Le tecniche proiettive tematiche (strumenti proiettivi basati sul racconto di storie) nascono intorno agli anni 40.
Il primo strumento tematico è il Thematic Apperception Test (TAT) di Murray del 1943, mentre l'Object Relations Technique (ORT) di Phillipson esce nel 1955.
Aspetti comuni delle tecniche proiettive tematiche
Il compito proposto al soggetto di rispondere a stimoli ambigui (poco strutturati) fornisce informazioni relative ai suoi stati interni, i suoi bisogni e alla sua personalità.
Secondo l'ipotesi proiettiva di Frank, gli stimoli presenti nell'ambiente vengono percepiti ed organizzati dall'individuo (sulla base dei propri bisogni, stati d'animo e strutture cognitive) attraverso meccanismi in larga parte inconsci.
Le diverse caratteristiche che accomunano le tecniche proiettive tematiche sono:
- la composizione degli strumenti, costituiti da set di stimoli vaghi o ambigui
- la consegna data al soggetto tramite richiesta aperta
- l'assunto che a una maggior indeterminatezza dello stimolo corrisponda una maggiore profondità di proiezione da parte del soggetto
Le tavole TAT
Sono 31 tavole che raffigurano umani da soli o in situazioni sociali, che differiscono per età e sesso.
11 tavole possono essere somministrate a tutti, mentre le altre 20 vanno selezionate a seconda dell'età e del sesso del soggetto a cui vengono proposte.
Le tavole TAT possono essere suddivise in 3 serie: serie maschile, serie femminile, tavole comuni.
Non sono ancora stati individuati criteri specifici per la scelta delle tavole ed ogni autore sceglie in base a criteri indicativi.
Le tavole ORT
Concepito come uno sviluppo del TAT, nasce per valutare le relazioni oggettuali e la capacità di stabilire e di mantenere relazioni interpersonali.
E' composto da 13 tavole diviso in 3 serie (A, B, C) riferite a diversi gradi di contenuto di realtà e di contesto emotivo, attraverso una diversa modulazione sia del colore che della vaghezza delle silhouettes.
Ciascuna serie presenta i 4 fondamentali tipi di relazioni oggettuali: una sola persona, di coppia, tre persone e di gruppo.
Nella serie A le figure umane sono rappresentate come vaghe in controluce, nella serie B sono rappresentate con un chiaroscuro più netto, nella serie C è incluso il colore e la disposizione ambientale è più ricca di dettagli.
La consegna
I test tematici sono particolarmente adatti a rilevare i contenuti psichici della personalità del soggetto, ovvero i temi.
Per raccontare una storia il soggetto deve attivare il pensiero narrativo, che consiste nella produzione e nella comprensione di storie.
Il pensiero narrativo viene definito pensiero clinico perchè consente di dare un'interpretazione dei fatti umani e riguarda intenzioni, desideri, aspirazioni dei personaggi e quindi la comprensione della motivazione umana.
Queste narrative dirigono il comportamento conscio ed inconscio e sono alla base della personalità, e l'intento di questo test è quello di guardare al modo in cui le esperienze della persona (comprese quelle affettive) sono usate per costruire i racconti.
Indeterminatezza dello stimolo e proiezione
I metodi proiettivi si propongono un'analisi dinamica, che tenga conto del ruolo di tutte le funzioni e dei processi psicologici, che operano nel contesto della personalità totale, e che non si limiti all'esame di frammenti isolati di essa.
Si è creato un legame tra metodi proiettivi e teoria psicoanalitica, costituito dall'ipotesi proiettiva di Frank, che rappresenta il primo modello interpretativo.
Cmq, oltre alla psicodinamica, qualsiasi teoria relativa al modo in cui l'individuo organizza ed attribuisce significati all'esperienza può essere usata per leggere un TAT o un ORT.
Inoltre, i vari sistemi di scoring si differenziano rispetto al numero ed al tipo di dimensioni di personalità che si propongono di considerare.
Sistemi di scoring
L'evoluzione in relazione al cambiamento del modello della mente.
Scoring per il TAT
Esistono diversi sistemi di scoring per il TAT, tutti psicodinamicamente orientati e basati su diversi approcci:
- L'approccio degli psicologi dell'Io: la scuola americana si è focalizzata sulla struttura e sui contenuti tramite tecniche finalizzate a valutare le spinte pulsionali, il contenuto ideativo essenziale e le difese, mentre la scuola francese afferma che ogni tavola ha un contenuto latente che elicita una storia da parte del soggetto con un contenuto manifesto.
- Il sistema di Bellak: rileva la prospettiva sia dell'approccio interpersonale sia del Sé, guarda alla personalità in senso globale e integra approcci teorici differenti.
