domenica 22 maggio 2016

Come cancellare la cronologia di firefox

Se per navigare su internet usi il browser firefox, forse ti potrà interessare sapere come migliorare la tua privacy di navigazione cancellando la cronologia o cambiandone le impostazioni.
Sapere come cancellare la cronologia di firefox può essere una cosa utile nel caso si debba far usare il proprio pc a qualcuno, senza dovergli creare un nuovo utente :)

Per modificare le impostazioni della cronologia di firefox, vai dunque nel menù Cronologia e poi clicca su Cancella la cronologia recente.

Come cancellare la cronologia di firefox

Nella finestra che si aprirà, scegli l'intervallo di tempo da cancellare, tra le seguenti opzioni:
  • Ultima ora
  • Ultime due ore
  • Ultime quattro ore
  • Oggi

Poi clicca su Dettagli e scegli cosa cancellare, tra:
  • Cronologia navigazione e download
  • Moduli e ricerche
  • Cookie
  • Cache
  • Accessi effettuati
  • Dati non in linea dei siti web
  • Preferenze dei siti web

Se ad esempio vuoi non vuoi solo far sapere che oggi hai visitato un sito porno, basta scegliere come intervallo di tempo oggi e fleggare nei dettagli solo la voce Cronologia navigazione e download :)

Come svuotare la cronologia

Una volta settate le tue preferenze, clicca su Cancella adesso.

Con questo metodo potrai svuotare la cronologia di firefox negli intervalli indicati, o cancellarla tutta.
Ma se volessimo invece cancellare solo la cronologia dalla settimana scorsa?
Se vogliamo eliminare la cronologia di firefox più vecchia, clicchiamo sul menù Cronologia e poi su Visualizza la cronologia.
Posizioniamoci nel range di tempo che desideriamo (ultima settimana, ultimo mese, ecc...) e clicchiamo con il tasto destro del mouse e poi su Elimina.

cancellare cronologia ultimo mese firefox

Nel mio esempio avevo a disposizione solo la cronologia di oggi e non la cronologia dell'ultimo mese di firefox, dato che l'avevo appena svuotata per fare una prova :p
Così facendo comunque, avremo la possibilità di cancellare la cronologia con un range più ampio di tempo, senza doverla cancellare per forza tutta.

Se invece vuoi proprio navigare senza salvare la cronologia... leggiti questo altro mio post :)
Leggi il post

Storia della psicologia (14/14): La prospettiva biologica e neuroscientifica

La psicologia animale
Alla fine dell'800 e nei primi del 900 si diffusero gli studi sul comportamento animale, confrontato poi con quello umano, studi fatti prima in condizioni naturali tramite osservazione e successivamente in laboratorio, tramite metodologia sperimentale.
La psicologia animale nasce dall'etologia (tedesca) per poi passare nelle mani del comportamentismo (americano di origine inglese), movimento che stravolgeva l'ottica specie-specifica, generalizzando sul comportamento e l'apprendimento con i suoi metodi stimolo-risposta.
La psicologia tendeva così a generalizzare i risultati ottenuti da un comportamento specifico di una singola specie a tutti i comportamenti di tutte le specie.
Il fondatore dell'etologia fù Lorenz (1903-1989) col suo concetto di imprinting, e tra gli studi naturali fatti ci furono quelli di Loeb sul tropismo, un sistema innato tramite il quale un organismo avvia una reazione globale di movimento verso uno stimolo esterno, e quelli di Tinbergen sugli schemi d'azione fissi.
Negli anni 60-70 nasce l'etologia umana, la scienza che applica le scoperte etologiche nello studio dell'uomo.
La sociobiologia invece pone l'accento anche ai fattori genetici nella determinazione del comportamento umano, non solo a livello specie-specifica, ma anche a livello individuale.

