sabato 20 maggio 2017

Strumenti di valutazione della personalità (13/13): La relazione di coppia

L'attaccamento romantico


Il bambino durante lo sviluppo interiorizza regole di funzionamento interattivo e strategie nel trattare le emozioni.
Quello che si cerca di scoprire con le nuove ricerche è quanto la teoria dell'attaccamento può essere applicata alle relazioni romantiche, quanto e come i modelli relazionali messi a punto dalla famiglia d'origine tendono ad essere estesi alle relazioni adulte.
Secondo Berman e Sperling, l'attaccamento adulto è una tendenza stabile di un individuo nel produrre sforzi per ottenere e mantenere la prossimità ed il contatto con una o più persone che assicurano un potenziamento sul piano soggettivo per la salvezza e la sicurezza.
Questa tendenza stabile è regolata da modelli operativi interni, che sono schemi cognitivo-affettivi-emozionali costituiti a partire dall'esperienza individuale nel modo delle reazioni interpersonali di lui o di lei.
L'attaccamento negli adulti non offre la sicurezza di per sé, ma il potenziale, ovvero, adulti con relazioni instabili possono rimanere uniti perchè un partner ha il potenziale per offrire il senso di sicurezza.
L'attaccamento si manifesta in un limitato set di caratteristiche che sorge quando l'accessibilità o la distanza delle figure d'attaccamento superano una certa soglia, un certo limite individuale, mentre il modello operativo interno (MOI) è una rappresentazione nella mente che include aspetti del self, della figura d'attaccamento, situazioni invarianti per relazioni d'attaccamento e gli affetti che connettono le 2 figure.
L'attaccamento attuale differisce dall'attaccamento agli oggetti primari, per diversi punti:

  • reciprocità: rapporto simmetrico adulto vs rapporto asimmetrico coi caregiver
  • relazione sessuale
  • sistema d'esplorazione: da adulti si svolgono lo stesso le attività di base anche se viene meno il sostegno della base sicura
  • storia passata
Entrambi questi tipi di rapporti implicano periodi di contatto grembo-grembo, l'uso frequente di linguaggio infantile e lo scambio d'affettuosità, c'è inoltre in entrambi il concetto di base sicura, i sistemi di disponibilità e sensibilità.
Inoltre, i criteri per reputare una figura d'attaccamento come sicura, variano a seconda della fase della vita che si affronta.
Studiando le reazioni alla separazione, si è visto che anche negli adulti si possono avere comportamenti di: protesta, disperazione e distacco (che non si manifestano quando viene invece meno un amico).
Queste esigenze biologiche potrebbero essere legate alla necessità di trasmettere le proprie caratteristiche alle generazioni future, e quando c'è una separazione si può avere malessere fisico e mentale.

Formazione del legame d'attaccamento nelle relazioni romantiche
L'attaccamento di coppia può manifestarsi solo quando i legami coi genitori iniziano a non essere più centrali ed univoci e le funzioni di base sicura possono essere così spostate su altri individui.
Alcuni autori hanno analizzato il percorso svolto dalle relazioni sentimentali, confrontandolo con quello svolto con le figure d'attaccamento, individuando alcune fasi:
  • fase di pre-attaccamento/attrazione e flirting: fin da piccolo c'è la propensione innata a socializzare, caratteristica riscontrata anche nei flirt degli adulti
  • fase della formazione dell'attaccamento/innamoramento: crescendo il bambino diventa più selettivo, così come le reazioni di chi si innamora (es. attivazione arousal) sono simili
  • fase dell'attaccamento ben delineato/amore: dai 7 mesi ad 1 anno la figura d'attaccamento del bambino è netta come la figura d'amore nell'adulto
  • fase della partnership regolata da scopi/fase post romantica: grazie alla base sicura il bambino esplora, così negli adulti c'è meno contatto fisico e più attività extra-coppia. 

Due linee di ricerca nell'attaccamento romantico
Esistono 2 linee di ricerca spesso in contrasto tra di loro:
  • quella degli psicologi dello sviluppo e dei clinici, usano tecniche osservazionali ed interviste per studiare lo stato della mente dei genitori  rispetto all'attaccamento (AAI), approccio poi esteso allo studio delle relazioni di coppia
  • quella degli psicologi della personalità e degli psicologi sociali, iniziata con gli studi di Hazan e Shaver, che usano misure di self-report e fanno riferimento al modello bidimensionale della Ainsworth (ansietà/evitamento)
Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che esistano modelli multipli d'attaccamento (Bartholomew, Shaver), ed alcuni pensano che esista un modello d'attaccamento generale al vertice di una gerarchia, seguito poi da specifici modelli di relazione subordinati.
Una seconda ipotesi dice che i modelli operativi interni potrebbero essere visti in modo multidimensionale con gli individui che possono essere sicuri, ma anche in parti distanzianti e/o preoccupati.
Secondo una terza ipotesi, l'amore di coppia potrebbe essere considerato il risultato dell'integrazione di diversi sistemi motivazionali indipendenti, quali l'attaccamento, la sessualità e l'accudimento, dove l'attaccamento è il modello più importante che influenza gli altri due durante lo sviluppo (perchè è il primo ad attivarsi).
Col termine modelli d'attaccamento si fa riferimento allo studio del sistema d'attaccamento e delle strategie sottese allo stato della mente rappresentative dell'organizzazione dei MOI di un individuo, mentre col termine stili d'attaccamento (misurati con self-report) si intendono i resoconti relativi ai sentimenti concernenti le relazioni o relativi alle relazioni attuali.

