domenica 12 giugno 2016

Psicologia generale 2 (6/12): La deduzione

Il modus ponens si ha quando ci sono 2 premesse di forma: se P, allora Q - P->Q.
Secondo la teoria dei modelli mentali, le persone comuni traggono inferenze valide non sulla base dell'applicazione di uno schema inferenziale, ma sulla base della costruzione e manipolazione di rappresentazioni mentali del contenuto delle premesse.


Inferenze valide e non valide


Nella logica formale viene definita valida, una conclusione che viene ricavata da un argomento valido, ovvero da un argomento in cui, se le premesse sono vere, la conclusione è necessariamente vera.
In un argomento di forma modus ponens con premesse false, si ricaveranno conclusioni sempre valide ma non necessariamente vere.
Il modus tollens si ha quando ci sono 2 premesse di forma: se P, allora Q - non-Q->non-P, dove però se non-P non si può concludere non-Q, in tal caso si commetterebbe una fallacia della negazione dell'antecedente, e se Q non si può concludere P, perchè si commetterebbe una fallacia dell'affermazione della conseguente.
Uno dei metodi usato dai logici per stabilire quali sono gli argomenti validi è quello delle tavole di verità:

P Q P->Q
vero vero vero
vero falso falso
falso vero vero
falso falso vero


La logica mentale


Le inferenze delle persone cambiano molto in funzione del contenuto delle premesse e del contesto in cui sono presentate, anche se la forma logica delle premesse rimane invariata.
In contesti di comunicazione reale, una frase condizionale può portare a ricavare inferenze logicamente scorrette ma pragmaticamente adeguate.
Esistono 2 tipi di fenomeni che la teoria della logica mentale non riesce a spiegare: il fatto che le persone non sempre traggono le inferenze valide che dovrebbero trarre, e il fatto che i processi deduttivi comuni sembrano fortemente influenzati dal contenuto delle premesse e dal grado di credibilità delle conclusioni.



La teoria dei modelli mentali


Secondo questa teoria il ragionamento è un processo semantico che dipende dal modo in cui vengono costruite e manipolate le rappresentazioni mentali del contenuto delle premesse.
Le persone tenderebbero a costruirsi rappresentazioni economiche del contenuto delle premesse, limitando le rappresentazioni ai modelli delle contingenze vere, trascurando quelli delle contingenze false.
Le inferenze erronee vengono ridotte nei casi in cui le persone si costruiscono una rappresentazione più completa delle premesse, ovvero quando si rappresentano anche le contingenze false.
La maggior o minor correttezza di una conclusione dipende dal maggior o minor grado di complessità della rappresentazione necessaria per poterla ricavare, infatti, quanti più modelli bisogna esplicare per arrivare a trarre una conclusione valida, tanto più difficile risulterà il processo inferenziale.
Gli enunciati controfattuali sono quegli enunciati che esprimono possibilità che avrebbero potuto verificarsi in un modo alternativo a quello reale, ma che in realtà non si sono verificate.
Le persone, dopo aver letto un enunciato confrofattuale, commettono errori di riconoscimento, riconoscendo come già lette frasi che in realtà sono nuove.
La difficoltà a trarre una conclusione valida da un problema modus tollens può essere dovuta alla mancata rappresentazione delle contingenze false, e dato che la rappresentazione iniziale di un enunciato controfattuale contiene queste contingenze, si può ipotizzare che un problema modus tollens è più facile quando la premessa condizionale è un controfattuale.
Le persone ricavano inferenze diverse da una premessa condizionale in funzione del grado di associazione causale tra P e Q, dove se l'associazione è forte, non vengono costruiti modelli alternativi in cui la causa P è assente, e quindi dato l'effetto Q verrà inferita erroneamente P, mentre se l'associazione è debole vengono costruiti modelli in cui la causa P è assente e l'effetto Q è presente, e quindi dato l'effetto Q non verrà inferita la causa P.



Confronto tra logica mentale e teoria dei modelli mentali


Sulla base del principio di economia della rappresentazione mentale, è possibile spiegare perchè le persone traggono inferenze illusorie, senza postulare l'esistenza di regole di inferenza non valide.
I problemi che portano alle illusioni inferenziali, oltre a richiedere la rappresentazione di contingenze false, implicano un ragionamento su 2 modelli disgiuntivi (il modello del primo condizionale contro quello del secondo).
In casi in cui si deve valutare 2 alternative possibili, ovvero in condizioni di incertezza, le persone operano scelte non-consequenziali, non considerando che le 2 alternative portano alle stesse conseguenze, e si può quindi supporre che effetti analoghi alle scelte non-consequenziali in condizioni di incertezza si manifestino anche nei problemi che determinano le inferenze illusorie.
L'esistenza di fenomeni di non-consequenzialismo anche nella deduzione avvalora quindi le predizioni della teoria dei modelli mentali, secondo cui la necessità di valutare modelli disgiuntivi delle premesse rende difficili i processi di ragionamento.


Per la teoria della logica mentale, un problema di ragionamento è tanto più difficile tanti più passi inferenziali richiede.
In alcuni esperimenti dove un problema con più passaggi sembrava più lungo da risolvere di un altro con meno passaggi, è stato ipotizzato che l'aumento del tempo di risoluzione (o la difficoltà) erano dovuti alla presenza di una premessa irrilevante.
Si pensa che le persone possano perdere traccia delle loro inferenze, se devono considerare una premessa irrilevante.
Tuttavia la presenza di una premessa irrilevante non spiega la maggior difficoltà di un problema inferenziale rispetto ad un altro come predetto dalla teoria della logica mentale, invece, come predetto dalla teoria dei modelli mentali, i problemi relazionali che attivano più modelli sono più difficili da risolvere di quelli che ne attivano uno solo.

Concludendo si può dire che la teoria dei modelli mentali è quella che risulta vincitrice da questo confronto, e anche se presenta ancora alcuni limiti, è la teoria che al momento offre la spiegazione più completa ed economica del ragionamento deduttivo.

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