Ricerche sulle funzioni cerebrali all'inizio del 900
Fin dai primi dell'800 le ricerche sulla localizzazione cerebrale erano divise tra 2 scuole: il localizzazionismo rigido (erede della frenologia, la quale sosteneva che le capacità cerebrali dipendevano dalle dimensioni e dalla forma del cervello), sosteneva che ogni attività psichica è prodotta dall'attività di un'area circoscritta del cervello, e dalla teoria olistica, secondo cui il cervello opera unitariamente nella produzione di processi psichici.
Le tecniche di indagine erano basate sull'ablazione, sulla stimolazione elettrica, e sulla registrazione dell'attività elettrica del cervello.
Il libro the functions of brain (1876) fù il testo di riferimento del localizzazionismo, scritto da David Ferrier.
Secondo il localizzazionismo rigido ogni disturbo psichico era spiegato con un danno cerebrale in una zona cerebrale molto ristretta, inoltre in quel periodo si iniziò a studiare il cervello degli uomini famosi morti, e ad affermare che la particolare struttura cellulare di ciascun cervello potesse essere l'origine del genio dell'individuo.
Il localizzazionismo fù criticato da numerosi fisiologi e neurologi dell'800.
Wernicke propose l'idea che le funzioni cerebrali fossero semplici, sensoriali e motorie, e che dalla loro combinazione si formassero funzioni complesse, e che una lesione non distruggeva una funzione complessa, semplicemente ne impediva il funzionamento a causa della divisione delle sue componenti semplici.
Dai dati clinici registrati sul paziente si poteva dedurre quali connessioni erano state danneggiate, e ipotizzando vari tipi di lesioni si poteva prevedere quali disturbi psichici ne sarebbero derivati.
Un opera famosa di questo periodo sull'argomento fù quella di Freud, L'interpretazione delle afasie (1891), il quale tra l'altro criticò il pensiero di Wernicke.
Alla fine dell'800 fù scritta la teoria del neurone da parte di Waldeyer, poi dimostrata da Cajal, la quale affermava che le cellule nervose (neuroni) sono unità anatomo-funzionali distinte, e non sono un'unica rete nervosa come affermava la teoria reticolare di Golgi.
Il meccanismo delle sinapsi era stato predetto molti anni prima, nel 1897, dal fisiologo inglese Charles Sherrington (1857-1952), con i suoi studi sull'eccitazione e l'inibizione, il sistema interneurale, riflessi inferiori e superiori, sulla comunicazione tra i vari organi, e sul fatto che la trasmissione nervosa tra sinapsi fosse di tipo chimico (successivi studi sui potenziali d'azione e strumenti come l'oscilloscopio avrebbero chiarito molte cose).
La scoperta dell'elettroencefalogramma, lo strumento che registra l'attività elettrica cerebrale è dovuta a Berger.

La teoria dell'attività nervosa superiore di Pavlov
Ivan Pavlov (1849-1936) aveva una impostazione empirica della ricerca, per lui prima veniva l'esperimento e poi la teoria, e la sua scuola fù molto autoritaria, dove l'unico nome a diventar sempre più famoso fù il suo.
La scuola di Secenov si occupava solo di funzioni elementari del sistema nervoso centrale, tramite stimolazione elettrica su animali, e concepì anche nuovi concetti come inibizione centrale, labilità funzionale, parabiosi e dominante.
Invece la teoria pavloviana si faceva chiamare dell'attività nervosa superiore perchè studiava i sistemi più complessi del sistema nervoso, e nel 1904 per le sue ricerche sulla fisiologia del sistema digerente, Pavlov vinse il premio nobel.
Pavlov era un fisiologo puro, un osservatore e sperimentatore esterno oggettivo che analizzava solo i fenomeni osservabili visivamente, l'attività nervosa studiata da pavlov era superiore perchè era alla base delle funzioni più complesse del cervello, quelle del comportamento.
Pavlov studiava una neuropsicologia dedotta e molare, e distinse il riflesso condizionato (quello legato all'attività superiore del cervello) e quello incondizionato, affermando che i riflessi sono innati, e che gli istinti sono una categoria di riflessi considerati reazioni globali dell'organismo.
Il suo esperimento più famoso fù quello sulla salivazione del cane associata tramite condizionamento ad un suono.
Secondo Pavlov, uno stimolo per diventare condizionato deve precedere nel tempo lo stimolo incondizionato e continuare ad agire contemporaneamente ad esso.
Anche il linguaggio secondo Pavlov si forma con le leggi dei riflessi condizionati, come anche il sonno e l'ipnosi, inoltre distingue 2 sistemi di segnalazione, il primo serve ad analizzare gli stimoli esterni per anticipare le risposte, il secondo è solo della specie umana e si fonda sulla sostituzione di segnali esterni con le parole corrispondenti.
Il concetto di condizionamento interocettivo afferma che due stimoli possono agire entrambi sugli interocettori (organi interni), oppure uno dei 2 agisce su gli esterocettori (organi esterni come occhi, orecchie ecc...) e l'altro sugli interocettori.
Secondo Pavlov ogni individuo ha un sistema nervoso mediato dall'eccitazione e l'inibizione, proprietà (che poi divennero: forza, equilibrio e mobilità) che si combinano in modo specifico in ogni individuo rendendolo unico e formando la sua personalità.
La scuola di Pavlov divenne sempre più autoritaria e chiusa, anche perchè appoggiata da Stalin, e si formò un comitato che si riuniva per controllare le ricerche ed allontanare chi si discostava dai principi di base, come successe a Bernstejn e Lurija.
Solo alla morte di Stalin la scuola russa aprì le frontiere all'occidente, togliendosi dall'isolamento poco produttivo in cui si era cacciata.
Altri autori importanti della teoria dell'attività nervosa superiore furono Anochin, Konorski e Bernstejn.
Bernstejn propone di passare dalla concezione di fisiologia delle reazioni, dove c'è il concetto di arco riflesso e l'animale è in equilibrio con l'ambiente tramite gli stimoli e le risposte, alla fisiologia dell'attività, dove l'animale non è mai in equilibrio con l'ambiente perchè questo varia in continuazione, e quindi deve sempre adattarsi, introducendo anche il concetto di anello riflesso.
Anche Anochin la pensa come Bernstejn, affermando che la situazione ambientale è comunicata al cervello tramite l'afferenza ambientale.
Negli anni 50 e 60 furono svolte numerose ricerche psicofisiche in Unione Sovietica, tra le quali quelle di Sokolov sul riflesso d'orientamento.
La fine del pavlovismo fù decretata a Mosca nel 1962.