- L'approccio degli psicologi del Sé: comprende una lista di indicatori salienti delle caratteristiche del livello di funzionamento pre-edipico ed edipico che possono emergere dalle storie del TAT.
- L'approccio di Westen: valuta le relazioni oggettuali,
cioè la sua dimensione relazionale interpersonale tramite uno strumento
detto SCORS che coniuga l'approccio psicodinamico con la teoria
socio-cognitiva.
Lo SCORS è una scala che valuta il livello di sviluppo delle relazioni oggettuali e della cognizione sociale (in base a 4 dimensioni: complessità delle rappresentazioni degli altri, tono affettivo dei paradigmi relazionali, comprensione della causalità sociale, capacità di investimento emotivo nelle relazioni e negli standard morali).
Scoring per l'ORT
Nasce come strumento per rilevare una dimensione specifica della personalità, le relazioni oggettuali ed ha uno scoring basato su diversi approcci:
- Il sistema di Phillipson: le storie vengono analizzate
seguendo 4 dimensioni (percezione del contenuto di realtà e
dell'informazione presentata comprensiva di contenuto emotivo,
appercezione del tema e delle relazioni presentate, contenuto delle
storie in termini di relazioni oggettuali, struttura ed organizzazione
della storia prodotta dal soggetto).
Secondo questo autore bisogna rilevare se i personaggi delle storie riproducono genitori reali, se rappresentano l'esperienza del soggetto delle sue relazioni passate e presenti, se parte della relazione è inconscia, se i sistemi relazionali implicati nelle storie fanno parte del mondo interno del soggetto, se buona parte dei contenuti e delle relazioni descritte fa riferimento a parti inconsce e sconosciute del sé del soggetto. - Griglie italiane: C'è la Lis et al. il cui scoring si divide in 5 dimensioni (aspetto narrativo, aspetto percettivo, elementi strutturali relativi alle relazioni, descrizione dei contenuti, aspetti psicodinamici) e la griglia di F. Del Corno, M. Lang, focalizzata sulle relazioni oggettuali e sul loro significato clinico per la diagnosi ed il trattamento, presenta diversi elementi clinici discriminanti per la diagnosi (chi sono i personaggi del racconto, le diverse modalità in cui si declina la relazione, il tipo e la qualità dell'azione).
Punto di vista attuale
La ricerca sulle tecniche proiettive sta avendo una svolta cognitivista e le nuove proposte teoriche accingono dalla psicoanalisi alla scienza cognitiva, fino alla psicologia sociale.
Personalità
Questi strumenti rilevano la personalità in modo diverso a seconda del sistema usato, il tutto fortemente guidato dalla teoria di riferimento.
Quindi non c'è una personalità ben definita, anche se ci sta avvicinando tramite la ricerca a dimensioni di personalità più vicine a livello empirico, che consentano la misurazione ateorica.
La personalità può essere vista in 2 vertici integrabili tra di loro: vertice strutturale e vertice associativo.
Il modo in cui il compito percettivo-cognitivo è affrontato diventa un campione del comportamento che riflette la modalità con cui il soggetto affronta altre esperienze, il soggetto durante il problem solving porta non solo i propri contenuti, ma anche la propria personalità.
H. Teglasi nel TAT propone di valutare: la cognizione, le emozioni ed affetti, le relazioni oggettuali, la motivazione e l'autoregolazione.
Consegna
Per risolvere il problem solving della consegna sono necessarie una serie di abilità di tipo percettivo-cognitivo, narrativo e sociale.
Il soggetto deve attivare il pensiero narrativo e quindi deve:
- identificare le persone protagoniste del racconto
- individuare la questione e il problema del racconto
- collocare gli eventi lungo una dimensione temporale
- comprendere ed attribuire credenze e desideri ai personaggi identificati
- porre i personaggi in relazione
- identificare una soluzione o un finale
Proiezione
La Schema Theory (ST) afferma che gli schemi mentali preesistenti hanno un ruolo nell'organizzazione dello stimolo attuale e che i processi inconsci influenzano queste strutture mentali (si ispira all'ipotesi proiettiva).
Gli schemi sono le strutture mentali costituite dalle rappresentazioni delle esperienze passate, che guidano l'interpretazione delle nuove esperienze.
Le strategie individuali usate dal soggetto per rispondere a questi test possono essere considerate analoghe alle modalità usate per far fronte ad altre situazioni della vita quotidiana ambigue, stressanti e nuove.
Le tecniche proiettive hanno a che fare con l'applicazione di quelle strutture di conoscenza che appartengono a quel determinato individuo e che questi usa in maniera inconsapevole per organizzare la risposta allo stimolo ambiguo.
Le esperienze sono rappresentate nella nostra memoria sotto forma di storie, per questo le narrative sono uno strumento importante per studiare la personalità.
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