L'ipotesi del prototipo
Questa prospettiva evolutiva presuppone che le rappresentazioni delle esperienze con le figure primarie dell'infanzia, possano avere un'influenza sulla formazione delle relazioni negli anni successivi.
Gli individui costruiscono rappresentazioni delle loro esperienze di base sicura arrivando a generalizzare gli schemi delle relazioni con gli altri e ciò assume un ruolo centrale nell'orientare l'ingaggio e la scelta del partner.
Secondo questo modello: relazioni della prima infanzia -> successo matrimoniale
I MOI agiscono dunque da filtro per l'elaborazione delle informazioni che provengono dall'esterno, attivando inconsciamente processi selettivi di percezione, attenzione e memoria, e quindi è probabile che venga considerato solo ciò che è coerente con le proprie aspettative (elaborazione pregiudiziale che rafforza i modelli esistenti).
Hazan e Shaver per analizzare le caratteristiche del legame di coppia hanno messo a punto uno strumento di self-report, l'Adult attachment styles (AAS), riscontrando che i soggetti sicuri parlano della loro storia più importante come felice, amichevole e basata sulla fiducia reciproca e sulla capacità d'accettare e sostenere il partner, gli evitanti mostrano paura di intimità ed instabilità emotiva, mentre gli ansiosi/ambivalenti vivono l'amore come un'esperienza che implica ossessione, desiderio di fusionalità e sentimenti di gelosia.

Discontinuità e natura diadica della relazione
Il cambiamento potrebbe avvenire a causa di nuove relazioni che offrirebbero all'individuo la possibilità di riprocessare le esperienze passate e presenti e di attribuirvi nuovi significati.
Hazan e Hutt hanno osservato che il coinvolgimento in una relazione sentimentale stabile e soddisfacente e la presenza e un rapporto positivo con un partner in grado di disconfermare le aspettative negative possedute, può indurre una persona insicura a modificare i propri MOI (può accadere anche il contrario).
I cambiamenti dei MOI avverrebbero quando ripetutamente delle esperienze relazionali nuove disattendessero le aspettative, cmq alcuni studi longitudinali mettono in rilievo che la teoria del prototipo è efficace solo in condizioni stabilmente ottimali nel corso del tempo e mostrano che la discontinuità dell'attaccamento può essere condizionata da eventi come divorzi, perdite, abusi, malattie del genitore.
In generale, si ipotizza che: i singoli partner possono vedere la relazione in modo differente pur avendo concordanza coi propri MOI e la relazione, è poi possibile che il MOI di coppia sia sostenuto da un partner che determina un effetto sulla soddisfazione di coppia, o è anche possibile che la qualità della relazione di coppia sia un mix dei MOI di entrambi i partner.
Quindi il modello o lo stile d'attaccamento appare come una variabile mediatore che incide sulla qualità della relazione di coppia.

Sistemi di classificazione
Esistono 3 principali sistemi di classificazione dell'attaccamento romantico:
  • categorie: i gruppi di soggetti vengono assegnati a categorie sulla base di differenze qualitative (c'è variabilità tra gruppi e non all'interno del gruppo).
    Il pregio di questo sistema è di mettere subito in evidenza le differenze individuali.
  • dimensioni: nasce per considerare le differenze tra membri classificati nello stesso gruppo col metodo categoriale, si collocano i soggetti lungo una o più dimensioni continue ed indipendenti l'una dall'altra e si differenziano i soggetti solo da un punto di vista quantitativo.
  • prototipi: Bartholomew colloca le categorie dell'attaccamento all'interno di uno spazio a 2 dimensioni comprendente i modelli dell'immagine di sé (positiva e negativa) e i modelli dell'immagine degli altri (positiva e negativa).
    Questo metodo mette in evidenza non solo gli aspetti che differenziano i modelli, ma anche quelli che li accomunano. 


Adult Attachment Interview (AAI)


L'AAI è stata sviluppata per permettere di valutare la rappresentazione mentale dell'attaccamento negli adulti, che risulta essere altamente predittiva del comportamento di attaccamento del bambino ad un anno con un elevato grado di specificità nella previsione della concordanza tra le classificazioni dell'attaccamento nei genitori e nei loro figli.
Questa intervista consente di individuare 3 categorie d'attaccamento: sicuro, distanziante, preoccupato, predittive dei 3 principali pattern d'attaccamento infantile e successivamente vennero proposte 2 ulteriori classificazioni, irrisolto ed inclassificabile (corrispondenti nei bambini rispettivamente al disorganizzato/disorientato ed inclassificabile).

Lo strumento
L'AAI è un'intervista semi strutturata ideata per valutare lo stato della mente rispetto alle esperienze d'attaccamento del partecipante, definito operativamente nei termini di indicatori formali dell'organizzazione del discorso.
L'AAI è uno strumento narratologico in grado di valutare e classificare i MOI dell'attaccamento degli adulti (che includono elementi cognitivi, affettivi e comportamentali, interiorizzati a partire dalle prime esperienze relazionali significative).
L'intervista sottopone il soggetto ai compiti di: rievocare e riflettere su ricordi relativi a relazioni precoci e a potenziali esperienze traumatiche, mantenere il discorso coerente con l'intervistatore.
Le domande sono poste con un ordine prefissato, per approfondire progressivamente la relazione dell'intervistato con i caregiver, inoltre l'intervista dovrebbe essere fatta in modo da instaurare una relazione col soggetto, comprendendo il significato della sua narrazione e ponendosi in maniera empatica.
Le prime domande sono sulla visione generale del proprio rapporto con le figure di riferimento, poi viene chiesto di fornire degli aggettivi che descrivano la relazione durante l'infanzia coi caregiver, e poi si invita a raccontare degli episodi specifici che sostengano la scelta fatta, infine ci sono poi domande su eventi quotidiani che possono attivare il sistema d'attaccamento (traumi, malattie, separazioni, ecc...) e ci sono anche domande relative alla perdita di persone significative.
Si indaga poi su come l'intervistato pensi che l'attaccamento passato possa aver influenzato lo sviluppo della sua personalità, si chiede poi il rapporto attuale coi genitori (per verificare la coerenza della propria storia affettiva), e si cerca infine di capire se il soggetto pensa che l'attaccamento coi genitori abbia influenzato il successivo attaccamento coi suoi figli.
L'AAI dura da 45 minuti ad 1 ora e mezzo circa, viene audioregistrata e trascritta integralmente, viene poi codificata su scale ordinali con punteggio da 1 a 9 e viene fatta anche una classificazione generale basata su indicatori presenti nel trascritto.