Teorie olistiche del primo 900
Le teorie olistiche raccolgono tutte quelle teorie che sono contro il localizzazionismo, come ad esempio il principio della diaschisi del neurologo svizzero Monakow, che rappresenta un principio dinamico di base che crea un ponte tra un fenomeno nervoso, localizzato distintamente e precisamente, ed uno che non lo è.
Il concetto di vigilanza fù proposto dal neurologo inglese Head, il quale afferma che la vigilanza è necessaria per molti processi psichici, come il linguaggio, e che quindi la funzione del linguaggio può venir meno, sia se si danneggiano le aree corticali ad essa associate, sia se si danneggia l'area responsabile della vigilanza.
Secondo Head, lo schema è un modello posturale inconscio cui si riferiscono i movimenti del corpo nello spazio, concetto adottato anche dall'assistente di Head, Bartlett, per spiegare la struttura dei processi cognitivi.
Il neurologo Kurt Goldstein (1878-1965), si appoggiò alle idee di base della Gestalt per concepire la sua teoria organismica, dove le funzioni cerebrali sono organizzate in modo dinamico: una struttura domina di volta in volta dal punto di vista funzionale sulle altre strutture che però non sono silenti, ma rappresentano lo sfondo, e questo è stato dimostrato analizzando le aree attive quando si svolge una certa funzione (ad esempio quando si parla sono attive più aree, ma solo una è particolarmente accesa).
Quindi secondo Goldstein, la lesione comporta la disintegrazione di questa organizzazione, non facendo più distinguere la figura dallo sfondo, e di conseguenza non facendo più funzionare correttamente il sistema.
Un altro psicologo influenzato dalla Gestalt è lo statunitense Karl S. Lashley (1890-1958), considerato il padre fondatore della psicologia fisiologica nordamericana.
Lashley misurava il comportamento degli animali in condizioni standard, cercando di verificare la sua concezione telegrafica delle funzioni cerebrali, dove stazioni o centri specializzati comunicano tra loro attraverso cavi di collegamento (assoni e dendriti), e questi collegamenti possono essere stabiliti tramite l'apprendimento, e dove una lesione dei centri o delle vie di comunicazione distrugge il comportamento.
Lashley formulò nuovi principi sulle funzioni cerebrali: l'azione di massa, l'equipotenzialità e il funzionamento vicariante, e secondo lui, l'effetto della lesione sul comportamento non dipende tanto dalla specifica area lesa, ma dall'estensione della lesione, e siccome un comportamento può essere conservato nonostante il danneggiamento di una o più aree, le aree integre sono quindi capaci di svolgere le stesse funzioni delle aree lese, sono quindi equipotenziali e vicarianti.

La teoria dei sistemi cerebrali funzionali di Lurija
Aleksandr R. Lurija nasce a Kazan nel 1902, dove si laurea in scienze naturali nel 1921, e dove a soli 19 anni fonda la società psicoanalitica di Kazan.
Divenne anche segretario della società psicoanalitica di Mosca, e quando incontrò Vygotskij si interessò molto alla sua teoria storico-culturale, lasciando la psicoanalisi ed iniziando ad occuparsi di processi cognitivi nei bambini, prima di distaccarsi anche da Vygotskij per diversità di idee.
Nel 1936 si laureò anche in medicina a Mosca, ed iniziò a lavorare nell'istituto di neurochirurgia della stessa città, e quando ci fù la seconda guerra mondiale, diresse l'ospedale di riabilitazione neurochirurgica per i feriti di guerra, grazie al quale apprese molte cose sulle lesioni e le afasie.
Considerato uno dei massimi neuropsicologi del secolo, morì nel 1977.

