link o su Salva post (dipende che elemento state cercando di memorizzare).

Come salvare un post su facebook

Ecco fatto, ora il post è salvato nei nostri preferiti.

Andiamo nella home page di facebook e clicchiamo sul link a sinistra sotto Preferiti chiamato Elementi salvati.

Finiremo in questa pagina:
https://www.facebook.com/saved/

Dove troveremo tutti i nostri elementi salvati.

elementi salvati su facebook

Passiamo con il mouse sull'elemento che vogliamo visualizzare e clicchiamo sul titolo per aprirlo, oppure sulla "x" a destra per cancellarlo.

Gli elementi salvati su facebook saranno divisi per le seguenti categorie:
  • Link
  • Video
  • Prodotti
  • Foto
  • Luoghi
  • Musica
  • Libri
  • Film
  • Programmi TV
  • Eventi
  • Archiviati

Fantastic 4 - I Fantastici Quattro

Fantastic 4 - I Fantastici Quattro è un film azione/fantastico del 2015 diretto da Josh Trank, con Miles Teller, Kate Mara, Michael B. Jordan, Jamie Bell, Toby Kebbell, Tim Blake Nelson, Dan Castellaneta, Reg E. Cathey.

Fantastic 4 - I Fantastici Quattro
Trama
Un gruppo di giovanissimi cervelloni viene ingaggiato da una ricca fondazione per studiare come effettuare dei viaggi tra due dimensioni.
Dopo un po' di sforzi ed unendo le loro menti, i giovani ricercatori riescono finalmente a rendere possibile il viaggio in un'altra dimensione, ma per poter godere del loro momento di gloria decidono di fare loro stessi un viaggio nell'altra dimensione, violando le regole della fondazione che li ha assunti.
Il risultato sarà un incidente che li tramuterà in dei giovani mutanti con poteri speciali, un gruppo che prenderà il nome di i fantastici 4.

Recensione
Fantastic 4 - I Fantastici Quattro è il remake/reboot del primo fantastici quattro.
Ben 10 anni dopo il primo insuccesso cosa decidono di fare i produttori?
Ci riprovano con un reboot, mettendo degli attori semi sconosciuti per giunta.
Il risultato? La noia.
E con questo spero si sia conclusa la saga, anche se temo in un altro seguito.

Link alla scheda del film su wikipedia