L'èquipe della Child Welfare Research fece un'analisi sulle ragioni per
le quali alcuni individui avevano alcune abitudini alimentari.
Vennero analizzati 5 gruppi di persone di diversi ceti sociali e due gruppi di minoranze di cecoslovacchi e afroamericani.
Per fare una buona analisi questa deve essere compiuta dal punto di vista della ecologia psicologica,
ovvero analizzando i dati non psicologici per scoprire il significato
di questi dati nella determinazioni di condizioni limite della vita
dell'individuo o del gruppo.
Lo studio non può basarsi solo su tendenze storiche, perchè la
previsione del futuro è un'affermazione probabilistica che può dipendere
da molti fattori e non è detto che la situazione rimanga stazionaria o
che muti in una direzione nota.
Quindi la lunga durata delle abitudini non implica che questa sia rigida.
Nessuna quantità di materiale descrittivo circa le abitudini alimentari
dei soggetti, attuali o passate, può suggerire il metodo più efficace di
persuasione.
L'ingegneria sociale è quell'intervento intenzionale e pianificato sulla realtà per cambiarla.
Le abitudini alimentari di un gruppo sono il risultato dell'azione di molteplici forze che agiscono in diverse direzioni e che mantengono la situazione costante per un determinato periodo.
Teoria dei canali
L'assunto di base è che il cibo giunge sulla tavola attraverso vari canali e che una volta a tavola, la maggior parte di esso viene consumato.
Lo psicologo deve quindi capire quali sono questi canali (negozio, consegne a domicilio, orto, ecc...) e poi deve individuare il numero di tappe che il cibo fa prima di arrivare a tavola.
Bisogna anche capire quali sono i canali alternativi che si attivano al blocco di quelli principali e soprattutto capire chi è il guardiano dei canali, ovvero colui che fa arrivare il cibo in tavola.
Un guardiano ad esempio può essere la madre di famiglia o la domestica, e bisogna quindi studiarne la psicologia, capire da chi sono influenzati, quali sono le esigenze, perchè ciascun canale presenta un certo grado di resistenza al movimento e certe forze tendono ad impedire il passaggio del cibo (ad esempio il costo).
La psicologia del guardiano
Lo studio della psicologia del guardiano è fatto su 2 fattori:
- La struttura cognitiva: che comprende i termini entro i quali le persone pensano ai cibi:
Ciò che è considerato cibo e cosa no: ad esempio in base al ceto sociale o l'etnia alcuni cibi possono risultare cibi inadeguati mentre altri no ("cibo per noi").
Cibi per il marito e per i figli: la massaia o la moglie (il guardiano) è influenzata dalle esigenze della famiglia, ed ogni singolo componente ha la sua preferenza (ad esempio il cibo tipico per il marito è la bistecca).
Tipi di pasto: la cena, il pranzo, la colazione, hanno diverse tipologie di cibo, e bisogna anche tener conto dell'utilizzo o meno degli avanzi nei pasti successivi.
Il significato della situazione alimentare: dove viene analizzato il fatto che mangiare in compagnia rappresenta più una situazione sociale che un mezzo di sopravvivenza. - La motivazione: è di 3 tipi:
Valori legati alle scelte alimentari che possono cambiare a seconda delle situazioni (pace, guerra) o dei luoghi (ristorante, casa).
Altri elementi importanti sono: costo, salute, gusto e status sociale.
Questi elementi si combinano tra loro come forze che spingono in varie direzioni e con forze diverse a seconda della combinazione di elementi.
Ad esempio il costo è più una resistenza per i poveri che non per i ricchi, la salute è una cosa importante per tutti, ma alcuni scendono a compromessi per via del costo.
Bisogna quindi conoscere tutti questi elementi per poter capire come operare per modificare le abitudini alimentari.
Bisogni alimentari: il consumo dello stesso tipo di cibo porta ad una diminuzione della sua attrattiva, e questo varia da cibo a cibo.
In linea di massima, se si hanno a disposizioni pochi cibi, il gusto tende a passare in secondo piano a scapito della salute.
Ostacoli da superare: sono quegli ostacoli (ad esempio difficoltà di trasporto) che influenzano le scelte del guardiano che a seconda delle situazioni fanno scegliere un cibo piuttosto che un altro.
Dalle ricerche effettuate è risultato che sono le famiglie a reddito basso ad avere più conflitto e a dover fare delle scelte difficili.
Il mutamento delle abitudini alimentari
Il cibo va sostituito con cibo che abbia lo stesso valore nutrizionale e in generale: tanto più è basso il livello di soddisfazione di un bisogno, tanto più è ampio è il raggio di atti di consumo finalizzati alla soddisfazione del medesimo bisogno.
Esistono diverse cause di mutamento:
- Disponibilità
- I canali alimentari: ad esempio in tempo di guerra si può passare dall'orticoltura alla conservazione.
- Mutamento psicologico: dove si fa cambiare il concetto di "cibo per noi".
- Mutamento dell'importanza attribuita ai vari schemi di riferimento: esiste un mutamento dell'importanza relativa, dove si può ad esempio sottolineare l'importanza di una corretta alimentazione per la propria salute, e un mutamento del contenuto degli schemi di riferimento, dove alcuni cibi per occasioni speciali possono diventare di routine in caso di necessità.
- Mutamento del senso di appartenenza a gruppi alimentari: dove ad esempio mense scolastiche o aziendali hanno certe preferenze specifiche.
Questi punti di controllo sono sorvegliati dai guardiani e si dovrà quindi individuarli e capire come influenzarli.
Piaciuto l'articolo? Lascia un commento!
EmoticonEmoticon