Le fonti massime di ispirazione di Lurija, furono Freud, Vygotskij e Goldstein, anche se la psicoanalisi non venne mai ringraziata ufficialmente da lui, a differenza degli altri 2 contributi, nonostante avesse preso chiara ispirazione dai lavori di Freud sulle afasie e creò una sorta di psicoanalisi sperimentale.
Nei primi anni 60 formulò una concezione generale delle funzioni corticali superiori, e successivamente creò la teoria dei sistemi funzionali cerebrali, dove si afferma che le funzioni corticali superiori non devono essere ricondotte direttamente all'attività di una specifica struttura, ma sono date dall'attività integrata di diverse aree, dove ogni area ha una propria funzione semplice e dall'insieme integrato di queste funzioni semplici dipendono le funzioni complesse (sistemi funzionali) che sono alla base dei processi psichici umani.
I sistemi funzionali non sono determinati geneticamente, ma sono le loro parti semplici ad esserlo, che si combinano formando il sistema a seconda della spinta dei fattori sociali e culturali.
Non si parla quindi più di localizzazione rigida, ma di localizzazione dinamica, dove le funzioni mentali lavorano in sincronia, e dove il sistema funzionale non è fisso ed immutabile, ma si evolve con lo sviluppo (come testimonia il fatto che una lesione nelle aree corticali secondarie visive, nel bambino causa un cattivo sviluppo di altre aree, mentre nell'adulto solo dei deficit visivi).
Se i processi psichici sono un sistema funzionale così descritto, allora i sintomi devono riflettere un disturbo in questa organizzazione integrata nel suo complesso, così Lurija introdusse il concetto di sindrome, l'insieme dei disturbi prodotti da una lesione ad una particolare regione corticale che interessano sistemi funzionali diversi.
La teoria di Lurija quindi andò a stravolgere i concetti di funzione, localizzazione e sintomo.
Lurija distingueva 3 super sistemi o unità funzionali che interagiscono tra di loro: l'unità per la regolazione del tono del comportamento, del ciclo veglia-sonno, dei bisogni e delle emozioni; l'unità per la recezione, l'analisi e l'immagazzinamento dell'informazione; l'unità per la programmazione, la regolazione e il controllo dell'azione.
Lurija concluse inoltre che la corteccia prefrontale è fondamentale per lo sviluppo del comportamento integrato e volontario, e per la coscienza, inoltre Lurija credeva che il linguaggio è non solo un sistema di comunicazione interpersonale, ma anche il più potente mezzo di autoregolazione intrapsichica.
Per Lurija la psicologia doveva occuparsi anche della riabilitazione, per poter aiutare il prossimo, ma anche per capire meglio la dinamica funzionale del cervello, inoltre sosteneva che la personalità dell'individuo non doveva essere divisa nelle sue componenti normali e patologiche , ma che doveva essere valutata nell'insieme scaturito dalla loro integrazione.
Lurija ebbe molti allievi, tra cui Chomskaja e Cvetkova.

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sabato 21 maggio 2016

Come bloccare video su youtube

Facendo la precedente guida, ho scoperto che bloccando un utente su youtube non vengono bloccati anche i video che questo pubblica sul suo canale.
Se la tua intenzione è proprio quella di nascondere tutti i video su youtube che questo utente posta, perchè magari ti esce sempre nei risultati di ricerca e non ti piacciono i video che pubblica, ma allo stesso tempo non sono video segnalabili, ora ti spiegherò come bloccare dei video su youtube.

Quello che ti serve per poter bannare un canale da youtube in modo che i suoi video non escano più nei tuoi risultati di ricerca è un componente aggiuntivo chiamato Video Blocker.

Video blocker è disponibile per:

Installa il componente aggiuntivo Video Blocker sul tuo browser, poi riavvialo per rendere effettive le modifiche.

Cerca un video e quando trovi il risultato indesiderato, clicca con il tasto destro del mouse sul nome dell'utente/canale i cui video vuoi far sparire da youtube.
Nel menù che si aprirà, clicca sulla voce Block videos from this channel.

Come bloccare video su youtube

Avrai così bloccato i video di questo utente da youtube, in modo che non appariranno mai più nei risultati delle tue ricerche, yeah.

E' doveroso però anche spiegarti come sbloccare un canale bloccato su youtube con Video Blocker, dato che non è una cosa così semplice da scoprire se non sai dove cliccare (almeno io ci ho perso un po' di tempo prima di capirlo).
Da dentro youtube, clicca sull'icona di blocco in alto nella barra degli indirizzi.
Si aprirà un popup, clicca sul nome dell'utente/canale da sbloccare e poi sulla voce Unblock che apparirà.
Avrai così sbloccato l'utente incriminato, dandogli un'altra possibilità di romperti le scatole :)

Come sbloccare video su youtube

ps nella finestra in cui si possono sbloccare gli utenti, è possibile creare ulteriori filtri di blocco personalizzati.