Il costrutto di coerenza
Il criterio principale per la classificazione con l'AAI è il punteggio ottenuto nella scala della coerenza del trascritto.
Viene presa in esame la forma nella quale la storia viene presentata e discussa, spostando l'attenzione da ciò che viene detto al contesto in cui viene detto.
L'individuo dovrebbe dunque seguire il principio di cooperazione, che segue le 4 massime di Grice:
  • qualità: narrazione credibile e sostenuta da prove, priva di contraddizioni o conclusioni illogiche
  • quantità: l'informazione è esauriente, ma non eccessiva o troppo succinta
  • pertinenza o rilevanza: le risposte sono rilevanti rispetto alle domande
  • stile o modo espressivo: utilizzo di un linguaggio chiaro e ordinato, privo di parole senza senso
Il trascritto risulta coerente quando il soggetto è capace di recuperare i ricordi e fornire valutazioni sulle esperienze familiari positive e negative vissute, riconoscendone l'influenza sul presente.
La coerenza è quindi la massima discriminante tra i sicuri e gli insicuri, gli insicuri distanziati tendono a violare la massima di qualità e di quantità, gli insicuri preoccupati violano la massima di modo, di rilevanza e di quantità, gli irrisolti/disorganizzati violano il modo, la quantità e la qualità, mentre gli inclassificabili hanno schemi linguistici contraddittori ed incompatibili.

Sistema classificatorio dell'AAI
La classificazione avviene attraverso 2 processi diversi:
  • procedura bottom-up: focalizzata sulla forma e sui contenuti dei testi, valutati con scale ordinali
  • procedura top-down: considera la veste complessiva dell'intervista, al fine di definire a quale categoria possa essere ascritta la rappresentazione mentale dell'attaccamento interiorizzata dal soggetto
La procedura bottom-up usa scale ordinali a 9 punti, articolate in 2 gruppi:
  • scale relative alla probabile esperienza del passato
  • scale relative allo stato attuale della mente rispetto all'attaccamento
La procedura top-down può portare a classificazioni generali sulla base dello stato attuale della mente:
  • sicura/autonoma: coerenza del trascritto, coerenza della mente, monitoraggio metacognitivo
  • distanziante: idealizzazione, mancanza di ricordi, svalutazione
  • preoccupata: rabbia, passività o vaghezza del discorso
  • irrisolta/disorganizzata: lutto irrisolto, abuso irrisolto
  • inclassificabile: profilo delle scale non integrato
La categoria irrisolta può portare a 3 comportamenti tipici: lapsus del monitoraggio del ragionamento, lapsus del monitoraggio del discorso, reazioni comportamentali estreme.

Caratteristiche psicometriche
L'AAI ha una buona attendibilità inter-siglatori, una buona attendibilità test-retest, una buona validità discriminante ed una buona validità predittiva.
La validità convergente (data dall'accordo tra diversi metodi di valutazione nel misurare lo stesso costrutto) invece è difficilmente misurabile a causa della mancanza di strumenti simili alla AAI.

AAI e relazioni di coppia
Fischer e Crandell hanno proposto il concetto di attaccamento complesso, in cui ciascun partner agisce come figura d'attaccamento per l'altro.
Questi 2 autori hanno descritto i vari possibili accoppiamenti delle diverse tipologie:
  • attaccamento di coppia sicuro
  • attaccamento di coppia insicuro: preoccupato/preoccupato o distanziante/preoccupato
  • attaccamento di coppia sicuro/insicuro
Alcuni studi hanno analizzato i MOI dell'attaccamento e i diversi aspetti del rapporto di coppia:
  • scelta del partner: esiste la tendenza alla stabilizzazione della sicurezza o dell'insicurezza nella scelta del partner
  • interazioni di coppia: i sicuri sanno usare meglio il partner come base sicura e sanno anche esserlo a loro volta
  • matching di coppia rispetto al genere: i cambiamenti maggiori da insicuro a sicuro sono più frequenti nelle donne
  • qualità del legame matrimoniale: rilevata scarsa correlazione tipologie d'attaccamento e soddisfazione coniugale
  • interazioni genitoriali: relazioni bambino-genitori risultano più compromesse quando entrambi i genitori sono insicuri 


Current Relationship Interview (CRI)


Secondo Treboux, l'organizzazione cognitiva del sistema d'attaccamento nelle relazioni adulte è caratterizzata dalla compresenza di 2 componenti essenziali:
  • la rappresentazione generalizzata (generalized) dell'attaccamento, che si sviluppa in tanti anni tramite le esperienze con le figure d'attaccamento d'infanzia
  • la rappresentazione specifica (specific) dell'attaccamento, che si costituisce nell'ambito delle relazioni d'attaccamento con un partner romantico
Crowell e Treboux hanno individuato 4 ambiti di studio:
  • l'attaccamento sicuro come un tratto, dove una rappresentazione generalizzata d'attaccamento sicura dovrebbe essere associata ad altri aspetti positivi della relazione
  • il ruolo della rappresentazione specifica, dove si pensa che la rappresentazione attuale sia quella che organizza l'attaccamento e che col tempo l'influenza dell'attaccamento primario diminuisce
  • consenso diadico e compatibilità, si prende in considerazione la corrispondenza tra la rappresentazione generalizzata dei 2 partner
  • configurazione delle rappresentazioni generalizzate e specifiche, ci si focalizza sulla correlazione della coerenza tra i 2 tipi di modelli nei singoli partner 

