Dell'infanzia e dell'adolescenza si studiano variabili come la
capacità di acquisire autonomia, la
capacità di instaurare legami e le aree di rischio.
Si studiano i punti di forza e di debolezza degli anni dell'asilo, valutando l'adeguatezza dei
progressi scolastici e la capacità di mantenere l'
attenzione.
Tappe evolutive
Si indaga se il paziente ha avuto ritardi nello sviluppo o se ci sono stati problemi clinici invalidanti.
Scuola
Si indaga l'arco di tempo compreso tra l'asilo e l'università, considerano aspetti come:
- rendimento
- difficoltà cognitive/emotive
- interesse
- impegno
- tolleranza alla frustrazione
- atteggiamento ed aspettative della famiglia
Andare a scuola richiede la separazione da casa, la capacità di
frequentare regolarmente, l'inserimento in un nuovo ambiente, la
conoscenza di altre persone della propria età, l'incontro con figure
autorevoli.
La scuola può essere sia un ambiente di
supporto che di
discriminazione, ed il clinico deve indagare nelle seguenti aree:
- capacità cognitive
- capacità emotive
- capacità sociali
- capacità di coping
Bisogna analizzare il
passaggio da un ciclo ad un altro, per
verificare se il rapporto della scuola ha subito modificazioni e se si è
migliorati o peggiorati passando da una scuola ad un'altra.
Si deve valutare se sono presenti disturbi cognitivi specifici, o
disturbi emotivi, magari dovuti al rendimento scolastico, e quindi si
indaga sul vissuto scolastico del paziente.
A volte può esserci un
isolamento sociale dovuto a problemi familiari (es. bambini che si vergognano della madre alcolizzata).
Rifiuto della scuola
Il clima negativo a scuola può portare al rifiuto della scuola, espresso tramite condotte devianti o sintomi fisici.
Questo rifiuto può essere il sintomo di un
problema adattivo e/o di un
problema d'ansia, e raramente questo rifiuto si manifesta in maniera esplicita (si usano bugie, si marina la scuola).
Possono presentarsi
disturbi somatici (spesso di natura gastrointestinale), ed il rifiuto della scuola da parte dei preadolescenti può essere la conseguenza di un'
angoscia da separazione.
Relazioni interpersonali
Si studiano su 5 aree:
- rapporto con i genitori
- rapporto con i fratelli
- rapporto con i compagni di classe
- rapporto con gli amici
- rapporto con il gruppo di pari
Non sempre si può stabilire il nesso tra comportamento e disturbo (ad
esempio un disturbo d'ansia può manifestarsi con vari sintomi), e in
generale, per valutare la gravità del disturbo bisogna aver presente
cosa si deve considerare nella norma (ad esempio seguendo come modello
le direttive del DSM-IV).
La
qualità dei rapporti dei bambini con i pari è condizionata da diverse variabili:
- i comportamenti dei genitori
- la qualità delle relazioni con i genitori
- i fattori che si ripercuotono sulla famiglia unita
Bambini con genitori severi o trascuranti, che vivono in ambienti
stressanti e sviluppano rapporti insicuri con i genitori possono essere
a
rischio:
- di sviluppare comportamenti sociali ed emotivi disadattivi
- di sperimentare il rifiuto da parte degli altri
Esiste inoltre una relazione tra
psicopatologia dei genitori e stile genitoriale ed un
cattivo adattamento del bambino e ai rapporti tra pari, ed esiste una relazione tra
conflitto coniugale e sofferenza ed un
cattivo adattamento sociale del bambino.
La
povertà e la
disoccupazione producono nella famiglia
uno stress che può interferire con le capacità del genitore di essere
attento e ricettivo verso le esigenze del bambino.
Relazioni con gli adulti
Bisogna indagare sia delle relazioni con i genitori, sia con quelle con i
professori, gli educatori e qualsiasi figura adulta significativa.
Il non avere queste relazioni con adulti significativi è considerato un fattore di rischio.
Relazioni con i coetanei
I bambini di solito tendono a dire di avere moltissimi amici, ma questo
non è sempre vero, perchè vengono citate anche persone con le quali si
hanno solo rapporti superficiali.