Come bloccare un utente su youtube

Può capitare che qualcuno ti dia fastidio su youtube con commenti o messaggi privati molesti, no?
Bene, se vuoi impedirgli di commentare i tuoi video yt o di contattarti privatamente, ora ti spiegherò come bloccare un utente su youtube.

Per bloccare un utente su youtube, clicca sul nome dell'utente incriminato per finire sulla sua pagina personale di youtube.
Poi clicca su Informazioni, e poi sulla bandierina sulla destra.
Troverai una voce con scritto Blocca utente, cliccaci sopra e poi dai la conferma cliccando su Invia nella finestra che si aprirà.

Come bloccare un utente su youtube

Avrai così bloccato quella persona su youtube, in modo da renderla del tutto inoffensiva :)

Qui di seguito anche la  videoguida su come plonkare un utente yt:
https://youtu.be/3PfqPShdVhk


Bannare qualcuno su youtube non è mai bello, ma come se dice: quando ce vò ce vò (cit.)

PS Se vuoi sbloccare un utente bloccato su youtube, riesegui questa semplice procedura, solo che al posto di blocca utente, troverai la voce Sblocca utente.

PPS Se vuoi invece bloccare tutti i video youtube pubblicati da un utente leggi qui.

Come adeguarsi alla cookie law su WordPress

Sia che usi WordPress o un altro cms, ormai conoscerai sicuramente la famosa quanto discutibile cookie law (legge sui cookie).

Praticamente, se non usi il pc da 1 giorno, saprai già cosa sono i cookie e del fatto che ormai tutti i siti internet li utilizzano per poter funzionare al meglio no?
Da quando poi c'è google adsense (ed altri servizi simi), quando navighi vieni tracciato in modo che quando visiti un altro sito, questo ricordi le tue preferenze e possa quindi mostrarti una pubblicità più mirata.
Ecco, per questo motivo (e forse anche per altri che ignoro), che tra l'altro trovo una funzionalità innovativa e molto utile (sempre meglio che ricevere della pubblicità che sicuramente non ti interessa), ora tutti i siti devono adeguarsi e mettere l'avviso che ti obbliga a cliccare OK per confermare che hai preso visione che il sito che stai visitando utilizza i cookie e per quale motivo li usa (cookie di profilazione, cookie di terze parti, ecc...).
Tutto molto bello, se non fosse che così facendo su ogni nuovo sito che visiti devi dare l'ok, obbligandoti così a perdere nel complesso più tempo quando navighi.

Tralasciando dunque il fatto di quanto sia stupido concepire la cosa in questo modo (sarebbe stato più furbo consentire di impostare i consensi sul proprio pc e fare in modo che siano i siti ad adeguarsi di conseguenza, leggendo qualche info passata dal browser), vediamo come adeguarsi alla cookie law su WordPress.

Per fortuna, se usi WordPress ci sono un sacco di plugin che consentono di rendere il tuo sito conforme alla legge sui cookie.
Scarichiamo ed installiamo il plugin EU Cookie Law da questo indirizzo (o cerchiamolo in Plugin, Aggiungi nuovo):
https://it.wordpress.org/plugins/eu-cookie-law/

Come adeguarsi alla cookie law su WordPress

Dopo aver attivato il plugin, andiamo su Impostazioni e poi su EU Cookie Law.
Clicchiamo su Attiva e se necessario modifichiamo il campo Popup Box Content, inserendo il testo che indica che Questo sito usa i cookie e bla bla bla...

EU Cookie Law

Ci sarebbero poi altre opzioni su questo plugin wordpress, ma visto che di tempo ne abbiamo già perso abbastanza per compiere questo adempimento, clicchiamo su Salva le modifiche.

Adesso, aprendo il nostro sito, apparirà il messaggio con l'informativa sui cookie, e tutti i nostri visitatori saranno costretti a cliccare che accennano, per farlo sparire... tutto molto bello ed utile ;)

informativa sui cookie wordpress

Se vogliamo provare a disturbare un po' meno i nostri visitatori, potremmo comunque lavorare sulla grafica e la posizione di questo messaggio dei cookie, andando dentro le impostazioni del plugin wordpress EU Cookie Law e nella voce Aspetto, cambiare i campi: position, background color e font color.