Stony Brook Adult Relationship Project
Con questo studio si vuole esaminare l'ipotesi del prototipo e studiare l'evolversi delle relazioni di coppia rispetto a costrutti d'attaccamento generalizzato e specifico.
La ricerca longitudinale ha seguito molte coppie durante la transizione verso il matrimonio e la transizione verso la genitorialità (258 coppie esaminate 3 mesi prima del matrimonio, 18 mesi dopo il matrimonio, 6 anni dopo).
Per questo studio, gli autori hanno sviluppato la CRI, un'intervista finalizzata alla valutazione della rappresentazione di attaccamento relazione-specifica, cioè lo stato della mente rispetto alla relazione attuale con il partner.
Nella ricerca la CRI è stata affiancata dalla AAI e dalla SBSS (secure base scoring system), uno strumento di tipo osservazionale usato per valutare le funzioni di uso della base sicura e di supporto della base sicura attraverso l'uso di videoregistrazione.
I risultati dello studio mostrarono che lo spostamento verso il ruolo genitoriale degli uomini può portarli a cambiare da insicuri a sicuri.
Un'altra ipotesi confermata è quella che sostiene che l'insicurezza nella rappresentazione specifica sembra essere più frequente nelle coppie che son destinate al divorzio (rispetto all'insicurezza generale).
Inoltre, la rappresentazione dell'attaccamento all'interno del rapporto di coppia adulto, non sembra essere totalmente spiegabile sulla base delle relazioni d'infanzia.
Sono state quindi individuate 4 configurazioni basate sulla coerenza o sulla discrepanza tra rappresentazioni generalized e specific:
  1. concordanza tra rappresentazioni sicure (specifiche e generalizzate) porta al funzionamento positivo della relazione
  2. concordanza tra rappresentazioni insicure è associata alla vulnerabilità dei soggetti e alle difficoltà della relazione
  3. discordanza tra rappresentazioni generalizzate insicure e specifiche sicure, buona relazione e poco conflitto, ma si tratta di un equilibrio debole che funziona bene prima del matrimonio ma che poi dopo è vulnerabile allo stress
  4. discordanza tra generalized sicure e specific insicure, individui con buon comportamento ma con alto disagio, pochi sentimenti positivi e forte tendenza alla separazione rapida 

Current Relationship Interview (CRI)
La CRI è un'intervista semi-strutturata di 15 domande che hanno lo scopo di valutare la rappresentazione dell'attaccamento specific nei legami sentimentali adulti.
Le 6 aree d'indagine sono:
  1. background sentimentale
  2. relazione romantica attuale
  3. rifugio sicuro
  4. base sicura
  5. passato (matrimonio dei genitori)
  6. futuro 

Sistema di classificazione della CRI
Per discriminare i sicuri dagli insicuri la CRI usa la dimensione della coerenza (massime di qualità, quantità, rilevanza e modo).
Al soggetto è assegnata una categoria a seconda del profilo che emerge da punteggi assegnati (da 1 a 9) su 18 scale di valutazione, usate per definire: il comportamento ed i pensieri nei confronti di argomenti correlati con l'attaccamento, il comportamento del partner, lo stile narrativo del soggetto.
Le classificazioni sono uguali a quelle dell'AAI: sicuro, distanziante, preoccupato e irrisolto.
Le scale sono divise in 3 gruppi:
  1. storia del soggetto: intensità delle relazioni precedenti, qualità del matrimonio dei genitori, soddisfazione del soggetto rispetto alla relazione
  2. comportamento del soggetto e del partner: amore, rifiuto, coinvolgimento, controllo, dipendenza, careseeking, caregiving
  3. stato della mente/stile del discorso del soggetto: valutazione dell'intimità, valutazione dell'indipendenza, rabbia, svalutazione, idealizzazione, passività del linguaggio, paura della perdita, non risoluzione/disorganizzazione rispetto ad una perdita o a un trauma nelle relazioni precedenti, coerenza generale del trascritto
L'assegnazione delle categorie è basata sui punteggi ottenuti in ciascuna scala e sulla valutazione complessiva dell'intervista.

Caratteristiche psicometriche
Le ricerche relative alla validità e all'affidabilità della CRI non sono completamente esaustive, tuttavia lo strumento sembra avere una buona validità discriminante, una buona validità convergente, una minore attendibilità test-retest rispetto all'AAI.

Recenti ricerche
La sicurezza dell'attaccamento infantile, se unita alla sicurezza osservata nella coppia adulta a livello comportamentale, sembra risultare altamente predittiva di un modello sicuro nella CRI, sottolineando che la rappresentazione specific dell'attaccamento è basata in parte sui MOI costruiti a partire dalle esperienze dell'infanzia, in parte dalle esperienze attuali col partner.
Inoltre, alcuni studi mostrano che alcuni insicuri con l'AAI sembrano diventare sicuri con la CRI, e questo vorrebbe dire che il modello della relazione romantica non è del tutto spiegabile dalla storia delle relazioni infantili.


