sabato 24 giugno 2017

Psicologia della personalità (10/10): Approccio social-cognitivo

Secondo l'interazionismo, la personalità è la risultante delle interazioni continue e reciproche tra l'organismo e l'ambiente.
Le espressioni della personalità sono sempre socialmente situate, cioè funzionali ad una vita di relazione con altri.
La personalità è una proprietà distintiva della specie umana, la capacità di agire trasformativamente sull'ambiente in accordo a scopi e standard personali.
Questi 3 punti sono condivisi da tutti gli autori delle teorie social-cognitive.

Secondo Mischel, la personalità è un sistema cognitivo-affettivo nel quale assumono particolare rilievo molteplici unità cognitivo-affettive in relazione tra loro, che ne mediano il rapporto con l'ambiente, come:

  • Categorie e costrutti
  • Affetti
  • Scopi, Valori
  • Competenze e Strategie di autoregolazione 


La teoria social-cognitiva di Albert Bandura


La persona è sia una costruzione che un sistema attivo che risulta dall'intreccio di:
  • Fattori biologici: stabiliscono le potenzialità e i vincoli dello sviluppo e del funzionamento
  • Proprietà psicologiche: permettono di svolgere un ruolo attivo nell'indirizzare il corso della propria vita
Il rappresenta all'interno della personalità il sistema psichico che: risulta dall'integrazione delle diverse funzioni cognitive e affettive, supervisiona i processi di autoregolazione, rende conto dell'identità e della continuità dell'esperienza personale.

Si ha un Reciproco Determinismo Triadico:
Ambiente <-> Sistema del Sé <-> Comportamento <-> Ambiente

Si parla inoltre di agenticità umana intesa come la capacità di far accadere gli eventi a seguito delle proprie azioni e come capacità di esercitare controllo sulla natura e sulla qualità della propria vita.
Le proprietà dell'agenticità umana sono:
  • Simbolizzazione: capacità di rappresentare simbolicamente la conoscenza
  • Apprendimento vicario: capacità di acquisire conoscenze, abilità e tendenze tramite l'osservazione e il modellamento
  • Previsione: capacità di anticipare gli eventi futuri e le loro probabili conseguenze
  • Autoriflessione: capacità di riflettere in modo cosciente su se stessi
  • Autoregolazione: capacità di stabilire obiettivi e valutare le proprie azioni in base a standard interni di prestazione
L'autoefficacia percettiva di Bandura afferma l’importanza di sapere di saper fare.
Le convinzioni d'efficacia riflettono l’effettiva capacità dell’individuo di autoregolarsi e operare con successo in particolari ambiti di attività.
Queste convinzioni di autoefficacia influenzano:
  • Processi cognitivi
  • Processi affettivi
  • Processi di selezione
  • Processi motivazionali
Le convinzioni di efficacia personale influenzano la motivazione determinando:
  • gli obiettivi perseguiti
  • gli sforzi profusi
  • la perseveranza di fronte alle difficoltà
  • le reazioni ai fallimenti
Le persone con alta autoefficacia percepita:
  • tendono a scegliere attività e compiti impegnativi come occasioni di crescita personale
  • hanno livelli di aspirazione ambiziosi e realistici
  • si impegnano a fondo e perseguono gli obiettivi con determinazione
  • reagiscono positivamente ai fallimenti
  • di fronte alle difficoltà impreviste non si fanno sopraffare dall’ansia
  • nelle avversità non cedono allo sconforto
Le persone con bassa autoefficacia percepita:
  • Tendono a rifuggire da compiti impegnativi
  • Hanno bassi livelli di aspirazione
  • Mostrano scarso impegno nelle difficoltà e tendono alla rinuncia precocemente
  • Sono vulnerabili alle frustrazioni e allo stress
L'autoefficacia si sviluppa per: persuasione, imitazione, pratica diretta, regolazione delle emozioni e delle reazioni corporee.

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