Storia della psicologia (13/14): La prospettiva storico-culturale

Lev Semenovic Vygotskij
Lev Semenovic Vygotskij è nato nel 1896 a Orsa in Russia, si laureò in giurisprudenza a Mosca, tra i suoi più stretti collaboratori in campo psicologico ci furono Leont'ev e Lurija, criticò la teoria egocentrica di Piaget e si occupò dei difetti infantili, morì di tubercolosi nel 1934, anno in cui fù pubblicato il suo capolavoro pensiero e linguaggio.

La teoria di Vygotskij non fù molto apprezzata nei suoi anni (30), ma venne riscoperta negli anni 60 e poi negli anni 80.
La sua teoria è nata grazie ai contributi della linguistica, dell'estetica, della psicologia, della pedagia, della psicopatologia e della neuroscienza.
Il manifesto della scuola storico-culturale fù nel saggio la coscienza come problema della psicologia del comportamento, esposto nella prima conferenza tenuta da Vygotskij nell'istituto di psicologia di Mosca.
La teoria storico-culturale nacque dalla critica allo studio dei soli riflessi che trascurarava lo studio dei processi psichici superiori, caratteristici degli uomini (quelli che li differenziano dagli animali), e Vygotskij propose di studiare la coscienza tramite l'analisi delle risposte verbali dei soggetti (interviste).

Secondo Vygotskij, la coscienza umana ha in più di quella animale: l'esperienza storica, l'esperienza sociale e l'esperienza duplicata (apprendimento attivo del lavoro).
Vygotskij nelle sue ricerche confrontò la psicologia umana con quella animale, la psicologia dell'adulto con quella del bambino, la psicologia dei sani dai malati, la psicologia degli uomini primitivi con quella dei civilizzati, e fù influenzato da Darwin, Buhler, Kofkka e Kohler, ipotizzando che il salto evolutivo avvenuto tra uomo e animale fosse dovuto allo sviluppo dei processi psichici superiori dipendenti dal contesto storico-sociale in cui cresce il bambino.
Vygotskij ammette l'esistenza degli elementi psichici basilari di tipo stimolo-risposta, ma puntualizza che in quelli di tipo superiore in mezzo c'è il priem, lo stimolo-mezzo (che secondo lui questi stimoli guidano quasi sempre il comportamento umano e sono sia di tipo esterno che interno), inoltre sostiene che l'uomo crea nella sua infanzia uno stimolo che usa per instaurare un nuovo rapporto stimolo-risposta e consentire lo svolgimento del comportamento in una direzione diversa.
Il linguaggio verbale stesso è uno stimolo-mezzo se lo si interpreta come una forma di comunicazione, e la differenza tra l'uomo e l'animale, è che il primo è evoluto grazie al fatto che è un essere sociale.
La legge genetica generale culturale afferma che le funzioni psichiche sviluppate nelle relazioni sociali diventano poi interne all'individuo.

Vygotskij si interessò ai problemi della scuola, alla pedagogia, fino a quando nel 1936 il comitato centrale del partito comunista approvò la risoluzione con la quale si condannava la pedagogia di fare uso indiscriminato di test di selezione di alunni e di non tener conto del principio della lotta di classe, così le opere di Vygotskij furono bandite per oltre 20 anni.

Vygotskij sostiene una visione dell'analisi basata sulla scomposizione di un insieme unitario di base in unità componenti (elementi che conservano le proprietà dell'insieme), inoltre, la parola ha un aspetto esterno, il suono, ed uno interno, il significato, e il linguaggio ha una funzione sociale esterna ed una di funzione mentale di pensiero interna.
Il pensiero non nasce da un altro pensiero, ma dalla coscienza, e il senso delle parole usate è conosciuto solo dal parlante, mentre il significato è quello dato dal vocabolario.

Tra il 1924 e il 1936, le principali teorie della psicologia sovietica furono: la reattologia di Kornilov, la teoria di Blonskij, la riflessologia di Bechterev, la teoria storico-culturale di Vygotskij e diverse teorie pedagogiche, inoltre tutti i famosi astronauti sovietici dovevano studiare psicologia per poter affrontare i problemi psicologici che potevano incontrare nello spazio.
Negli anni 80 invece, la psicologia sovietica si è concentrata prevalentemente sulla teoria dell'attività.

Ci fù un importante ricerca condotta da Lurija per verificare se in individui appartenenti ad una cultura primitiva, i processi cognitivi funzionassero diversamente dagli individui occidentali istruiti.
I risultati di questa ricerca dimostrarono la teoria storico-culturale, ma furono criticati perchè affermavano l'inferiorità cognitiva di certe popolazioni.

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venerdì 20 maggio 2016

Come inserire uno ShortCode in una pagina WordPress

Dopo aver scoperto cosa sono gli shortcodes, vediamo come inserirne uno in una pagina o in un articolo di wordpress.