Relazione di coppia e funzione riflessiva


Secondo la Main, le differenze nell'organizzazione dell'attaccamento infantile sono fortemente collegate alla qualità della capacità metacognitiva del genitore.
La capacità di leggere lo stato mentale del piccolo e di rispondere prontamente favorisce il nascere nel bambino della capacità di rappresentare simbolicamente il proprio stato interiore, determinando così una migliore relazione affettiva (al contrario il bambino diventa insicuro).
Secondo Fonagy e Target, ad un certo punto dello sviluppo il bambino diventa capace di leggere la mente delle persone, ovvero di attribuire agli altri stati mentali, e attraverso la capacità di mentalizzare del caregiver il bambino può percepire un'immagine di se stesso come essere dotato di desideri e credenze.
La capacità di mentalizzare è un'acquisizione transgenerazionale, ovvero pensiamo agli altri in termini di desideri e credenze in virtù del fatto e nella misura in cui noi stessi siamo stati pensati come essere intenzionali dai nostri caregiver.
Secondo Gergely e Watson, la propensione specie-specifica degli esseri umani a riflettere con la voce o con gli atteggiamenti del volto le manifestazioni del bambino che sono espressive di emozioni, svolge un ruolo cruciale nel processo di sviluppo.
Il neonato interiorizza l'atteggiamento empatico della madre, sviluppando una rappresentazione secondaria del proprio stato emotivo in cui il significante è offerto dall'espressione empatica del volto della madre e il significato dal suo stesso stato d'attivazione.
La capacità di mentalizzare si sviluppa soprattutto col gioco offerto dal caregiver al bambino, il quale offre una realtà alternativa al piccolo, una realtà al di fuori della sua mente che gli fa capire che non è una cosa unica con l'ambiente, che è una persona separata, che esistono altre persone oltre a lui, che queste persone pensano, come anche lui.


Affettività mentalizzata, fallimento dell'integrazione, esternalizzazione
Per Fonagy, l'affettività mentalizzata è un tipo sofisticato di regolazione affettiva che denota l'esperienza degli affetti attraverso le lenti dell'autoriflessibilità.
I 3 requisiti fondamentali di una compiuta mentalizzazione sono: capacità d'identificare, di modulare, di esprimere i propri affetti.
Nel bambino, il fallimento del processo di sintonizzazione affettiva, di reciprocità e di rispecchiamento nella relazione caregiver/bambino, può portare alla compromissione della capacità di riflettere sulle esperienze mentali e di differenziare le emozioni, con la conseguenza di una ridotta consapevolezza delle emozioni stesse e degli stati mentali affettivi interni.
Nell'adulto la mentalizzazione può cessare per 3 motivi: la necessità di difese psicologiche, la modificazione fisiologica negli individui traumatizzati, l'iperattivazione del sistema d'attaccamento che sopprime la funzione riflessiva per via dell'eccessiva ricerca di prossimità.
La capacità di mentalizzare rende il comportamento prevedibile, facilita la distinzione apparenza-realtà, potenzia la comunicazione, facilita la creazione di connessioni di significato tra mondi interni ed esterni.

Dalla diade bambino-caregiver alla coppia adulta
Le coppie sono sempre impegnate in processi d'allineamento e risonanza, in una scansione dello stato mentale propria e del partner (conscia ed inconscia).
I meccanismi interpretativi interpersonali hanno 3 funzioni di base: la regolazione dello stress, l'attenzione focalizzata ed il funzionamento riflessivo.
La mentalizzazione, o funzione riflessiva, ha un ruolo preminente nella capacità di avere un'indipendenza rappresentazionale ed un'idea sufficientemente complessa della relazionalità del rapporto.

Misurazione operativa della funzione riflessiva
Per misurare la funzione riflessiva è stata creato creato un manuale da Fonagy il Reflective Functioning manual, version 5.0, for application to adult attachment interviews.
Fonagy e Target analizzano il grado di funzione riflessiva tramite l'analisi di trascritti della AAI, e le domande dell'intervista vengono divise in 2 gruppi: le demand questions che costringono il soggetto ad usare le competenze di funzione riflessiva, e le permit questions, che danno solo l'occasione di usare le stesse competenze.
Le domande aggiuntive all'AAI hanno lo scopo di approfondire le qualità riflessive del soggetto e possono essere formulate come corollario sia delle demand che delle permit questions.
Una persona con buona funzione riflessiva esibisce capacità mentalizzanti in riferimento ad alcuni parametri o markers.
Una buona capacità di mentalizzazione si rivela anche attraverso la consapevolezza della natura degli stati mentali, il soggetto deve mostrare di comprendere che gli stati mentali possono essere fraintesi.
Una persona con una buona capacità di mentalizzazione deve anche mostrare di essere in grado di comprendere che un suo stesso comportamento può essere interpretato in modo diverso da interlocutori diversi.
L'individuo deve aver sviluppato una sua personale teoria sulle dinamiche presenti nel contesto affettivo di riferimento, e su come queste abbiano influenzato il proprio modo di essere e relazionarsi, inoltre, si indaga sulla consapevolezza circa i propri stati mentali in relazione all'intervistatore.
La capacità di mentalizzazione viene misurata su 6 livelli:
  1. funzione riflessiva di tipo negativo, respinta
  2. funzione riflessiva assente, ma non respinta
  3. funzione riflessiva incerta o bassa
  4. funzione riflessiva definita o ordinaria
  5. funzione riflessiva marcata
  6. funzione riflessiva piena o eccezionale 

Codifica della RF a partire dalla CRI
Le aree della CRI omologhe al modello di Fonagy sono:
  1. capacità di comprensione degli stati mentali che sottendono i comportamenti
  2. influenza della relazioni sulla personalità e sullo sviluppo della persona
  3. ostacoli alla crescita personale
  4. esperienza dei rifiuti
  5. lutti
  6. cambiamenti nella relazione 

