Nell'agosto del 2009 sono andato a visitare l'impero del sol levante, ovvero il Giappone!
Dei tanti viaggi fatti e dei posti visti, il Giappone è stato uno di quelli che più mi ha colpito.
Sarà che fin da piccolo ho imparato ad apprezzare tutto ciò che arrivava dal giappone, tra videogiochi e manga (vi ricordate il post faccia da manga?), ma questo viaggio l'ho sempre sognato e non mi ha deluso per niente, anzi, tutto è stato molto più bello di quello che mi sarei mai immaginato.
Il Giappone è davvero un paese particolare, con le sue tradizioni millenarie, i suoi stupendi templi, la pulizia e l'ordine delle sue città... e la gente!
Si, le persone sono state una delle cose che più ho apprezzato in questo viaggio.
Sembra di stare in un altro pianeta, in un mondo a parte.
Ci sono ragazzini vestiti con abiti dai colori sgargianti, manager in giacca e cravatta che la sera dopo il lavoro si ubriacano (ma non danno fastidio a nessuno), monaci buddisti, donne vestite come geishe, e tanto altro.
Ma quello che colpisce di più dei giapponesi è il senso dell'onore.
Si perchè in Giappone puoi essere povero e tutto quello che vuoi, ma il fatto di fregare il prossimo è considerata una cosa riprovevole e chi lo fa non solo è giudicato male dalla società, ma prova lui stesso un grande senso di disonore.
Un po' diverso da qui, dove sembra che essere furbi e fregare il prossimo sia motivo di vanto, non trovate?
Ma poi vogliamo parlare dell'ordine e della pulizia che c'è nelle loro strade?
Io ho visitato Tokyo e Kyoto e ho fatto altre gite come a Nara, Hiroshima ed altre zone, ed un senso di pulizia del genere non l'ho mai provato in nessuna altra parte del mondo.
Ma a parte la pulizia, anche la gentilezza dei giapponesi non scherza.
E questo l'ho scoperto appena arrivati, quando ci siamo persi all'uscita della metropolitana di Tokyo a causa delle vie scritte in giapponese con una numerazione inesistente.
Sapete cosa è successo? Una donna tutta vestita bene che probabilmente stava andando al lavoro, vedendoci in difficoltà si è fermata e ci ha trovato lei la via, chiamando un suo conoscente al cellulare per chiedere informazioni e facendosi 10 minuti a piedi fino a portarci al nostro hotel.
Spaesati ed abituati all'Italia già pensavamo ad una truffa o che volesse dei soldi in cambio, invece ci ha sorriso e se ne è andata... semplicemente fantastica!
E poi l'ordine. Nelle fermate delle metropolitane ci sono strisce dove tutti si fermano nel punto giusto per salire e nessuno ti supera credendosi più sveglio, gli unici che sgarrano al massimo sono i turisti.
Sui treni ad esempio, anche se vuoti, i posti sono tutti segnati e se ti sposti ti fanno rimettere al tuo posto, sempre con garbo e gentilezza.
A proposito di treni, vogliamo parlare degli shinkansen? I famosi treni ultraveloci a levitazione magnetica che ti portano da un posto all'altro del Giappone in poco tempo.
I mezzi di trasporto in Giappone sono poi puntualissimi.
Sommando tutti i ritardi di tutti i treni in un anno, si raggiunge a malapena una manciata di minuti, e quando questo capita il presidente in carica chiede ufficialmente scusa alla nazione!
Proprio uguale all'Italia non trovate? ;)
Io per spostarmi in Giappone ho usato solo treni e metropolitane, comprando online dall'Italia una tessera chiamata Japan rail pass, con la quale ho potuto viaggiare illimitatamente per 2 settimane sui treni più veloci.
Una cosa particolare che ho notato viaggiando sulla metropolitana è che alcuni giapponesi si addormentano durante il tragitto, per poi risvegliarsi magicamente alla fermata a cui devono scendere.