Per fare una prova, creiamo una funzione che stampi a video la frase "Mantracite nau!".
Andiamo dunque nel file functions.php contenuto dentro la cartella del nostro tema wordpress.
Il percorso sarà una cosa del genere: miosito\wp-content\themes\miotema\functions.php.

Inseriamo la nostra funzione in fondo al file functions.php, che in questo esempio sarà:
function mantracite_nau()
{
    return 'Mantracite nau!';
}


La funzione php appena creata, semplicemente stampa a video una scritta.
Ora, aggiungiamo questa ulteriore riga di codice:
add_shortcode('mantracite', 'mantracite_nau');

Con questa semplice riga abbiamo definito a livello globale su wordpress, che quando chiamiamo lo shortcode mantracite, lui lancia la funzione mantracite_nau, la quale stampa a video la nostra frase.
Salviamo e chiudiamo pure il file functions.php.

Ora, andiamo ad inserire lo shortcode dentro una pagina wordpress.
Apriamo una pagina o un articolo ed incolliamo questa stringa:
[mantracite]

Come inserire uno ShortCode in una pagina WordPress

Salviamo e pubblichiamo la pagina.
Il risultato sarà una cosa del genere:

pagina con shortcode wordpress

Abbiamo così creato ed usato il nostro primo shortcode wordpress, yeah!
Ora ci basterà includere lo shortcode wordpress in tutte le pagine e gli articoli in cui vogliamo che appaia.

Inoltre volendo, potremmo anche creare degli shortcodes con delle funzioni alla quali è possibile passare dei parametri, in modo da poter usare shortcode che mostrano risultati diversi a seconda delle variabili passate.
Ad esempio, creando la seguente funzione e poi registrandola con questo codice:
function mantracite_nau2($variabili_passate)
{
    extract(shortcode_atts(array('var1' => '','var2' => ''), $variabili_passate));
    return 'Mantracite nau '.$var1.' '.$var2;
}

add_shortcode('mantracite2', 'mantracite_nau2');
La sintassi da usare poi nello shortcode per fare in modo che passi le variabili alla nostra funzione php è la seguente:
[mantracite2 var1="ciao" var2="hola"]

Il risultato (nosense) a video scopritelo voi :)

Che cos'è uno shortcode

Sia che siate dei wordpressisti professionisti o dei principianti, o anche dei semplici navigatori della rete, probabilmente avrete sentito almeno una volta questo termine: shortcode.
Ma che cos'è uno shortcode? Che cosa significa shortcode? Come si usano gli shortcodes su wordpress?
Oggi proverò a rispondere a tutte queste interessantissime domante :)

Che cos'è uno shortcode

Che cosa significa shortcode?
Shortcode, deriva dall'unione di due parole inglesi, short e code.
Short sta per corto e code sta per codice.
Letterarmente vuol dire quindi: codice corto.

Che cos'è uno shortcode?
Come detto sopra quindi, uno shortcode è un codice corto che inserito in una pagina wordpress consente di eseguire una funzione o del codice (presumibilmente php) ben più lungo dello shortcode stesso, del codice scritto da qualche altra parte del sito.

Come si usano gli shortcodes su wordpress?
Per usare uno shortcode in wordpress basta copiare ed incollare lo shortcode in una pagina o in un articolo wordpress.
Lo shortcode avrà una sintassi del tipo [shortcode], dove all'interno delle parentesi quadre ci sarà il nome dello shortcode (precedentemente definito a livello di codice) che si vuole richiamare sul proprio sito.
Quindi lato utilizzatore, usare uno shortcode è molto semplice, basta aprire il proprio post e metterci dentro la sigletta dello shortcode tra le quadre e poi salvare la pagina per vedere subito il risultato finale.
Ad esempio, se nel file functions.php del proprio tema wordpress si era creato uno shortcode che stampa a video la parola "ciao", basterà richiamarlo con una sintassi del genere:
[shortcode-che-ti-saluta]
Ed aprendo poi la pagina in questione, chi naviga leggerà (ad esempio): ciao :)

Gli shortcode possono anche accettare parametri, quindi possono eseguire anche azioni molto complesse in una semplice pagina wordpress.

Se vuoi scoprire come inserire uno shortcode su wordpress leggi qui.

Brooklyn's Finest

Brooklyn's Finest è un film poliziesco del 2009 diretto da Antoine Fuqua, con Richard Gere, Don Cheadle, Ethan Hawke, Wesley Snipes, Vincent D'Onofrio, Brian F. O'Byrne, Will Patton, Michael Kenneth Williams, Lili Taylor.