L'intersoggettività
Secondo la posizione intersoggettiva forte: i bambini nascono con meccanismi innati per identificare e attribuire stati mentali alla mente dell'altro durante le interazioni sociali precoci, fin dall'inizio della vita c'è un ricco insieme di stati mentali differenziati del sé (emozioni, intenzioni, motivi, scopi) che sono accessibili introspettivamente al bambino, tali stati mentali possono essere riconosciuti come simili agli stati mentali dell'altro e in quanto tali vengono sperimentati come condivisi.
La posizione intersoggettiva debole ritiene invece che l'esistenza delle interazioni imitative ed affettive precoci rifletta un adattamento biologico dell'uomo ad identificarsi con le altre persone nei termini del come me, ovvero il bambino arriverebbe a comprendere gli stati soggettivi dell'altro solo esperendo internamente propri stati mentali soggettivi perchè sono analoghi a quelli dell'altro da sé.
Fonagy propone la posizione intersoggettiva senza stato iniziale, proponendo che il sistema percettivo abbia una preferenza biologicamente determinata a prestare attenzione al mondo esterno e ad esplorarlo.


Questionari per la valutazione dell'attaccamento romantico


Gli stili d'attaccamento sono un insieme di pattern sistematici di aspettative, credenze, bisogni, emozioni, strategie di regolazione delle emozioni e comportamenti sociali che risultano dall'interazione tra un sistema innato d'attaccamento e una particolare storia di esperienze con le figure d'accudimento.
Le dimensioni sono poli affettivi soggiacenti le manifestazioni comportamentali dell'attaccamento che si esplicano essenzialmente in 2 componenti: l'espressione dell'ansia all'interno di una relazione di coppia concerne le preoccupazioni sull'affidabilità della figura di attaccamento, e l'evitamento, che ha a che fare con sentimenti di timore dell'intimità e con l'incapacità di dipendere dagli altri.
I prototipi sono profili ideali a cui una persona può assomigliare in grado minore o maggiore. Si ha un sistema di classificazione che prevede una variabilità interna alla categoria, dove i membri del gruppo differiscono in relazione al grado di corrispondenza al modello.


Valutazione categoriale dell'attaccamento romantico
Hazan e Shaver hanno creato l'Adult attachment styles per cogliere le caratteristiche del legame di attaccamento al partner, individuando 3 stili d'attaccamento: sicuro, evitante, ansioso/ambivalente.
Le critiche a questo strumento sono che la richiesta di una scelta forzata di categorizzazione (il soggetto deve scegliere a quale stile appartiene) presume che le variazioni tra le persone siano inesistenti, inoltre lo strumento non misura quanto una persona è sicura o insicura.

Valutazione dimensionale
La valutazione dimensionale si ha attribuendo dei punteggi su scala Likert a 2 scale, evitamento e sicurezza, dove inizialmente le categorie erano mutamente escludentesi, mentre poi ci si è spostati ad una classificazione dimensionale dove si tiene in considerazione il tipo di differenze entro i soggetti.
A questo proposito Collins e Read hanno creato l'Adult attachment scale, che presenta 2 aspetti innovativi: le convinzioni circa la disponibilità e la sensibilità della figura d'attaccamento in caso di bisogno e la reazione alla separazione da essa.
Costruendo questo questionario, gli autori identificarono 3 dimensioni soggiacenti gli stili d'attaccamento:
  • depend: l'idea che il partner sia più o meno disponibile e pronto a rispondere nei momenti del bisogno
  • close: coglie il sentirsi a proprio agio nelle situazioni che implicano il contatto e l'intimità
  • anxiety: fa riferimento alla paura di essere abbandonati o di non essere amati
La scala comprende 21 item (7 per ogni stile) e siccome le prime 2 dimensioni risultavano molto correlate tra di loro, gli autori decisero di ricavarne solo 2: depend e close separa i soggetti evitanti da quelli sicuri e ansioso/ambivalenti, e la anxiety differenzia gli ansioso/ambivalenti dai sicuri e dagli evitanti.
Questo strumento però non permetteva di superare completamente i limiti del tipo di misurazione.

Valutazione per prototipi
Bartholomew propose di collocare le categorie d'attaccamento all'interno di uno spazio a 2 dimensioni, comprendente i modelli dell'immagine di sé (positiva e negativa) e i modelli dell'immagine degli altri (positiva e negativa).
Da questa nuova articolazione (combinando i vari modelli) deriva l'individuazione di 4 stili d'attaccamento: sicuro, preoccupato, distaccato/svalutante, timoroso.
Questo sistema prevede una variabilità interna alla categoria, consentendo una descrizione delle differenze individuali, dato che ogni individuo può presentare vari gradi di dipendenza e d'evitamento all'interno di ogni specifico stile d'attaccamento.
Lo strumento creato da Bartholomew e Horowitz che si basa su questo modello è il Relationship questionnaire (RQ), un questionario self report dove su scala Likert (da 1 a 7) si chiede all'intervistato quanto assomiglia a ciascuno dei 4 stili.
Griffin e Bartholomew hanno poi creato il Relationship styles questionnaire (RSQ) che offre una classificazione per ogni stile e per ciascuna delle 2 dimensioni.

