Sul piano empirico, l'attenzione dei ricercatori si è inizialmente
centrata sui processi di attaccamento che caratterizzano le relazioni
del bambino con le figure di accudimento e solo di recente si è estesa
alle relazioni intime dell'età successiva.
Uno dei primi contributi realizzati nella nuova prospettiva di ricerca si deve alla Main con la sua AAI.
Hazan e Shaver (1987) hanno invece
adottato il modello bowlbiniano per l'interpretazione del rapporto di
coppia, considerando il legame d'attaccamento come una componente
fondamentale e costitutiva del rapporto amoroso, integrata ad altre
componenti complementari come quella sessuale e quella di cura.
Questi studiosi, per analizzare le caratteristiche del legame di coppia
hanno elaborato uno strumento self-report, adottando per la
classificazione dei soggetti la Strange Situation e proponendo gli
stessi 3 stili o modelli di attaccamento identificati dalla Ainsworth:
insicuro evitante, insicuro ansioso/ambivalente, sicuro.
In questa versione adulta il modello evitante è caratterizzato da timore dell'intimità e incapacità di dipendere dagli altri, quello sicuro dalla capacità di vivere esperienze intime e di ricevere e chiedere aiuto, quello ansioso/ambivalente
si distingue per la preoccupazione circa l'affidabilità della figura di
attaccamento e la sua disponibilità a soddisfare richieste affettive.
Questo modello di attaccamento si è rilevato utile per comprendere
tematiche come la scelta del partner, le origini dei diversi tipi di
amore, il cambiamento degli stili amorosi nel corso della vita, e spiega
inoltre la difficoltà nel formare e mantenere legami nelle relazioni o
la tendenza ad evitarle completamente.
In generale, i modelli relazionali messi a punto nella famiglia d'origine tendono ad essere estesi alle relazioni adulte.
Working models
I modelli operativi interni sono costituiti da più rappresentazioni organizzate attorno alle aspettative di risposta dalle figure di accudimento, rappresentazioni che permettono di prevedere il comportamento dell'altro e che ne guidano le risposte soprattutto in situazioni di ansia o di bisogno, e sono quindi all'origine degli atteggiamenti nei confronti degli altri e delle modalità di conduzione delle interazioni sociali, specificatamente, nelle relazioni amorose.
I bambini possono sviluppare separati ed indipendenti modelli di attaccamento, e nel corso dell'infanzia i modelli si solidificano e si gerarchizzano fino a diventare caratteristiche della personalità del soggetto, così questi si trova in età adulta a disporre di una gamma di modelli operativi, gerarchicamente organizzati e riferiti a differenti aspetti della realtà.
Il problema sorge quando questi modelli sono incompatibili l'uno rispetto all'altro ed in tal caso può sorgere la patologia.
Secondo la Main, i modelli operativi di soggetti sicuri sono caratterizzati dall'integrazione coerente di informazioni, mentre l'incoerenza e la mancanza di integrazione, o più precisamente una diversità di modelli riferiti allo stesso aspetto della realtà, implicitamente contraddittori e incastrati l'un l'altro, sono propri di quelli insicuri.
E' cmq possibile che l'individuo esibisca nel tempo o in circostanze differenti, modelli d'attaccamento differenti, così come è possibile che esibisca modelli di attaccamento diversi in relazione ad uno stesso evento.
Stabilità e cambiamento
La continuità dei modelli può essere rivista durante nuove relazioni amorose, esperienze intrapsichiche come la psicoterapia, come l'assunzione del ruolo del genitore, o il conformarsi col partner, costituiscono l'occasione per sviluppare modelli specifici dell'altro e della relazione cui adattare i propri modelli comportamentali stabili.
Ciò non toglie che in caso di particolare stress non si ricorra ai vecchi modelli di riferimento.
Inoltre si può ipotizzare che l'assunzione di un determinato modello di attaccamento nella relazione con il partner possa avere effetti di ricaduta su quello con la famiglia d'origine.
Ciclo evolutivo del legame d'attaccamento
I genitori vengono sostituiti come figure d'attaccamento attraverso un percorso d'esplorazione di nuovi legami, grazie al fatto che si possono correre rischi perchè c'è una base sicura su cui poter far conto, e col passare del tempo la base sicura passa al gruppo di pari e al partner.
Col partner, il soggetto, oltre che fruitore di cure si fa a sua volta figura di supporto e accudimento per la figura di attaccamento, passando da un rapporto asimmetrico (con i genitori) ad un rapporto simmetrico.
Questa reciprocità favorisce l'ulteriore passaggio ad un rapporto asimmetrico con i propri figli ed i genitori anziani.
Per poter far tutto questo cmq, occorre il potersi separare dai legami genitoriali iniziali, ma non sempre ciò è possibile, specie in presenza di legami insicuri infantili, ed i riflessi di tale legame si riscontrano sia nella scelta del partner, sia nella relazione stessa con esso.
La scelta del partner
I soggetti sicuri tendono ad unirsi ad altri soggetti sicuri, mentre gli accoppiamenti evitante con evitante ed ambivalente con ambivalente sono poco frequenti o di breve durata.
Sembra che in una relazione stabile venga scelto un tipo di partner che consenta di confermare la percezione di sé e degli altri, e che giustifica la ripetizione dei propri modelli relazionali.
