domenica 27 novembre 2016

Psicologia dell'adolescenza (16/19): Modello Minotauro - consultazione e sostegno al ruolo paterno

I padri di oggi sembrano essere più competenti, tolleranti ed attenti ai bisogni dei propri figli, rispetto ai padri che li hanno cresciuti.
Il padre di oggi sembra essere alla ricerca delle proprie specifiche mansioni che sente di dover svolgere durante tutto il percorso evolutivo dei figli e soprattutto durante il periodo dell'adolescenza (visto come una seconda nascita).
L'obiettivo della consultazione con i padri è quello di raccogliere i vissuti e le rappresentazioni di ruolo di fronte alla crisi adolescenziale e di comprendere le modalità del ruolo paterno alle prese con questa delicata fase di crescita.
Si fa dunque un'analisi della cultura affettiva del ruolo paterno allo scopo di inquadrare meglio e comprendere il significato della crisi adolescenziale e di promuovere nel genitore rappresentazioni più nitide sulla propria funzione e su ciò che accade al ragazzo.

Funzioni del padre odierno in adolescenza
E' impossibile individuare e schematizzare in maniera completamente soddisfacente quali siano le funzioni specifiche dei padri di oggi nel periodo dell'adolescenza.
Il padre dell'adolescente è stato definito da diversi studiosi: assente, disertore, dimesso, debole, pallido, infantilizzato, adolescentizzato, maternalizzato, narcisista, geloso, ecc...
Alcune delle importanti funzioni della figura paterna in adolescenza sono:

  • garantire il processo di separazione dalla madre
  • promuovere la sperimentazione e l'autonomia individuale
  • sostenere l'acquisizione di una identità personale e sociale
I colloqui di consultazione raccolgono i racconti dei vissuti paterni allo scopo di capire come questi percepiscano lo stato attuale dei figli, per capire se il padre è preoccupato o se minimizza la crisi del figlio.

Padri in consultazione
Esistono diverse classificazioni di padri in consultazione:
  • Padre marginalizzato: si rappresenta come da sempre escluso dal rapporto madre-figlio, percepisce di non poter svolgere la propria funzione a causa dell'egemonia materna, si sente una figura secondaria che non può agire senza il consenso della moglie.
    Il ruolo del padre è importante, ma perchè esso possa esprimersi la madre deve mettersi da parte o presentare il ruolo del padre al figlio, quindi i colloqui andranno svolti anche con la madre e ciò che emergerà da questi colloqui servirà per responsabilizzare il padre e ridargli il giusto spazio d'azione (anche se, a volte anche se il padre ci mette la buona volontà, il rapporto madre-bambino è così chiuso da non lasciare spazio per altre persone).
    Certe madri lottano per mantenere il proprio ruolo, ma quando la salute del figlio è in pericolo, accettano i consigli che vengono forniti durante i colloqui.
  • Padre inconsistente: è un padre che ha completamente delegato al ruolo materno la gestione della crescita del figlio.
    Sono padri che non sanno quasi nulla del proprio figlio, non sentono di dover svolgere alcun ruolo spesso a causa della mancata presentazione del figlio da parte della madre, e solo quando accade qualcosa di grave questi padri si svegliano e si aggiornano rapidamente sulla vita del proprio figlio.
  • Padre ideologico: è un padre che ha sviluppato nel corso della propria storia individuale un particolare convincimento, un credo personale, un coinvolgimento ideologico che deve essere trasmesso per forza ai figli (es. idee politiche).
    Il padre che ha sempre protetto il proprio figlio con una campana di vetro, si trova in crisi nel periodo adolescenziale a causa dell'influenza del gruppo di pari e della tv (che infondono nuovi valori e credi, rendendo il figlio irriconoscibile) e così chiede aiuto non solo per il figlio, ma anche per se, per cercare di capirci qualcosa.
    Il padre deve essere quindi aiutato nel lavoro della risimbolizzazione della funzione paterna distinguendola dalla propria ideologia personale e cercando un giusto compromesso tra i propri valori e le nuove conoscenze dell'adolescente.
  • Padre affettivo preoccupato: è un padre che ha un'elevata motivazione a partecipare ai colloqui perchè è molto coinvolto emotivamente nella crisi del figlio.
    Questo tipo di padre vuole provare ad entrare in contatto con gli aspetti più fragili e sofferenti del figlio.
  • Padre imbarazzato: è un padre che prova un imbarazzo che lo rende reticente nei colloqui, dove quasi sempre l'adolescente in crisi è una femmina e quindi questo padre prova imbarazzo a parlare della propria figlia con un estraneo.
    Si tratta di padri riservati che tendono a minimizzare la crisi adolescenziale, che faticano anche a guardare la figlia negli occhi quando è in crisi (e questo per la figlia è un altro trauma) e che hanno difficoltà nel tollerale la sessualizzazione della propria bambina.
    Questi padri partecipano a pochi colloqui, sono molto poco collaborativi e per questo la restituzione è un momento importante per far capire la drammaticità e la serietà della situazione, per far in modo che avvenga il processo di risimbolizzazione della funzione paterna, dove sparisce la nostalgia per la bambina e l'imbarazzo per il suo sviluppo, e appare davanti agli occhi la crisi adolescenziale. 

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