Nuove prospettive
Si è pensato di riprendere il modello di Hazan e Shaver (tramite il modello integrativo dell'attivazione e delle dinamiche del sistema d'attaccamento nell'adulto), prendendo in considerazione:
  • il monitoraggio e la valutazione degli eventi minacciosi ed elicitanti il disagio
  • il monitoraggio e la valutazione della disponibilità della figura d'attaccamento
  • il monitoraggio e la valutazione dei comportamenti di ricerca-vicinanza
Le misure di self-report, se combinate con altri strumenti (es. le interviste), consentono di rilevare vari aspetti dei processi dinamici che difficilmente verrebbero rilevati solo con l'uso di un'unica modalità di valutazione.
Oggi giorno si riconosce che gli schemi costruiti nell'infanzia possono plasmare le risposte cognitive, emozionali e comportamentali nei confronti degli altri, tanto che gli individui sicuri tendono a ricordare i genitori come caldi ed affettuosi, gli evitanti parlano della propria madre come fredda e rifiutante, e gli ambivalenti tendono a ricordare il padre come ingiusto.
Le ricerche recenti cmq pongono maggiore enfasi al ruolo delle esperienze relazionali attuali sui MOI, dove ad esempio un partner sicuro alla lunga può far diventare sicuro il partner insicuro (e viceversa).
Altri autori hanno invece categorizzato le coppie, piuttosto che i singoli individui.

Experiences in close relationships (ECR-R)
Questo self-report prende in considerazione l'evitamento e l'ansia, tramite 36 item su scala likert (da 1 a 7), nella quale si segna il grado di accordo/disaccordo con le affermazioni sui propri sentimenti e comportamenti correlati all'attaccamento.
I punteggi alla scala evitamento della vicinanza e alla scala ansia rispetto all'abbandono possono essere combinati per ricavare i 4 stili d'attaccamento: sicuro, preoccupato, timoroso, distaccato/svalutante, classificazione però sconsigliata dagli autori, che preferiscono effettuare le loro analisi sulla base dei punteggi d'ansia e d'evitamento.
Questo strumento ha buone caratteristiche di attendibilità e validità.


Qualità della relazione di coppia


Diversi studi hanno mostrato una maggiore presenza di disagi psicologici e fisici in soggetti insoddisfatti delle loro relazioni sentimentali rispetto ai soggetti soddisfatti.
Lo studio della vita di coppia è ricco di difficoltà, tra cui: l'assenza di precisi riferimenti teorici, l'uso di strumenti di misura inadeguati, bias concettuale in relazione all'oggetto d'indagine (individuo vs relazione), bias metodologico in relazione alla sovrapposizione delle dimensioni d'indagine.
Cmq i risultati delle ricerche hanno mostrato come una buona qualità di coppia, un buon adattamento, un'adeguata comunicazione tra i partner, un buon livello di felicità ed un buon grado di soddisfazione, risultano positivamente correlati tra di loro.
Nel funzionamento ottimale di coppia c'è un processo diadico e reciproco, dove gli aspetti rappresentazionali hanno facoltà di influenzare il comportamento e l'adattamento della relazione ed allo stesso tempo devono adattarsi al comportamento del partner ed al funzionamento della relazione stessa.
La teoria dell'attaccamento da molta importanza alle diverse modalità di accomodamento, ai cambiamenti delle circostanze ambientali ed alla misura in cui i modelli rappresentazionali dei partner si incastrano tra loro.
Nello studio di Kobak e Hazan, la sicurezza dell'attaccamento dei coniugi è risultata correlata positivamente all'adattamento relazionale e ad una migliore qualità del legame.
Cmq l'essere sicuri non sembra definire una maggiore stabilità della relazione, ma una migliore qualità della stessa.
Numerosi studi mostrano che i soggetti sicuri tendono a scegliere partner sicuri, probabilmente per avere una conferma del loro modo di percepire se stessi, mentre gli insicuri scelgono gli insicuri, ma con uno stile d'attaccamento diverso dal proprio per una sorta di autoregolazione, l'evitante sembra stare con l'ambivalente per confermare le proprie percezioni ed aspettative negative riguardanti le relazioni e la necessità di mantenere una distanza psicologica dal partner, l'ambivalente invece sceglie l'evitante per giustificare i propri timori e le proprie aspettative negative (cmq anche le relazioni tra insicuri possono durare nel tempo, dove il più duraturo sembra l'accoppiamento uomo evitante, donna ansiosa, e non viceversa).


Definizione del costrutto di adattamento diadico
Spanier ha definito l'adattamento di coppia come l'equilibrio di una struttura che, in risposta ai cambiamenti della vita, deve essere stabile e allo stesso tempo flessibile e che ha come caratteristiche relazionali la chiarezza e la coerenza, la flessibilità e la tolleranza.
Tramite il self-report Dynamic Adjustment Scale (DAS), Spanier ha creato un indice generale di adattamento di coppia, nonché una scala di valutazione delle 4 dimensioni sottostanti.
L'adattamento diadico può quindi essere inteso sia come un processo determinabile nel corso del tempo, sia come una valutazione qualitativa di uno stato.
La DAS è uno strumento multidimensionale per valutare il grado d'adattamento e la qualità della relazione in coppie conviventi, coniugate o meno, in base alla rappresentazione che ciascun membro ha della propria relazione.
Secondo Spanier, l'adattamento di coppia deve essere inteso come una stima soggettiva della relazione di coppia.

Dynamic adjustment scale (DAS)
Questo strumento è composto da 4 subscale la cui somma fornisce un punteggio complessivo che esprime il grado d'adattamento totale.
Le 4 subscale sono:
  • consenso diadico (accordo e disaccordo su vari temi)
  • soddisfazione diadica (valutazione felicità ed infelicità)
  • coesione diadica (quantità di tempo condiviso)
  • espressione affettiva (in che modo vengono espressi i sentimenti)
Dall'analisi fattoriale emerge un fattore principale, che può essere definito come soddisfazione di coppia, e dei fattori secondari che valutano la coesione, il consenso e l'espressione affettiva nella coppia.
Questo strumento ha una buona validità di contenuto, una buona validità concorrente ed una buona validità di costrutto.
I limiti sono che lo strumento non consente una rilevazione delle relazioni causali di quanto viene evidenziato, dato che non risulta sufficientemente sensibile per individuare le dinamiche sottostanti ai problemi, inoltre non riesce a coprire tutte le sfaccettature che caratterizzano la relazione di coppia ed ha il problema della desiderabilità sociale.
Questa scala è dunque utile per dare informazioni complessive su come la coppia, nel suo insieme, è considerata da ciascun partner, inoltre, la sovrapposizione dei profili dei 2 partner fornisce un'immagine chiara ed immediata delle aree di difficoltà presenti nella relazione, segnalando graficamente gli scostamenti esistenti tra i membri della coppia.
La DAS è cmq lo strumento più usato per la valutazione della qualità della relazione.


