Il termine comunità ha origine da communia (doveri comuni) o da
cum moenia (mura, fortificazioni comuni), comunque come relazione,
contesto condiviso.
La comunità è il contesto concreto in cui la vita quotidiana delle
persone si attua, i problemi sociali assumono forme specifiche e dove
diviene possibile cogliere la continua transazione tra fattori oggettivi
e psicologico-individuali.
La dimensione territoriale non sempre è fondamentale, visto che alcune
volte le comunità sono più basate su aspetti di identità culturale o
psicologica.
Senso di comunità
Secondo McMillan e Chavis gli elementi costitutivi il senso di comunità sono:
- Sentimento di appartenenza: livello di identificazione con il gruppo.
- Influenza e potere: possibilità di contare ed influenzare direttamente i destini della struttura.
- Soddisfazione dei bisogni: bisogni reali o fantastici soddisfatti attraverso il gruppo rappresentano un rinforzo al senso di appartenenza.
- Connessione emotiva condivisa: insieme di valori, credenze e aspettative comuni.
Sviluppo di comunità
Si ha uno sviluppo di comunità centrato sulla promozione di leader locali, rispetto dei linguaggi, regole e culture proprie della comunità, modalità partecipativa, metodi di ricerca intervento.
Secondo Rothman, lo sviluppo di comunità è un processo che mira a creare condizione di successo sociale ed economico attraverso la partecipazione attiva della comunità.
Bisogna creare una rete sociale fondata sulla mobilitazione e la partecipazione dei cittadini, infatti si ha maggiore efficacia, libertà ed uguaglianza quando si riesce a sviluppare l'iniziativa ed il coinvolgimento dei cittadini.
Secondo Martini e Sequi c'è la necessità della sopravvivenza delle strutture societarie, perchè il tessuto sociale rischia di frantumarsi se non ha alle spalle comunità locali attive e partecipative.
C'è il concetto di comunità come valore, dove la comunità ed il suo sviluppo sono considerati strumenti per il superamento dell'individualismo e per la promozione di sistemi di vita democratici, e si ha quindi una cittadinanza attiva.
Tecniche di sviluppo di comunità
Secondo Martini il processo di cambiamento porta al:
- miglioramento della qualità della vita grazie alle nuove capacità acquisite.
- favorire un processo di crescita dei cittadini.
- Creare un senso di coesione sociale.
- Sostenere le esperienze di auto aiuto, di volontariato e di aggregazione spontanea.
- Sensibilizzare i cittadini sulle problematiche più rilevanti.
- Identificare e promuovere la capacità dei leader locali.
- Utilizzare le competenze dei professionisti ed il know-how dei ricercatori.
- Offrire formazione sulle tecniche di gestione dei conflitti, di decision making e di soluzione dei problemi.
- Contribuire al coordinamento fra l'azione di diversi servizi e la spinta dei movimenti di opinione e di azione sociale.
Secondo Martini e Sequi i fattori che concorrono allo sviluppo di comunità sono:
- Coinvolgimento: processo attraverso il quale i soggetti vengono toccati emotivamente da un evento e diventano propensi a fare qualcosa.
- Partecipazione: esercizio reale del potere, dove è necessario il coinvolgimento.
- Creazione di connessioni: sviluppo di comunicazione e di rapporti tra gli attori.
- Senso di responsabilità sociale: consapevolezza che le problematiche e le risorse della comunità chiamano in causa tutti i suoi membri.
L'analisi di comunità consente allo psicologi conoscere la comunità in modo che esso possa agire come un consulente, in maniera convergente e complementare con altri operatori e con i membri della comunità.
Martini e Sequi hanno inventano lo strumento di analisi di comunità per valutare le molteplici variabili di un territorio e per stilare un profilo di comunità, ricavando i seguenti profili:
- Profilo territoriale
- Profilo demografico
- Profilo delle attività produttive
- Profilo dei servizi
- Profilo istituzionale
- Profilo antropologico
- Profilo psicologico
Dentro un profilo possono essere presenti dati di tipo soft e hard. I profili soft sono quelli antropologico-culturale, psicologico e del futuro, e l'indagine di questi profili utilizza, oltre a questionari ed interviste, i focus group, che indagano i profili soft e gli aspetti soft dei profili hard.