L'evitante sembra scegliere l'ambivalente che aspira ad un livello d'intimità non realistico per validare la propria percezione negativa degli altri e giustificare la propria necessità di mantenere una distanza psicologica, e in contemporanea la distanza messa con l'evitante servirebbe all'ambivalente ad alimentare l'insicurezza e la dipendenza, confermando così le proprie aspettative e timori.
Caratteristiche del legame di coppia: supporto, vicinanza, conflitto
Kunce e Shaver hanno messo a punto una scala per la misurazione del comportamento di cura, descritto in relazione a diversi modelli d'attaccamento, la modalità di fornire supporto e di riceverne.
I soggetti sicuri sono in grado di dare e ricevere cure, gli evitanti si considerano autosufficienti e non chiedono aiuto (fuggono alla richiesta d'intimità), gli ambivalenti avanzano molte richieste, ma sono meno propensi a fornire cure.
Il grado di sicurezza o di ansia in una relazione risulta una funzione combinata dello stile d'attaccamento e di fattori specificatamente legati al partner e alle circostanze della stessa relazione.
Nei soggetti non sicuri, è stato rilevato che l'allontanamento del partner genera risposte psicofisiologiche elevate che non scompaiono in seguito al ricongiungimento con il partner, inoltre, nelle situazioni conflittuali i soggetti non sicuri tendono a rispondere in modo non costruttivo, arrivando con la loro reazione anche a minare la stabilità della relazione.
Inoltre, i fattori di insoddisfazione e quindi di conflitto, sono diversi tra uomo e donna, dove l'atteggiamento ansioso della donna è un elemento di conflitto per l'uomo, mentre la scarsa disponibilità di questo ad un rapporto intimo è causa di conflitto per la donna.
Scelta ed assunzione del ruolo genitoriale
I modelli operativi e gli stili di attaccamento influenzano anche la decisione di assumere o no il ruolo genitoriale.
Si pensa che la qualità del legame in corso con la famiglia d'origine incida sulla qualità del legame con il partner e che entrambi incidano sulle motivazioni e sui tempi di assumere il ruolo parentale, condizionando la qualità della successiva relazione del bambino al genitore, ma anche sulla decisione di non avere figli.
Il passaggio ad un diverso livello generazionale comporta una rinegoziazione dei rapporti con le famiglie di origine che non sempre risulta possibile, specie quando i legami non risolti con le famiglie sono difficilmente modificabili.
La scelta di avere figli potrebbe risultare una dichiarazione di incapacità genitoriale per richiamare su di sé l'attenzione dei familiari o del partner ed ottenere attraverso il bambino nuove cure.
Separazione
La durata della relazione sembra condizionata dal tipo di legame che unisce un partner all'altro, anche se la stabilità non necessariamente è un privilegio dei legami sicuri (sia le relazioni tra i sicuri che gli insicuri possono durare nel tempo).
L'accoppiamento ansiosa con l'uomo evitante è duraturo come i sicuri, mentre l'ansioso con la donna evitante è meno stabile.
L'uomo evitante è il soggetto che di solito soffre meno per la separazione (non la donna).
Criteri di classificazione
Esistono 3 modalità di classificazione:
- Gruppi di soggetti vengono assegnati a tipi o categorie discrete sulla base di differenze qualitative, tipo diverse strategie di regolazione emotiva.
La variabilità significativa è fra i gruppi e non all'interno del gruppo.
In quest'area si colloca la AAI e lo strumento ideato da Hazan e Shaver per l'analisi del legame di coppia.
Queste classificazioni rendono evidenti le differenze individuali ma danno per presupposto che i 3 stili d'attaccamento siano mutualmente escludentesi. - Classificazione per dimensioni: i soggetti si situano
lungo una o più dimensioni continue ed indipendenti l'una dall'altra,
dove solo una differenza quantitativa diversifica gli individui.
Collins e Read hanno individuato 3 dimensioni sottostanti agli stili: close, depend, anxiety, dimensioni che non corrispondono agli stili ma consentono di discriminarli e di evidenziarne le possibili combinazioni.
I vantaggi riguardano l'accuratezza della misura delle differenze individuali, la facilità di confronto tra misure diverse, ma c'è il problema della scelta delle dimensioni che meglio descrivono il costrutto. - Classificazione per prototipo: operata dalla Bartholomew,
il prototipo è un sistema di classificazione che esplicitamente
riconosce e prevede una variabilità interna alla categoria, così i
membri del gruppo differiscono in relazione al grado di corrispondenza
al modello.
Lo stile di attaccamento di un soggetto viene valutato considerando il suo profilo, non in relazione alle diverse dimensioni, ma in relazione ai diversi prototipi previsti.
Bartholomew ha individuato 4 modelli prototipici di attaccamento: sicuro, preoccupato, evitante timoroso, evitante distaccato/svalutante, e a tali modelli gli individui possono avvicinarsi per diversi gradi d'approssimazione.
Questi 4 modelli sono concepiti in modo che un individuo corrisponda ad essi in gradi diversi ed il profilo individuale emerge dalla considerazione dell'insieme dei 4 modelli.
Secondo questo approccio, 2 individui che adottano la stessa strategia primaria possono di fatto avere esperienze relazionali diverse se hanno strategie secondarie o terziarie diverse.
Piaciuto l'articolo? Lascia un commento!
EmoticonEmoticon