Couple life space (FLS)


Il FLS ideato alla fine degli anni 70 da Mostwin, nasce come strumento proiettivo (di tipo cognitivo) in ambito terapeutico per dare preziose informazioni sulla storia familiare nel suo complesso.
La famiglia può essere intesa come uno spazio multidimensionale, che dovrebbe essere esplorato in maniera complessa (Mostwin usa il concetto di spazio vitale ispirandosi alla teoria di campo di Lewin).
Lo spazio vitale è composto dalla persona e dall'ambiente psicologico, mentre al suo esterno si trova il mondo circostante.
La famiglia risponde agli stressor ambientali introducendo dei cambiamenti al suo interno o al suo esterno, inoltre è importante considerare l'ambiente così come viene percepito, piuttosto che nella sua realtà oggettiva.
La famiglia è un sistema che segue il principio di totalità, secondo il quale, se muta un elemento del sistema muta l'intero sistema.
Inoltre, in questa teoria, lo spazio di vita è legato al tempo.


Cosa misura il CLS
Il CLS consente, partendo dalla metafora spaziale, di cogliere il tipo e la qualità del rapporto che la coppia ha con le famiglie d'origine ed il contesto sociale.
Consente di cogliere le interazioni tra i membri della coppia, e viene usato con la doppia somministrazione, ovvero chiedendo ai membri della coppia di rappresentarsi nel qui ed ora e nel futuro.
Il CLS è particolarmente in grado di cogliere un evento o una situazione critica o problematica, individua inoltre la capacità di vedersi nel futuro, di immaginarsi nelle trasformazioni relazionali.
Alla coppia viene presentato un foglio bianco con un cerchio disegnato nel centro, che è la metafora spaziale di coppia, e ad ogni singolo membro viene chiesto di collocarsi in rapporto ad esso, secondo la categoria dentro-fuori, di collocare altre persone ritenute importanti e gli eventi significativi.
Il cerchio è una figura chiusa ed avvolgente, è il simbolo della protezione, è uno spazio ben delimitato da confini.
Questo strumento consente di:
  • raccogliere molte informazioni sulla qualità e la quantità dei legami intra ed extra familiari, in un tempo piuttosto breve
  • rappresentare la struttura di coppia, come sistema, in termini di confini, gerarchie ed alleanze
  • cogliere il rapporto tra coppia e contesto esterno
  • individuare la presenza o meno di uno spazio trasformativo
  • promuovere nella coppia un processo di auto-osservazione e uno scambio comunicativo reciproco, in grado di portare dei cambiamenti nelle dinamiche di coppia
Ai soggetti viene chiesto di rappresentare se stessi, gli altri, gli eventi, le organizzazioni, e poi la qualità delle relazioni.

Analisi del CLS
L'analisi del CLS può essere condotta usando 2 livelli: il primo riguarda l'aspetto grafico-simbolico del lavoro congiunto dei 2 membri della coppia, il secondo riguarda la comunicazione verbale e non verbale che accompagna la produzione grafica.
Nell'analisi del piano grafico-simbolica si deve considerare:
  • gli elementi, ovvero i punti, i nodi, le figure
  • la presenza/assenza di linee-legami e la loro forma
  • il centro della rappresentazione grafica
  • i rapporti tra gli elementi, ovvero gli intrecci/configurazioni ed il confine
  • le trasformazioni, in termini di presenza/assenza 

Forme di governo dello spazio
L'analisi metrica consente di inventariare e tenere presenti contemporaneamente un gran numero di informazioni, ed il fine ultimo di questa analisi è quello di pervenire alla sistematizzazione dei dati e alla corrispondenza tra un determinato insieme di indicatori ed una classificazione della rappresentazione grafica.
L'interpretazione degli elementi raccolti dovrebbe individuare una specifica forma di governo dello spazio.
La successiva codifica consente d'individuare 5 forme di governo dello spazio, ovvero 5 differenti modalità di organizzare le relazioni familiari.
Le forme di governo dello spazio si distinguono in:
  • fallimentari: riempimento e frammentazione
  • ambigue: raccoglimento-restringimento e misurazione
  • efficace: equilibrio dinamico
La frammentazione è una forma di fallimento del governo dello spazio ed è caratterizzata dalla completa divisione delle produzioni grafico-simboliche dei diversi partecipanti.
La frammentazione davanti ad un evento critico mette in luce i sentimenti di estraneità e di assenza di legame che caratterizzano le relazioni di coppia.
Il riempimento ha la funzione di confondere e di negare l'esistenza del problema, perchè eccessivo e troppo doloroso o inatteso e sconcertante.
Nella misurazione, i membri della coppia si confrontano, si misurano con l'evento critico e con il contributo apportato da ogni individuo appartenente al sistema.
Il raccoglimento-restringimento da un lato presenta la necessità da parte della coppia di raccogliersi per affrontare cambiamenti e difficoltà, dall'altro lato potrebbe esprimere la necessità di chiudersi in modo difensivo.
Nell'equilibrio dinamico, i membri della coppia sono in grado di rappresentarsi in modo distinto e connesso, riconoscendo sia gli aspetti di legame, sia quelli di separazione ed individuazione.

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