Matteo Messina Denaro è stato uno dei più noti boss della mafia siciliana, noto anche come "Diabolik" per la sua abilità nel sfuggire alla giustizia per decenni.
La sua carriera criminale iniziò negli anni '80, quando era ancora un giovane uomo. A quel tempo, era un membro attivo del clan mafioso dei Corleonesi, guidato da Totò Riina. Con loro, Messina Denaro partecipò a numerose attività illegali, tra cui estorsioni, traffico di droga e omicidi.
Nel 1993, dopo l'arresto di Totò Riina, Messina Denaro salì rapidamente di grado all'interno del clan e divenne uno dei capi del mandamento di Castelvetrano. Sotto la sua guida, il clan divenne uno dei più potenti e influenti della Sicilia occidentale.
Durante gli anni '90 e 2000, Messina Denaro fu coinvolto in numerosi omicidi, tra cui quello del giudice Giovanni Falcone e di sua moglie. Nel corso degli anni, la polizia ha cercato di catturarlo, ma è sempre riuscito a sfuggire alla cattura.
Nel 2006, la polizia arrestò alcuni dei suoi più stretti collaboratori, tra cui il suo fratello e il suo braccio destro. Tuttavia, Messina Denaro è riuscito a evitare l'arresto e si è dato alla fuga.
Per molti anni, la polizia ha cercato invano di catturarlo. Nel 2016, la polizia ha arrestato uno dei suoi uomini di fiducia, Filippo Guttadauro, il quale ha rivelato alcune informazioni sulla sua posizione.
Infine, il 16 novembre 2016, la polizia è riuscita ad arrestare Matteo Messina Denaro in una fattoria nel sud della Sicilia, dove si nascondeva da decenni. La cattura di Messina Denaro è stata considerata una grande vittoria per la lotta contro la mafia siciliana.
Al momento dell'arresto, Messina Denaro era considerato uno dei boss della mafia più ricercati al mondo. La sua cattura ha rappresentato un duro colpo per la criminalità organizzata in Sicilia e ha dimostrato che la giustizia può vincere contro la mafia, anche dopo decenni di fuga.
In conclusione Matteo Messina Denaro è stato uno dei boss più influenti e pericolosi della mafia siciliana, noto per la sua abilità nell'evitare la giustizia.
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