Brooklyn's Finest locandina
Trama
La storia delle vite di tre agenti del distretto 65 di Brooklyn.
C'è il vecchio agente Eddie che non vede l'ora di andare in pensione.
Tango, un poliziotto infiltrato da più di 2 anni che ormai inizia a sentirsi quasi come uno dei criminali.
Il giovane Sal, deciso ad arrotondare lo stipendio commettendo un'azione illegale.

Recensione
Interessante film poliziesco questo Brooklyn's Finest.
Nulla di eccezionale, intendiamoci, ma diciamo che il film si lascia guardare ed è un buon intrattenimento per una serata davanti al televisore.
Ci sono certamente molte pellicole migliori di questa, ma se vi piace il genere, tutto sommato il film potrete trovarlo gradevole da vedere.
Io in tutta onestà non so se comprerei ancora il bluray di Brooklyn's Finest, anche se in offerta :p

Link alla scheda del film su wikipedia

giovedì 19 maggio 2016

Come monitorare il tuo sito con Google Analytics

Vuoi sapere quante visite riceve il tuo sito internet ogni giorno?
Se hai vissuto sulla luna fino ad ora, oggi ti spiegherò come monitorare il tuo sito con google analytics.

Google analytics è uno strumento gratuito di google che ti consente di tenere sotto controllo gli accessi al tuo sito web.
Grazie ad analytics infatti, puoi vedere quanti visitatori finiscono sul tuo sito e da dove arrivano, che browser usano, di che città sono, e tante altre interessantissime cose.

Che cosa ti serve:

Dopo aver creato il tuo account google, accedi cliccando sul tasto Accedi da questo indirizzo:
https://www.google.com/analytics/

accedi a google analytics

Nella nuova schermata che si aprirà, nel box Inizia a utilizzare Google Analytics, clicca su Registrazione.

Ora effettua la configurazione dell'account google analytics, inserendo:
  • nome account (per uso tuo interno)
  • nome del sito web (campo descrittivo)
  • url del sito web da monitorare
  • categoria del settore (categoria alla quale appartiene il sito da monitorare)
  • fuso orario dei rapporti (scegli quello del tuo paese, o saranno tutti sballati)
  • Impostazioni di condivisione dati (flegga quello che preferisci)

Una volta compilati tutti i dati necessari, clicca su Ottieni l'ID di monitoraggio e accetta i termini del servizio cliccando su Accetto.

aggiungi proprietà analytics

Finirai così in una pagina riepilogativa dove ci sarà indicato il tuo ID di monitoraggio (un codice tipo: UA-CODICENUMERILETTERE-NUMERO) ed il codice html/javascript da inserire in tutte le pagine del tuo sito:

<script>
  (function(i,s,o,g,r,a,m){i['GoogleAnalyticsObject']=r;i[r]=i[r]||function(){
  (i[r].q=i[r].q||[]).push(arguments)},i[r].l=1*new Date();a=s.createElement(o),
  m=s.getElementsByTagName(o)[0];a.async=1;a.src=g;m.parentNode.insertBefore(a,m)
  })(window,document,'script','https://www.google-analytics.com/analytics.js','ga');
  ga('create', 'UA-CODICENUMERILETTERE-NUMERO', 'auto');
  ga('send', 'pageview');
</script>


O anche il codice php da includere in tutte le pagine, se il tuo sito è fatto in php:
<?php include_once("analyticstracking.php") ?>

Ora, a seconda di come è fatto il tuo sito, potrà bastare includere in tutte le pagine il codice php, il codice javascript, oppure inserire semplicemente l'id di monitoraggio dentro una pagina di configurazione del tuo sito (per i siti wordpress e blogger, ad esempio).

Una volta fatto ciò, dopo poche ore, tutte le visite del tuo sito verranno tracciate.

Puoi recuperare il tuo id di monitoraggio o il codice html da includere sul tuo sito in qualsiasi momento, aprendo analytics ed andando su Amministrazione, Account (scegli il nome del tuo account), Proprietà (scegli il nome della proprietà del tuo sito), Impostazioni proprietà per ottenere il tuo id monitoraggio, oppure su Informazioni sul monitoraggio e Codice di monitoraggio per ottenere il codice (e anche l'id ovviamente).

id monitoraggio google analytics

E' tutto :)
Ora entrando dentro la home page di google analytics o su Rapporti, potrai vedere tutto il dettaglio delle statistiche d'accesso al tuo sito... o ai tuoi siti (puoi metterne fino a 100!).

statistiche google analytics

Google analytics è uno strumento molto potente, facile da usare ma anche molto complesso.
Non è ovviamente argomento di questa guida spiegarvelo nei minimi dettagli, ma vi basterà smanettarci un po' dentro per capirne il funzionamento base.
Buon divertimento :)