La sensazione è l'insieme
dei processi di base con cui gli organi sensoriali e il sistema nervoso
rispondono agli stimoli dell'ambiente, e l'insieme delle espererienze
psicologiche che ne derivano.
La percezione è l'elaborazione complessa dell'informazione sensoriale, dalla quale si ricava un'interpretazione significativa.
Stimolo fisico -> Risposta fisiologica -> Esperienza sensoriale
Per poter essere studiato in modo scientifico, un evento deve poter essere misurabile.
Lo stimolo fisico e la risposta fisiologica sono misurabili con mezzi fisici, anche con tecniche di neuroimmagine,
mentre l'esperienza sensoriale non è direttamente misurabile, ma può
essere misurata solo attraverso l'osservazione del comportamento.
Un metodo per misurare l'esperienza sensoriale sono anche le risposte date a domande ben formulate.
I sensi umani principali sono 5: olfatto,gusto,tatto,udito,vista.
Ma esistono anche altri sensi, tipo il senso dell'equilibrio, il senso della posizione, ecc...
Ogni senso fa capo ad un proprio sistema di ricettori,
strutture specializzate nel rispondere a specifici stimoli fisici che
producono modificazioni elettriche le quali danno origini ad impulsi
nervosi, e da un proprio sistema di neuroni sensoriali, che veicolano gli impulsi dai ricettori al sistema nervoso centrale.
Per alcuni sensi i ricettori sono ben localizzati in alcuni organi di
senso, per altri sono invece sparsi un po' d'appertutto nel corpo.
Gli input nervosi vengono analizzati in alcune aree sensoriali della corteccia cerebrale.
Se fosse possibile modificare i circuiti di queste connessioni, si
potrebbe invertire il funzionamento dei sensi, vedendo ad esempio con le
orecchie, e sentendo con gli occhi.
Difatti quando sbattiamo la testa, capita di "vedere le stelle" perchè le aree visive vengono attivate accidentalmente.
La trasduzione è il processo con il quale una cellula
recettrice genera una variazione di potenziale elettrico in risposta ad
uno stimolo fisico.
Il potenziale del recettore è la variazione di carica sulle due facce della membrana della cellula recettrice.
I sensi devono rispondere in maniera differenziata alle variazioni
dell'energia convogliata dallo stimolo, di qualunque natura esse siano
(intensità, quantità, ecc...).
La variazione quantitativa è la quantità/intensità dell'energia convogliata dallo stimolo.
La variazione qualitativa è invece il tipo di energia che costituisce lo stimolo.
Il processo che conserva trasformandolo l'informazione dello stimolo, viene detto codificazione.
I vari recettori sono dotati di sensibilità diverse, ma in linea di
massima il cervello interpreta una elevata frequenza di potenziali
d'azione come stimolo forte, ed una bassa frequenza, uno stimolo debole.
I nostri sensi sono organizzati in modo da tenerci costantemente
aggiornati sui cambiamenti dell'ambiente, e allo stesso tempo, a non
autoattivarsi quando lo stato dell'ambiente rimane immutato.
La variazione della sensibilità dei sensi in base allo status dell'ambiente viene definita adattamento sensoriale.
In assenza di stimoli un sistema diventa più sensibile, e quindi sarà in
grado di percepire stimoli molto piccoli, a differenza di quando si
trova in presenza di molti stimoli contemporaneamente, o ad uno stimolo
prolungato.
Quando ad esempio entriamo in una stanza che puzza, dopo un po' di tempo
che ci siamo dentro, iniziamo ad ignorare il cattivo odore.
L'olfatto e il gusto sono chiamati sensi chimici perchè gli stimoli ambientali che li colpiscono sono molecole chimiche.
sabato 12 settembre 2015
Psicologia generale I (16/27): I processi chimici
Pubblicato da Oggi è un altro post
sabato 12 settembre 2015 - 10:41
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