I disegni fattoriali sono quei disegni d'analisi della
varianza in cui ci sono 2 o più variabili indipendenti, delle quali si
misura l'effetto sulla variabile dipendente.
I disegni fattoriali consentono lo studio dell'interazione, dell'effetto
congiunto delle VI sulla VD, aumentano inoltre la potenza dei test,
ovvero la probabilità di rilevare la presenza di un effetto, e
consentono anche di risparmiare sul numero dei soggetti da osservare.
Effetti principali ed interazioni
Ci sono 2 tipi di effetti nei disegni fattoriali: l'effetto principale
è l'effetto medio di una variabile indipendente su quella dipendente,
indipendentemente dagli altri valori delle altre VI, mentre l'interazione si ha quando 2 variabili interagiscono se l'effetto di un VI sulla VD non è lo stesso per tutti i livelli delle altre VI.
Negli effetti principali, le ipotesi stastistiche riguardano le
differenze tra medie, mentre nell'interazione si formulano ipotesi che
riguardano le differenze tra medie nelle diverse combinazioni di
condizioni sperimentali.
Nel caso degli effetti principali si ipotizza l'uguaglianza tra medie,
nelle interazioni si ipotizza l'uguaglianza tra differenze tra medie.
Quando si rappresenta graficamente la combinazione dei valori di due
variabili, se si hanno 2 linee che si sovrappongono o che sono
parallele, allora non c'è interazione (o non è significativa), se invece
le linee non sono parallele, allora potrebbe esserci interazione tra
variabili.
Alcuni studiosi ritengono che i test sugli effetti principali possono
essere interpretati anche in caso di interazione significativa, a patto
che la grandezza dell'effetto (effect size) ad essa associata sia
scarsa, invece, gli effetti principali possono essere molto fuorvianti
quando c'è un'interazione significativa di entità non trascurabile, cioè
quando la grandezza dell'effetto associata all'interazione è
medio-alta.
Disegni fattoriali tra soggetti (between subjects)
In questo tipo di disegno i soggetti vengono assegnati ad ognuna delle
singole celle, e quindi ogni soggetto è esposto solo ad una particolare
combinazione delle condizioni sperimentali.
Nel modello teorico dei disegni fattoriali tra i soggetti, se si ha un disegno fattoriale con 2 fattori F1 e F2, il modello dell'anova prevede che il punteggio yijk di un soggetto k contenuto nella cella ij sia scomponibile così: yijk=µ+ai+ßj+Fij+eijk
Inoltre:
ai=µi-µ è l'effetto principale di F1
ßj=µj-µ è l'effetto principale di F2
Fij=µij-µ(ai+ßj) è l'effetto dell'interazione
eijk è l'errore residuale
Devianza totale: SST=SiSjSk(yijk-y-)2 [n-1 gdl]
Devianza dell'effetto principale di F1: SSF1=SiSjSk(y-i-y-)2 [k1-1 gdl]
Devianza dell'effetto principale di F2: SSF2=SiSjSk(y-i-y-)2 [k2-1 gdl]
Devianza dell'interazione: SSF1XF2=SiSjSk(y-ij-y-i-y-j+y-)2 [(k1-1)(k2-2) gdl]
Devianza residua: SSw=SiSjSk(yijk-y-ij)2 [n-k1k2 gdl]
Analisi dei disegni fattoriali
Nell'analisi degli effetti principali, i disegni con fattori a 2
livelli con la presenza di un effetto principale hanno una differenza
significativa tra le medie marginali relative al fattore in questione,
mentre se il fattore prevede più di 2 livelli, l'effetto principale
comporta che almeno 2 delle medie marginali dei gruppi confrontati
saranno significativamente diverse, ma non si sa però quali.
Per sapere quali sono le medie che differiscono bisogna fare dei confronti pianificati o dei confronti post hoc.
Nell'analisi dell'interazione, un'interazione significativa,
soprattutto in presenza di fattori con più di 2 livelli, comporta che si
devono effettuare delle ulteriori analisi per identificare quali
combinazioni hanno causato l'interazione.
Un modo efficace d'analisi di questi fattori è l'analisi degli effetti semplici, che consiste nell'esame dei valori della VD associati ai valori di un VI, quando i valori dell'altra VI sono tenuti costanti.
Il disegno fattoriale viene semplificato effettuando tanti disegni
monofattoriali quanti sono i livelli della VI mantenuta costante, e se
c'è interazione significa che gli effetti semplici relativi ad una VI
sono diversi nei differenti livelli della VI che viene controllata.
Gli effetti semplici consentono quindi di evidenziare l'effetto di
modulazione che una VI ha sulla relazione tra un'altra VI e la VD,
mentre l'analisi degli effetti principali annulla questo effetto.
I risultati ottenuti con gli effetti semplici non sono gli stessi che si
otterrebbero se si analizzassero separatamente attraverso disegni
monofattoriali l'effetto del primo fattore attraverso i diversi livelli
del secondo.
Gli effetti semplici combinano infatti nella giusta maniera l'informazione desumibile dal test omnibus per esaminare ipotesi precise sull'interazione significativa.
martedì 19 aprile 2016
Psicometria (22/27): Analisi della varianza univariata: disegni fattoriali
Pubblicato da Oggi è un altro post
martedì 19 aprile 2016 - 15:17
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