Certo, poi anche i giapponesi hanno i loro problemi, ovviamente.
Ad esempio in Giappone sono frequenti le molestie e le palpatine sui mezzi pubblici, tanto che su alcune metropolitane ci sono appositi vagoni rosa riservati alle sole donne.
Anche le forze dell'ordine sono diverse in Giappone.
Provate a chiedere informazione ad un vigile o un poliziotto e vedrete come si fanno in quattro per aiutarti e addirittura si scusano con inchini se non ci riescono (tantè che avevo letto su internet che è meglio non chiedergli niente per non metterli a disagio).
E quella volta che sono entrato in quella che era l'equivalente della nostra rinascente? Mi sono trovato ad ogni passo commessi che ti salutavano con mille inchini... quasi imbarazzante oserei dire.
Stando di base a Tokyo ho fatto diverse gite in giornata, vedendo di tutto: maestosi templi, un Buddha gigante, una città piena di cervi, una riserva di scimmie selvatiche, una riproduzione della statua della libertà, un clone della torre Eiffel ed addirittura una gigantesca statua rappresentante il robot Gundam.
Ma sapete cosa è successo la prima notte che sono arrivato?
C'è stato un forte terremoto di cui se ne è parlato anche in Italia.
Siccome era notte io non me ne sono manco accorto, ma gli altri miei compagni di viaggio si.
In Giappone i terremoti sono molto frequenti e spesso sono molto più forti di quelli che capitano qui in Italia, la differenza è che li le case le sanno costruire e non crollano manco con terremoti a magnitudo 8.
A Tokyo ho avuto anche il privilegio di vedere la statua di hachiko, il cane divenuto famoso in tutto il mondo per aver aspettato per anni alla stazione il suo padrone morto, fino a che anche lui non è passato a miglior vita.
Da Tokyo poi, mi sono trasferito a Kyoto, un'altra bellissima cittadina giapponese.
Con quasi 1 milione e mezzo di abitanti, Kyoto è stata in passato anche capitale del Giappone.
Ed è proprio a Kyoto che ho imparato ad apprezzare il sushi, il pesce mangiato crudo insieme al riso.
Prima non lo avevo mai assaggiato, ma li, in un simpatico ristorante dove un rullo faceva girare le portate, ne ho potuto apprezzare la bontà.
Ormai di ristoranti giapponesi che fanno sushi l'Italia ne è piena e anche il rullo trasportatore non è più una novità, ma ai tempi la cosa mi aveva molto affascinato, come anche quel ristorante che ti cucinava gli spiedini al momento e quell'altro dove si mangiavano solo dolci e caramelle.
Vogliamo poi parlare degli alloggi?
Io ho alloggiato sia in lussuosi hotel con gabinetti con water dotati di telecomando
sia in Ryokan, ovvero le caratteristiche abitazioni giapponesi con giardino, dove si dorme su materassi per terra.
E come se non bastasse, l'ultima notte l'ho passata in un capsule hotel, ovvero in un loculo :p
Una delle gite più particolari che ho fatto è stata quella ad Hiroshima, città tristemente nota per essere stata il primo bersaglio della bomba atomica durante la seconda guerra mondiale.
Dopo tutto quello che è successo, hiroshima è diventata un luogo simbolo di pace e non un luogo dove si cova il rancore... anche in questo caso c'è da imparare dallo spirito dei giapponesi.
Vi racconto poi un'ultima curiosità.
Molti giapponesi girano con le mascherine sul viso.
Io credevo fosse per lo smog, ma qualcuno mi ha detto che in realtà in Giappone soffiarsi il naso in pubblico è considerato un gesto riprovevole, quindi... bleah! :)
Ci sarebbe molto altro da dire sul Giappone, ma lascerò parlare le mie (500) foto.
Quello che è certo, è che mi piacerebbe tornarci... konichiwa!
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