Francescano e Tomai hanno apportato dei cambiamenti nel modello di Martini e Sequi, aggiungendo:
- profilo del futuro: come la comunità vive il rapporto tra il presente ed il futuro e quali eventi teme o si auspica.
- Tecniche per l'analisi del profilo territoriale:
- Passeggiata: due persone estranee alla comunità camminano per due ora per il territorio e annotano/fotografano degli aspetti che li colpiscono.
- Fotografie del quartiere: persone della comunità fotografano i luoghi che secondo loro rappresentano la loro città o quartiere.
- Tecniche per l'analisi del profilo antropologico e psicologico:
- Disegno del quartiere: disegnare un elemento o una scena che rappresenta il quartiere, e poi fare libere associazioni.
- sceneggiato del quartiere: inventare un film che rappresenti la vita del quartiere.
- Analisi preliminare: ha l'obiettivo di tracciare una prima descrizione del problema in esame, dove il gruppo di ricerca iniziale può essere formato da persone e testimoni chiave diversi tra loro. Nella fase associativa si usa il Brainstorming, dove si chiede ai membri di elencare i punti forza e i punti deboli della comunità, e nella fase del pensiero convergente, per ogni punto di forza e debole si chiede quanti altri sono d'accordo, si presenta lo schema dei profili di comunità al gruppo, si aiuta il gruppo a classificare i punti forza e deboli degli otto profili.
- Analisi dei profili: I diversi membri del gruppo di ricerca raccolgono i dati empirici ed usando indicatori oggettivi indicano i punti forza, le criticità ed il peso da dare ad ognuno.
- Individuazione delle priorità di cambiamento: ha lo scopo di favorire il confronto di descrizioni diverse e di attivare il cambiamento già nel corso della raccolta dati.
L'analisi di comunità è non è quindi solo uno strumento di conoscenza e diagnosi, ma assume valenza e potenzialità ulteriori se svolta con modalità partecipative, tramite riunioni dove sono invitate a partecipare tutte le persone che in qualche modo hanno contribuito alla raccolta dei dati, dove si dividono i partecipanti in sottogruppi che hanno il compito di indicare i problemi prioritari e le risorse della comunità.
Dai lavori dei sottogruppi viene stilato un cartellone finale dei punti di forza e delle aree-problema prioritari.
Il ruolo dello psicologo secondo questa prospettiva è quello di attivatore di processi e di risorse (consulente della comunità), mentre la metodologia usata è:
- analisi preliminare
- ingresso e definizione della consulenza
- diagnosi
- definizione delle mete e delle procedure
- assegnazione dei ruoli operativi
- valutazione
- mantenimento
- uscita
- follw-up
L'azione dei gruppi istituzionali può avere una funzione di stimolo e di verifica da parte della comunità e può servire per creare consenso e adesione alle iniziative ufficiali, mentre i gruppi spontanei sono forme di partecipazione di base.
Volontariato
I gruppi di volontariato sono organizzazioni pubbliche che offrono un servizio e agiscono a tutela dei diritti sociali, al fine di rispondere ai bisogni e ai problemi presenti nella comunità.
Sono gruppi di aggregazione volontaria, autogestiti, senza fini di lucro,e finanziati con fondi prevalentemente privati.
Concepire i gruppi di volontariato come un'importante risorsa del territorio, è un indicatore del grado di partecipazione e del senso di responsabilità della popolazione.
Vantaggi e critiche
- I profili di comunità incoraggiano una visione pluralistica della comunità che integra diversi tipi di conoscenza.
- Le tecniche di sviluppo di comunità facilitano l'unione di persone e fanno emergere il legame tra empowerment e lotte sociali.
- Attraverso i focus group possono emergere narrative minoritarie.
- Si può individuare il livello a cui i diversi problemi possono essere risolti.
- Come limite c'è il fatto che perseguendo lo sviluppo di comunità c'è il rischio che si possa perdere di vista l'empowerment individuale.
Piaciuto l'articolo? Lascia un commento!
EmoticonEmoticon