E' importante indagare l'età degli amici, il modo come trascorrono il tempo, il ruolo del bambino nel gruppo di pari.
Sviluppo affettivo-emotivo
Viene indagato nelle seguenti aree:
- con i coetanei
- con lo stesso sesso
- con il sesso opposto
- capacità di integrazione nel gruppo
- quantità e qualità delle relazioni sociali
- con gli adulti
- in famiglia
- con gli insegnanti
- con le figure d'autorità
Si rileva il
tono dell'umore, la
regolazione degli affetti, lo
stile di attaccamento e le reazioni alla separazione, la
vulnerabilità all'ansia, la
capacità di adattarsi a situazioni nuove.
Bisogna indagare sulla presenza di
paure eccessive, timidezza, ritiro, sintomi ossessivi-compulsivi, aggressività, impulsività.
Il disagio può manifestarsi in diversi modi:
- timidezza
- poche amicizie
- senso di infelicità
- tendenza a mentire
- furto
- facilità ad avere incidenti
- fughe di casa
- problemi scolastici
- rifiuto scolastico
- disturbi della condotta
Per poter indagare questi disturbi e decidere che domande fare, bisogna avere in mente un
albero decisionale, dove son contemplate le alternative che si verificano più facilmente.
Trascuratezza, maltrattamento ed abuso
Molti adulti da bambini hanno subito trascuratezza, maltrattamenti o
abusi, e queste informazioni possono essere ottenute ascoltando i
racconti dei pazienti sulla loro infanzia.
In particolare, le aree da indagare sono 3:
- rapporti con i pari: ritiro, aggressività, mancanza di comportamento sociale, comportamento delinquenziale e antisociale
- rapporti con la persona che si occupa di lui: carattere difficile, attaccamento, rifiuto a rispondere alle richieste, adeguamento compulsivo
- autoregolazione: controllo degli impulsi, mancanza di iniziativa e creatività, frustrazione e rabbia
Le informazioni sull'abuso son molto difficili da reperire, anche
perchè lo stesso paziente diverse volte non sa di esser stato abusato.
I
fattori a rischio per la violenza in famiglia sono:
attaccamento insicuro, reazioni disadattive allo stress da parte di chi
si prende cura del bambino, comunicazione non adeguata, conflitto
coniugale, abuso di sostanze dei genitori, patologia cronica.
I
fattori di protezione invece sono: competenza sociale del bambino, appoggio della famiglia allargata, accesso alle risorse terapeutiche.
La
dissociazione si ha come risposta protettiva ad un
grosso trauma subito dal bambino (una via di fuga dalla realtà), e può
essere un indizio per capire se il bambino è stato abusato.
Un questionario che consente di indagare retrospettivamente esperienze
traumatiche infantili (abuso fisico/sessuale/psicologico, trascuratezza)
è il
Childhood Trauma Questionnaire CTQ, costituito da 70 item su una scala Likert a 5 punti.
Esperienze traumatiche verificatesi nell'infanzia possono avere effetti a
lungo termine, interferendo nella capacità di mantenere un
funzionamento adeguato nell'adulto, alterando tratti della personalità
(sfiducia verso il prossimo, inibizione, ecc...), generando deficit di
natura cognitiva o disturbi mentali.
Strumenti di valutazione
Ci sono strumenti di valutazione globale del comportamento, come la scala di valutazione globale del funzionamento GAF, che tratta disturbi dell'infanzia e dell'adolescenza.
La GAF registra il livello globale di funzionamento del bambino al
momento della valutazione, su scala da 1 a 100 e prendendo le
informazioni da 3 aree:
- relazioni sociali
- progresso negli studi
- uso del tempo libero
Risultati da 100 a 91 indicano un funzionamento superiore in una
determinata area, punteggi da 1 a 10 invece indicano un pericolo
persistente di creare lesioni a se stesso a gli altri.
Sono state poi sviluppate molte
interviste e strumenti di valutazione più specifici che indagano diverse aree.
Le
scale di valutazione indagano:
- disturbo da deficit d'attenzione/iperattività
- autismo
- suicidio
- disturbi d'ansia
- disturbo ossessivo-compulsivo
- disturbi da tic
- disturbi dell'alimentazione